mercoledì 13 giugno 2012

Vortice Elettrosociali per incrementare il sell-out sceglie un programma di incentive con Wish Days

Vortice S.p.A. si è imposta sul mercato europeo ed extraeuropeo come sinonimo di tutto ciò che riguarda ventilazione, climatizzazione, depurazione e riscaldamento degli ambienti chiusi. Attiva attraverso numerose agenzie di rappresentanza in tutto il mondo, l'azienda ha deciso di intraprendere un programma incentive destinato agli installatori elettrici per incrementare il sell-out e mantenere la forte posizione di leadership conquistata sul mercato. Per tale servizio, Vortice S.p.A. ha deciso di affidarsi all'esperienza di Wish Days (www.wishdays.it), in particolare considerando la necessità di utilizzare un sistema che fosse aderente all'esigenze del caso: non impattare su altri elementi chiave della catena commerciale e sul packaging, oltre che in grado di coinvolgere soggetti a più livelli di partecipazione. E' stata, quindi, adottata una meccanica semplice, ma estremamente efficace. Per la diffusione della campagna e l'affermazione del brand nel settore specifico, sono stati fondamentali gli strumenti di comunicazione utilizzati (catalogo, materiale pop, espositori da banco e da terra, videoclip, sito web). Il catalogo selezionato presenta una suddivisione per fasce di punti, ognuna delle quali contenente un mix di esperienze Elation (www.elation.it) e di Cofanetti Emozione3 (www.emozione3.it) relativi ad ambiti differenti, quali: Week End, Sport, Cene e Benessere fruibili in tutta Italia. Infine, i prodotti fisici completano la gamma di scelta. Stefania Fiorentino, Responsabile Marketing di Vortice S.p.A., ha affermato in merito: "Abbiamo scelto Wish Days per la professionalità e la cura manifestate in fase di studio e creazione di una soluzione ad hoc pensata in base alle nostre necessità, e per la flessibilità dimostrata nell'adattarsi ai vincoli posti." I risultati della campagna saranno disponibili solo successivamente alla sua conclusione (Giugno 2012). Nonostante ciò, l'impatto comunicazionale ha ottenuto un riscontro molto positivo sia dalla forza di vendita diretta / indiretta, sia da parte del trade coinvolto nell'iniziativa.

Attivato on line il sito del Gruppo Famiglie Dravet

Attivato on line il sito web del Gruppo Famiglie Dravet: www.sindromedidravet.org

Il Gruppo Famiglie Dravet è stato costituito il 2 ottobre 2010 all'interno della Federazione Italiana Epilessie (FIE). Questo specifico gruppo di lavoro è formato da famiglie i cui figli sono affetti da una rara e grave forma di encefalopatia epilettica altamente farmaco resistente a cui si associano anche disturbi dello sviluppo neurologico. Questa malattia si chiama sindrome di Dravet dal nome della dottoressa francese Charlotte Dravet che l'ha descritta per la prima volta nel 1978. Quando il Gruppo Famiglie Dravet si è costituito era composto da 9 famiglie provenienti da varie parti del nord Italia. Tutte le famiglie presenti in quell'incontro erano iscritte alle varie associazioni territoriali, aderenti alla FIE. In quel primo incontro svoltosi a Piacenza si decise che era necessario unire tutte le forze per combattere questa malattia. Attualmente, grazie a varie strategie di comunicazione, e all'aiuto dei centri ospedalieri che hanno ricevuto la nostra comunicazione, il gruppo si compone di circa 70 famiglie, la cui distribuzione geografica va dalla Sicilia al Trentino. 

Il Gruppo Famiglie Dravet ha diversi obiettivi:

 1)  Raccogliere fondi da destinare agli studi relativi a questa complessa patologia che contribuiranno ad una migliore conoscenza delle cause di fondo e delle problematiche ad essa correlate;

 2) Creare una rete di contatti fra tutte le famiglie italiane interessate da questa problematica, affinché ciascuno di noi possa confrontarsi e condividere le reciproche esperienze nell'affrontare questa impegnativa patologia. Si vuole così evitare o ridurre quella sensazione di solitudine che tutti noi abbiamo provato per lunghi periodi in seguito alla diagnosi;

3) ottenere il riconoscimento e l'inserimento della sindrome di Dravet nel registro nazionale delle malattie rare. A tutt'oggi questa sindrome non è ancora riconosciuta, manca quindi un codice specifico di esenzione che possa, su tutto il territorio nazionale, essere utile al fine di ottenere gli ausili o presidi che occorrono per intervenire in soccorso del bambino in caso di emergenza.

