venerdì 8 agosto 2014

Borghini e Cossa sponsor dei Dvd del Tour Operator Go Asia

Borghini e Cossa, broker leader in Italia nel mondo delle assicurazioni del turismo, è sponsor del Tour Operator GO ASIA per la realizzazione di un kit di 27 documentari in 18 DVD sulle destinazioni in tutto il mondo.
"Un kit molto elegante, distribuito presso agenzie di viaggio selezionate, che potranno utilizzare i DVD come supporto multimediale per i clienti con un video vetrina e documentari approfonditi sui vari paesi – sottolinea Ludovico Scortichini di Go Asia "Gli agenti di viaggi potranno inoltre masterizzare i DVD per darli ai clienti interessati alle varie destinazioni."
"Siamo felici di essere partner di questa iniziativa. Da anni collaboriamo con Go Asia e Go Australia con la nostra consulenza sulle migliori polizze per i vari prodotti proposti. Professionalità, competenza ed esperienza sono le caratteristiche che ci accomunano – spiega Michele Cossa, Amministratore Delegato di Borghini e Cossa.
Go Asia, tour operator italiano specializzato nelle destinazioni asiatiche e mediorientali, e Go Australia, specializzato nel DownUnder, offrono un prodotto altamente specializzato e segmentato per le diverse tipologie di viaggiatori (famiglia, gruppi, viaggi di nozze, gay friendly, viaggi di lusso) in vari paesi, anche poco conosciuti e ancora inesplorati.
Presente sul mercato da oltre 65 anni, Borghini e Cossa, a partire dagli anni '70, quando sul mercato non vi era alcuna cultura né tantomeno alcuna copertura specifica, ha sempre creato ex novo e sviluppato le migliori polizze per Tour Operator, intermediari turistici e per i loro clienti. Una leadership nel settore turistico creata grazie a una conoscenza approfondita e costantemente aggiornata della legislazione nazionale che regolamenta i rapporti Agente di Viaggi/Tour Operator/cliente, delle convenzioni internazionali e delle norme locali inerenti i contratti di trasporto e alloggio; una consolidata esperienza e una fitta rete di relazioni istituzionali in tutti i settori turistici (organizzatori e intermediari di viaggi, network di intermediari, incentive e congressi, viaggi studio, pellegrinaggi, incoming, gestione alberghiera e di villaggi); la gestione di centinaia di sinistri di ogni tipo ogni anno.

www.borghiniecossa.it
 

giovedì 7 agosto 2014

Social privacy: italiani "maniaci" dei social, ma inconsapevoli dei rischi

Al via ieri a Lignano Sabbiadoro la quarta edizione di €conomia sotto l'ombrellone in un incontro in cui gli esperti hanno affrontato i rischi dei social network: «Solo nella provincia di Udine oltre 800 reati "on line" denunciati all'anno»

 

Gli italiani che utilizzano i social network, e più in generale internet, sono in crescita esponenziale, ma nella stragrande maggioranza dei casi sono inconsapevoli dei rischi che si corrono navigando in rete. È il preoccupante dato emerso durante l'incontro "Avviso ai naviganti - Social Privacy, come tutelarsi nell'era dei social network" della quarta edizione della Єconomia sotto l'ombrellone che ha preso il via ieri a Lignano Sabbiadoro.

A illustrare i diversi rischi nell'utilizzo dei social sono stati Denis Magro, consigliere dell'Ordine Psicologi del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Rodolfi della società di consulenza DataConSec e professore alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Parma e l'ispettore Francesco Tempo della  Sezione provinciale di Udine della Polizia Postale.

Proprio l'ispettore Tempo ha insistito sull'inconsapevolezza di molti utenti di internet: «Internet e i social network sono strumenti utilissimi – ha detto –, ma da un paradiso possono rapidamente trasformarsi in un inferno se non si è consapevoli dei rischi che si corrono. La prima cosa di cui rendersi conto, e sembra un paradosso,  è che l'unico computer davvero sicuro è quello non connesso alla rete e che, quindi,nel momento stesso in cui ci connettiamo aumentano esponenzialmente i rischi di violazione della nostra privacy o addirittura di diventare vittime di truffe e reati che nascono "on line"». Secondo l'ispettore della Polizia Postale, oltre a non esserci un'adeguata consapevolezza dei rischi, si tende a sottovalutare il fenomeno: «Basti dire – ha chiarito – che in una provincia poco popolosa come quella di Udine i reati "on line" denunciati ogni anno sono più di ottocento e che di questi circa un terzo riguardano casi di adescamento, di ricatto o di pedofilia on line. Un dato sicuramente allarmante soprattutto se si considera che spesso i reati relativi alla sfera "sessuale" non vengono denunciati per "vergogna"».

