venerdì 20 settembre 2013

QUALE FUTURO PER LE IMPRESE?

Eurocons, Eurofidi e Euroenergy presentano il loro quarto "Rendiconto Sociale".

L'incontro è stata l'occasione per un più ampio dibattito sull'attuale situazione economica del Paese e sulle previsioni di uscita dalla crisi.

 

Roma, 17 settembre 2013 – Si è tenuto il convegno "Quale futuro per le imprese?" moderato dal giornalista economico Fabio Tamburini, che ha visto coinvolti nel dibattito Massimo Nobili, presidente Eurocons ed Eurofidi, Luciano Serra, presidente Euroenergy, Maurizio Casasco, presidente Confapi, Giorgio Gobbi della Segreteria Tecnica per l'Eurosistema e la stabilità finanziaria della Banca d'Italia e Adriana Mauro, Dipartimento per l'Impresa e l'Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico. L'incontro ha fornito inoltre l'occasione per presentare il quarto Rendiconto Sociale di Eurocons (realtà leader nella consulenza aziendale alle imprese), Eurofidi (la più grande società in Italia di garanzia fidi) ed Euroenergy (azienda che opera nel campo delle fonti energetiche rinnovabili). Il presidente Massimo Nobili ha annunciato la trasformazione del marchio Eurogroup, che ora identifica i prodotti di Eurofidi, Eurocons ed Euroenergy, in una vera e propria holding. "Una società che in Eurofidi sostituirà in parte il socio pubblico, che scenderà dall'attuale 17 a circa il 10-12 per cento e sarà socia di controllo in Eurocons e in Euroenergy – ha spiegato Nobili –. Il progetto sarà sottoposto alle assemblee degli azionisti delle società nelle prossime settimane. Eurofidi, inoltre, farà parte di un progetto su un fondo di controgaranzia europeo. Per Maurizio Casasco, presidente Confapi, occorre una maggiore chiarezza sulle reali prospettive dell'economia italiana, che sta vivendo una "profonda crisi di sistema": "Ci sono troppi condizionamenti esterni e ciò crea confusione nel Paese, che invece ha bisogno di stabilità e di verità – ha affermato –. Si possono fare delle scelte ma occorre competenza e coraggio". Un grande problema per le imprese è rappresentato dal credito: "Il rapporto con le banche è difficile e i Confidi, tra cui Eurofidi, hanno svolto un'opera anche in un'ottica sociale". Il presidente Confapi ha quindi ribadito la necessità per lo Stato di far fronte ai suoi obblighi nei pagamenti alle aziende fornitrici: "È inaccettabile che le imprese falliscano per credito". Giorgio Gobbi di Banca d'Italia ha affermato che il credito è la benzina del sistema economico, ma per le imprese il problema al suo accesso è serio. "Alcune imprese, tuttavia, non chiedono credito perché non hanno progetti di innovazione" ha spiegato. Tra le soluzioni, una di breve periodo è rappresentata dalla garanzia, che è uno strumento veloce da applicare e funziona bene. Al termine della crisi, le condizioni del mercato del credito dovranno essere molto diverse: "Non possiamo più permetterci un motore che consuma molto e produce poco. Imprese molto indebitate al primo shock esterno non ripagano le banche e mettono in crisi tutto il sistema". Per Adriana Mauro del Ministero dello Sviluppo Economico, infine, è fondamentale mettere le imprese in grado di affrontare le sfide dell'internazionalizzazione. "Il sistema dei Confidi è strategico a supporto delle imprese ed è necessaria una sinergia più forte tra questo e le banche". Ha aggiunto: "Il Fondo Centrale di Garanzia esiste da dieci anni ed è un utile strumento per sostenere le imprese nell'accesso al credito. È uno strumento molto flessibile che permette di supportare nell'affrontare diverse esigenze".

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