 4 Stimolare e diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alla sindrome di Dravet al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica, le Autorità politiche, sanitarie e socio-assistenziali, nei confronti dei malati e dei loro famigliari.

5) Informare i malati, i loro famigliari e quanti li seguono nel trattamento, sulla malattia e sulle possibilità di cura ed assistenza.

6) Aderire  e collaborare con organismi nazionali ed internazionali che si occupano della sindrome di Dravet 

Durante l'anno 2011, sono state organizzati numerosi eventi in varie parti d'Italia, tutte finalizzate alla raccolta di fondi da destinare alla ricerca. Anche per il 2012 sono in programma nuove iniziative continuando sulla strada intrapresa durante il precedente anno.

www.sindromedidravet.org

 

Ecolight: rifiuti elettronici, tracciabilità, raccolta a domicilio

Garantire il corretto trattamento dei RAEE e contrastare il traffico illecito dei rifiuti elettronici con una completa tracciabilità. Ecolight - consorzio per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori - presenta "Fai Spazio", il nuovo servizio dedicato alle aziende per la raccolta e il recupero dei rifiuti elettronici. «Mettiamo a diposizione delle imprese la nostra esperienza nella gestione dei RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, assicurando un servizio capillare di raccolta su tutto il territorio nazionale e una gestione dei documenti che assicura la tracciabilità dei rifiuti», spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. Per i rifiuti domestici, ovvero quelli prodotti dai cittadini, lo smaltimento è garantito dai centri di raccolta comunali oppure dai negozi dove, in virtù del decreto Uno contro Uno, è possibile lasciare gratuitamente la propria vecchia apparecchiatura elettrica al momento dell'acquisto di un nuovo prodotto di equivalente funzionalità. I RAEE prodotti dalle aziende invece non possono seguire questo iter: il loro smaltimento è a carico delle stesse imprese che devono affidarsi ad aziende specializzate. «Per i RAEE domestici è possibile stimare che la raccolta sia nel rapporto uno a tre, ovvero ogni tre kg di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato, una sola venga raccolta e conferita correttamente», spiega Dezio. «Per i RAEE professionali non è possibile utilizzare queste stime non solamente perché la raccolta viene effettuata da una serie di soggetti, non tutti certificati, ma perché esiste anche un mercato illegale dei RAEE verso i Paesi del terzo mondo». Con "Fai Spazio", Ecolight propone innanzitutto un servizio di tracciabilità dei rifiuti raccolti, basato sull'esperienza maturata in cinque anni di operatività a livello nazionale. Infatti il consorzio fornisce già il servizio a quasi tremila punti di vendita che hanno aderito al sistema Ecolight dell'Uno contro Uno. «L'anno scorso siamo arrivati a raccogliere 7mila tonnellate di RAEE, servendo i negozi in tutta Italia attraverso quasi 140mila ritiri. Abbiamo attivato inoltre 41 centri di raccolta per sopperire alla chiusura dei centri di raccolta comunali nei confronti dei RAEE provenienti dalla distribuzione. Ai negozi sono stati assicurati non solamente il rispetto della norma e dell'ambiente, ma anche la gestione dei documenti», ricorda Dezio. L'esperienza maturata, la rete capillare di raccolta, ma soprattutto la tracciabilità che Ecolight garantisce per i RAEE raccolti non sono solamente un'azione in più per sensibilizzare le aziende sul problema dei riciclo dei rifiuti, ma vogliono essere uno strumento per contrastare lo smaltimento illegale degli stessi RAEE. Conclude Dezio: «Questo servizio rientra in un piano di sensibilizzazione nei confronti del riciclo dei rifiuti; un cambio di mentalità che non deve limitarsi ad un frazionamento dei materiali di scarto pensato solo su scala casalinga -come può essere quello previsto da ciascun Comune per la frazione umida, il secco e la carta- ma vuole allargarsi fino a coinvolgere le imprese affinché anche loro possano essere coinvolte in questo circuito virtuoso. Inoltre, la tracciabilità, assicurata dalla gestione documentale, anticipa di fatto le prescrizioni del Sistri».
Chi avesse bisogno di smaltire apparecchi elettrici ed elettronici può rivolgersi a Ecolight (www.ecolight.it) per un preventivo gratuito, senza avere l'obbligo di iscrizione al consorzio. Per la sua modulabilità e la sua struttura il servizio si rivolge alle aziende piccole, medie e grandi anche con sedi dislocate in tutta Italia.