Secondo Tempo, bisogna rendersi conto che quando usiamo i social non sappiamo davvero chi c'è dall'altra parte dello schermo. Inoltre va considerato che tutto ciò che viene postato su Facebook e gli altri social rimane lì per sempre e può anche creare danni futuri all'immagine di una persona. «Si stanno esplorando – ha concluso l'ispettore Tempo – le strade per arrivare al cosiddetto "oblio informatico", ma al momento sono ancora a livello embrionale».

Lo psicologo Denis Magro ha, invece, posto l'accento su i rischi di dipendenza e gli aspetti psicologici nell'utilizzo dei social network. «Secondo alcuni calcoli, mediamente guardiamo 120 volte al giorno il nostro smartphone – afferma Magro -. La dipendenza da social network è molto diffusa. Gli atteggiamenti di abuso degli strumenti offerti dalla rete fino alla dipendenza, sono innescati e portati avanti dalla ricerca  di piacere, soddisfazione, affettività e autostima. A livello celebrale vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e sempre maggiore e ciò fa sì che la dipendenza da social si stia diffondendo sempre più soprattutto fra le persone molto ansiose, stressate o depresse». Fenomeni che, secondo Magro, colpiscono sia i giovani sia gli adulti. Nel 2009 l'Italia è stato il Paese che ha avuto il maggior incremento di utenti Facebook, i quali sono oltre 1,2 miliardi nel mondo. «Se sommiamo il tempo trascorso ogni giorno con il computer, internet, cellulari e tv – ha aggiunto lo psicologo - arriviamo a una media di 8-9 ore al giorno passate con uno schermo. Rimane spesso poco tempo per dedicarci ad attività rilassanti e curare le relazioni personali. Il rischio di ammalarsi di videodipendenza è concreto». Proprio la "dieta mediatica", l'idea di staccarsi dalla "connessione continua" è il suggerimento di Magro per chi vuole fare vere e proprie vacanze: «Durante le ferie provate a lasciare a casa Facebook, Twitter, Linkedin, Whatsapp, Instagram e tutti gli altri social e provate a godervi le conversazioni reali al posto di quelle virtuali».

Sugli aspetti legali, di sicurezza dei dati e di tutela della privacy si è concentrato il giurista Alessandro Rodolfi: «La normativa italiana ed europea per il rispetto della privacy e la tutela del consumatore dagli abusi che può subire on line sono adeguate e in continua evoluzione, anche se, come spesso accade, fanno molta fatica a tenere il passo delle "innovazioni criminali" che ci sono continuamente sulla rete» ha detto Rodolfi.  In effetti, secondo il Lloyds Risk Index 2013, il "cyber crime" e la violazione dei dati aziendali sono al terzo posto fra le "paure" degli imprenditori dopo le tasse e la perdita di clienti. Una paura più che motivata se è vero come spiega Clusit (Associazione Italiana per la sicurezza informatica) negli ultimi tre anni gli attacchi informatici sono aumentati del 270 per cento con danni al mondo produttivo per 15 miliardi di euro.  «Le aziende italiane– ha spiegato Rodolfi –, soprattutto se di piccole e medie dimensioni, tendono a non denunciare gli attacchi informatici subiti, perché temono in un danno di reputazione, mentre in Gran Bretagna, Germania e in altri Paesi la denuncia è immediata per poter meglio arginare il fenomeno».  Anche per il giurista la consapevolezza è un punto centrale: «Non sempre le aziende si rendono conto di quanto sia importante tutelare i propri dati, affidandosi alla consulenza di esperti di sicurezza informatica – ha detto il giurista –. Quando si firmano contratti di ogni tipo, inoltre, si concede troppo facilmente l'utilizzo dei propri dati per fini pubblicitari ed è proprio per questo che tutti noi ci ritroviamo le caselle di posta elettronica piene di annunci pubblicitari  o siamo tempestati di telefonate commerciali. Sarebbe necessaria maggior attenzione a ciò che si firma e maggior conoscenza della legislazione. In pochi, ad esempio, sanno che iscrivendosi nel Registro delle Opposizioni si può evitare di essere continuamente infastiditi da telefonate pubblicitarie».

"Economia sotto l'ombrellone" proseguirà mercoledì 13 agosto con l'incontro sul tema "Bere e mangiare nel prossimo futuro" che vedrà come relatori Levi Gregoris della Bottega del Prosciutto San Daniele del Friuli, Cristian Specogna titolare di Vini Specogna e Gianluca Tesolin Amministratore delegato di Bofrost Italia. L'appuntamento è alle 18,30 sulla terrazza dell'Hotel President in Viale della Pittura a Lignano Riviera.

mercoledì 6 agosto 2014

Gli italiani non pagano il condominio: in aumento del 33% le morosità

L'osservatorio di "Affitto Assicurato" testimonia il momento critico per la morosità: negli ultimi mesi, alle richieste di rimborsi per il mancato versamento del canone si sono aggiunte quelle sulle spese condominiali. Il responsabile brand De Angelis: «Aumentano le esigenze di garanzia da parte dei proprietari degli immobili»

 

Sul mercato delle locazioni si fa avvertire in modo sempre più pesante la morosità delle spese condominiali, e non più soltanto il mancato pagamento dei canoni di affitto. Un aumento che rispecchia il protrarsi del difficile momento che sta attraversando l'economia italiana e che l'osservatorio di "Affitto assicurato", società specializzata nel rilascio di contratti a tutela delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione, stima in un + 33% sullo stesso periodo del 2013, e che si attesta su base nazionale al 23% con un ritardo medio di 7 mesi.

«Il mancato pagamento delle spese condominiali è un'ulteriore riprova delle difficoltà in cui si dibattono molte famiglie italiane –commenta Claudio De Angelis, responsabile brand  Affitto Assicurato–. Se negli ultimi anni si era assistito a un'impennata nella morosità sui canoni d'affitto, con un aumento, di conseguenza, delle procedure di sfratto, negli ultimi mesi abbiamo registrato una crescita decisa di richiesta per mancato pagamento delle spese condominiali.Questo trend ha fatto crescere l'esigenza di maggiori garanzie da parte dei proprietari degli immobili locati, perché nel caso l'inquilino non paghi, l'amministratore provvede a riscuotere le spese condominiali dal condomino, ossia dal proprietario dell'appartamento locato. Quest'ultimo, soltanto in seguito, nella sua veste di locatore, potrà richiedere all'inquilino il rimborso della quota di spese posta dalla legge a suo carico».

In base ai dati del'Osservatorio di Affitto Assicurato la morosità delle spese, risulta così ripartita: il 40% al Nord, il 33% al Centro, il 27% al Sud. Risultati, questi, che rispecchiano una tendenza fotografata qualche dall'Anaci, l'Associazione di amministratori condominiali, che registrava un aumento del 22% della morosità per le spese condominiali su base nazionale, con picchi al Sud del 30%, superava il 20% nelle grandi Città del Nord, Milano e Torino e valeva il 22% a Roma.

Affitto Assicurato è il prodotto che tutela il proprietario di un immobile locato  nel caso in cui l'inquilino non rispetti gli impegni assunti. Il proprietario potrà attivare il contratto, nei limiti del massimale, in caso di mancato pagamento dei canoni di locazione o delle spese condominiali, in caso di danni all'immobile e/o a cose ivi contenute, nel caso abbia sostenuto le spese legali per lo sfratto. Il prodotto è utilizzato da oltre settemila agenzie immobiliari su tutto il territorio nazionale.

 

www.affittoassicurato.com  

lunedì 4 agosto 2014

Emmentaler DOP mette in palio 10.000 euro

Al via il concorso per i consumatori finali Vinci il tuo sogno con Emmentaler DOP, promosso da Switzerland Cheese Marketing Italia
 
È il re dei formaggi svizzeri, Emmentaler DOP, il protagonista del nuovo concorso Vinci il tuo sogno con Emmentaler DOP, promosso da Switzerland Cheese Marketing Italia, ramo italiano della società svizzera che riunisce produttori, esportatori e consorzi dei formaggi elvetici, e rivolto ai consumatori finali attraverso una meccanica semplice e multicanale.
Durante un periodo promozionale che scadrà lunedì 1° settembre 2014 tutti i consumatori che sceglieranno Emmentaler DOP in confezione, vaschetta o al banco gastronomia potranno partecipare a due estrazioni finali di due buoni acquisto del valore di 5.000 euro ciascuno. Sarà il vincitore a indicare come vorrà spendere il buono stesso: il contest si rivolge quindi a un target trasversale.
Per partecipare ogni consumatore dovrà inviare per posta l'etichetta comprovante l'acquisto insieme allo scontrino fiscale all'indirizzo riportato sul sito del concorso www.vinciunsogno.it o caricare direttamente sul sito una foto della confezione o dell'etichetta e la foto dello scontrino fiscale.
La prima estrazione del vincitore avrà luogo il 28 agosto. La seconda, invece, il 24 settembre. Sarà possibile partecipare più volte, tante quante si deciderà di acquistare l' "originale svizzero" coi buchi.
Una campagna di comunicazione a supporto del concorso proseguirà fino al 30 agosto su stampa e web. Sono infatti previste 53 pagine tabellari su testate dei gruppi editoriali Mondadori, Hearst e Cairo. A promuovere il concorso on-line, invece, una campagna veicolata sia su Facebook sia sulla piattaforma di Google.
 