Da EUROFIDI, 25 milioni di Euro in garanzie per le imprese terremotate

Eurofidi mette a disposizione delle piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna, che nelle settimane scorse hanno subìto danni dovuti al terremoto, un fondo di 25 milioni di euro in garanzie per sostenere la loro possibilità di accesso al credito. Con tale fondo si possono attivare circa 50 milioni di euro di finanziamenti, che potranno essere erogati dagli istituti di credito convenzionati con Eurofidi presenti nelle province interessate. La garanzia Eurofidi può arrivare fino al 70% del finanziamento. Le condizioni di prezzo sono di maggiore favore rispetto a quelle standard. Beneficiarie dell'iniziativa sono le Pmi con sede in Emilia, dove Eurofidi è ormai una presenza radicata con due filiali sul territorio (Bologna e Forlì). Le operazioni garantibili possono riguardare i finanziamenti per gli investimenti necessari al ripristino delle strutture danneggiate dal sisma (negozi, uffici, laboratori artigianali, immobili ad uso produttivo) oppure la liquidità necessaria per le spese legate all'emergenza. Eurocons, società di consulenza aziendale che opera con Eurofidi, verificherà la possibilità di abbinare ai finanziamenti eventuali agevolazioni operative, contributi a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato messi a disposizione dagli enti pubblici territoriali. «Eurofidi ha nella sua stessa mission il sostegno alle imprese – spiega Massimo Nobili, neo presidente della società -. Abbiamo deciso di stanziare questo plafond di 25 milioni di euro di garanzie, certi che saranno un  importante volano per l'attivazione dei finanziamenti indispensabili per la ripartenza di un territorio dove il tessuto imprenditoriale è sempre stato un elemento trainante per l'economia dell'intero Paese. Vogliamo dimostrare così non solo la nostra attenzione alle imprese, ma al territorio più in generale e a tutte le persone coinvolte. È il segno concreto del nostro aiuto per far ripartire al più presto le attività».

AL VIA L'OSCAR DI BILANCIO 2012

Le imprese profit e nonprofit italiane possono aderire da oggi fino al 15 luglio 2012 all'Oscar di Bilancio 2012, il premio che da oltre cinquant'anni seleziona i migliori bilanci sotto il profilo della trasparenza, della comunicazione e della chiarezza. Le Commissioni di Segnalazione e la Giuria dell'Oscar di Bilancio esaminano e valutano gli aspetti di comunicazione e fruibilità dei documenti da parte di tutti gli stakeholder senza entrare nel merito della situazione economico-finanziaria di chi partecipa. Per questo l'Oscar di Bilancio rilascia a tutte le organizzazioni che partecipano un attestato, a testimonianza che chi decide di iscriversi dimostra per ciò stesso di essersi posto in un'ottica di trasparenza, completezza e correttezza della comunicazione. Infatti, afferma il Segretario Generale dell'Oscar di Bilancio Gherarda Guastalla Lucchini, "tutti i componenti della Giuria, in questo momento di crisi economica, ritengono fondamentale sottolineare che una ripresa solida e duratura non può che fondarsi su relazioni certe e chiare con gli stakeholder.  Queste relazioni e questi legami si costruiscono anche su bilanci che non sono meri rendiconti contabili, ma che sono progettati per comunicare efficacemente attraverso strumenti e percorsi fruibili da tutti i referenti". Le aziende e le organizzazioni nonprofit che scelgono di partecipare per la prima volta trovano sul sito Ferpi www.ferpi.it - la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana che promuove, gestisce e organizza il premio - la scheda semplificata e dettagliata dei criteri di valutazione su cui si fonda la selezione dei bilanci. Questi criteri sono indicati nel Regolamento del Premio, che è stato rivisto anche in funzione dell'evoluzione della normativa e delle nuove esigenze richieste dal momento economico attuale, e sono raggruppati in quattro macroaree: gli "Aspetti generali" suddivisi in Leggibilità, Tempestività, Fruibilità, ed Efficacia; la "Analisi dell'informativa Economico-Finanziaria" compresa quella Prospettica e dei Rischi; il "Governo e gestione delle Business Unit" Risorse Umane, Innovazione, Organizzazione, Assetto Tecnico e infine la "Corporate Social Responsibility" suddivisa in Informativa ambientale, Informativa sociale, Informativa di sostenibilità, Informativa sui valori intangibili.

 

Un Premio partecipato

 

L'edizione 2012 dell'Oscar di Bilancio, promosso e gestito da FERPI - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana – si avvale del contributo di ACRI, AIIA, ANIA, ASSOLOMBARDA, BORSA ITALIANA, CNDCEC; della collaborazione di AIAF, AIIA, AIRe, ANDAF, ANIMA per il sociale nei valori d'impresa, ASSIREVI, CNDCEC, FEEM, FONDAZIONE SODALITAS, GBS, NEDCOMMUNITY, e del GRUPPO 24 ORE.

Il Premio ha come partner principale Eni e come sponsor Banca Fideuram; Bombardier Transportation Italy; Cattolica Assicurazione, Fondazione Cariparma e Monte dei Paschi di Siena.

 

L'edizione 2012

 

Oltre al Premio Speciale per la Governance Societaria vengono assegnati 8 Oscar, ossia: Fondazioni di Origine Bancaria, Fondazioni d'Impresa, Organizzazioni Erogative Nonprofit; Imprese di Assicurazioni (quotate e non quotate); Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie (quotate e non quotate); Medie e Piccole Imprese (non quotate); Medie e Piccole Imprese Bancarie, Finanziarie (non quotate); Organizzazioni Non Erogative Nonprofit; Società e Grandi Imprese Non Quotate e Società e Grandi Imprese Quotate.

 

Il Regolamento e la relativa scheda di adesione possono essere richiesti alla Segreteria Organizzativa del Premio, tel 02.4986697, o scaricati direttamente dal sito www.oscardibilancio.org.
La partecipazione è gratuita. Per partecipare è sufficiente inviare la scheda compilata alla segreteria, anche con e-mail all'indirizzo
oscardibilancio@ferpi.it, entro il 15 luglio 2012.

La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 3 dicembre 2012 presso la sede di Borsa Italiana a Milano.

 

 

Informazioni:

Ufficio Stampa Oscar di Bilancio

oscardibilancio@ferpi.it

Nextplora al Social Business Forum 2012 con Idee&Opinioni

L'Istituto di ricerca di mercato Nextplora è stato tra i protagonisti dell'edizione 2012 del Social Business Forum, la due-giorni dedicata a temi quali innovazione partecipata, utilizzo di tecnologie collaborative all'interno delle imprese, servizio al cliente, social business e capacità di re-inventarsi per ottenere un vantaggio competitivo, ricca di  interventi e case-history raccontate dagli attori dell'evoluzione del mercato a livello mondiale. Andrea Giovenali, Presidente e Fondatore di Nextplora, ha condiviso la propria storia, l'esperienza e le conoscenze nel settore presentando Idee&Opinioni (http://ideeopinioni.nextplora.com), la community on-line che dà voce alle aspettative di cambiamento, permettendo alle aziende di disporre del punto di vista diretto dei consumatori. Come? Idee&Opinioni, si pone come il "social network delle idee" utili a migliorare la vita quotidiana: gli utenti iscritti al panel possono, infatti, suggerire innovazioni, commentare e votare quelle di altri, partecipare a sfide indette direttamente da Nextplora o dai suoi clienti, fino a conoscere, contattare e collaborare con persone che condividono le stesse esigenze. A seconda del livello di importanza, inoltre, le diverse attività consentono di guadagnare punti che possono essere poi convertiti in acquisti presso i partner selezionati. Per realizzare tutto questo Nextplora ha scelto di adottare Telligent e Innovation Cast quali soluzioni tecnologiche immediate per offrire semplicità di utilizzo agli utenti, facilitare le relazioni sociali, garantire una gestione rapida dell'intero processo di screening e valutazione delle idee e assicurare solidi strumenti di controllo analitici per ottenere il miglior monitoraggio possibile. Idee&Opinioni è realmente uno strumento innovativo, che ascolta il desiderio di evoluzione. E i numeri parlano da sé: a Ottobre 2011 risultano, infatti, essere state proposte 6.700 idee e postati 166.000 commenti, il 20% degli iscritti alla community ha inserito almeno un commento, il 10% ha postato almeno un'idea e il 5% ne ha pubblicate più di 10.

martedì 5 giugno 2012

Vendita a domicilio: primo trimestre +3%

Inizio d'anno positivo per le aziende della vendita diretta a domicilio associate Univendita (Unione italiana vendita diretta). I primi tre mesi del 2012 si sono chiusi con un aumento del fatturato del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente assestandosi sui 267 milioni e 940mila euro: «La vendita diretta a domicilio si conferma la forma distributiva più dinamica nel nostro Paese e un settore capace di reagire e reggere a periodi difficili come quello che ormai da anni stiamo attraversando -commenta Luca Pozzoli, presidente di Univendita-. Gli indicatori statistici dimostrano che il nostro comparto non solo è capace di resistere ai periodi difficili grazie alla professionalità degli incaricati alla vendita e alla qualità dei prodotti offerti, ma anche di sapersi adeguare e di reagire di fronte alle difficoltà». Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato quello degli "alimentari e beni di consumo casa" che ha segnato un incremento del 5,2%, seguito dai beni durevoli casa (+2,8%) che, con il 64% di quota di mercato, rimane il comparto più importante della vendita diretta a domicilio. Segno positivo anche per "cosmesi e accessori moda" (+0,8%), mentre il settore "altri beni e servizi" ha avuto una contrazione del 4,3% nonostante la performance positiva del comparto "viaggi e turismo" che ha segnato un aumento del 3%. Sul fronte occupazionale, cresce il numero degli incaricati alla vendita che, nel primo trimestre 2012, raggiungono quota 59.676, con un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Da sottolineare la cospicua componente femminile, pari all'87,8%del totale degli incaricati delle aziende associate Univendita: «La vendita diretta a domicilio è una grande risorsa per il mercato del lavoro nazionale -continua Pozzoli-, soprattutto in questa delicata fase economica. Da sempre, chi ha interesse ad avviare un'attività autonoma o desidera imparare una professione che servirà per il proprio futuro, trova nelle aziende della vendita diretta a domicilio una concreta possibilità per il domani. Pensiamo, in primo luogo, alle donne che, come dimostrano i dati, sono la parte più incisiva dei nostri incaricati. E, in secondo luogo, ai giovani, che possono trovare nelle differenti realtà della vendita diretta adeguate proposte a seconda delle proprie esigenze. Non ultimo, i dati Istat sulla disoccupazione femminile e giovanile, che hanno toccato ad aprile il 12,2% e il 35%, devono fare riflettere sulle dinamiche del lavoro oggi in Italia e aprire spiragli di inserimento al lavoro che superino le logiche del lavoro tradizionale».

Residenziale, invenduto a livello di record

Gli immobili invenduti in Italia sono 130 mila e il tasso di assorbimento (la percentuale di case vendute sul totale di quelle sul mercato) precipita dall'80% del 2007 all'attuale 35%. È quanto emerge dai dati elaborati dall'istituto di ricerca Scenari Immobiliari, che evidenzia come l'invenduto si concentri soprattutto in provincia, particolarmente "nelle periferie urbane dei centri minori nell'area Padana, dal Piemonte al Veneto fino all'Emilia Romagna," spiega Mario Breglia, presidente della società. La percentuale di appartamenti venduti è infatti bassissima in quei quartieri fuori dalle città, isolati e privi di servizi in cui spesso si è deciso di costruire. È la Lombardia a portare la bandiera nera, con il 17,2% di appartamenti nuovi invenduti; seguono Lazio, Emilia Romagna e Puglia.