Il regolamento integrale del concorso è disponibile su:

giovedì 17 luglio 2014

American Airlines presenta la nuova business class sulla rotta Milano-New York

Dallo scorso 14 luglio la rotta targata American Airlines tra gli aeroporti di Milano Malpensa e New York JFK è operata da Boeing 767-300ER completamente rinnovati e in grado di offrire una nuova esperienza di volo in Business Class.  Roberto Antonucci, Regional Sales Manager Southeast Europe di American Airlines, ha dichiarato: «Siamo felici di poter offrire il nostro nuovo prodotto di Business Class sul competitivo mercato italiano. Siamo certi che la configurazione con accesso individuale dal corridoio ne farà la prima scelta per i passeggeri premium in viaggio da Malpensa a New York e oltre. Il restyle di questi aeromobili rientra nel programma di rinnovamento della flotta che ci vede impegnati nell'acquisizione ogni settimana di nuovi aeromobili, per creare una flotta di aerei più moderni e confortevoli da offrire ai nostri passeggeri».  American Airlines ha iniziato l'opera di rinnovamento della propria flotta di Boeing 767-300ER agli inizi di quest'anno, per offrire fino a 28 poltrone di Business Class completamente reclinabili con accesso individuale dal corridoio. Tra gli altri elementi del progetto di rinnovamento si contano l'installazione di nuovi monitor LCD a bordo, un nuovo impianto audio digitale, nuove, nuovi rivestimenti delle poltrone e cuscini e nuovi servizi igienici nella main cabin, che si ispirano al design della flotta di Boeing 777-300ER per una maggiore esperienza di volo su aeromobili a lungo raggio. Il volo inaugurale del primo Boeing 767-300ER rinnovato di American è decollato da New York JFK alla volta di Zurigo il 1° aprile 2014. Milano Malpensa è stata la seconda destinazione a essere servita dall'aeromobile con i nuovi interni. Man mano che i lavori di ammodernamento saranno conclusi sui singoli aeromobili, American li destinerà ai diversi mercati del network globale.

mercoledì 16 luglio 2014

Perrier lancia la nuovissima Slim Can

Perrier presenta al mercato italiano la sua nuovissima Slim Can, la lattina metallica da 25 cl. dal look moderno e dal design contemporaneo e accattivante.
Nel 1983, Perrier era stata la prima acqua minerale frizzante a essere confezionata in lattina da 33 cl. Oggi è la prima a presentarsi nella lattina nuovo formato da 25 cl.
Pensata in primo luogo per un pubblico giovane e attento all'evoluzione delle mode e del costume, la Slim Can di Perrier è attraente, elegante e moderna, adatta con le sue mille e mille bollicine a "rinfrescare" ogni momento della giornata, in casa o all'aperto.
Alta e stretta, di colore verde metallizzato brillante, la Slim Can di Perrier contiene una speciale pellicola protettiva al suo interno che evita ogni contatto fra l'acqua e il metallo, impedendo così che il liquido acquisti al gusto la benché minima nota metallica. È inoltre studiata per mantenere perfettamente integra l'effervescenza che da sempre ha reso celebre la Perrier in tutto il mondo.
Ogni cartone contiene 30 Slim Can, confezionate in 3 pratici "fridge pack" da 10: ogni "fridge pack" è piccolo, leggero da trasportare e comodamente refrigerabile anche nel frigorifero di casa. Tutti i materiali dell'imballo sono riciclabili.
Perrier è la marca leader mondiale nel mercato delle acque minerali frizzanti. Distribuita capillarmente in tutti i continenti, vende ogni anno circa un miliardo di bottiglie in oltre 140 Paesi. La sua elegante e originale bottiglia verde è ormai un'icona internazionale, riconosciuta da tutti a colpo d'occhio. Frizzante come nessun'altra, Perrier è un'acqua minerale naturale: purissima, contiene solo sali minerali (460 mg/L) e gas della sorgente (7 gr/L); povera di sodio, è estremamente dissetante e indicata per favorire la digestione. Da sempre il nome di Perrier è legato ai luoghi più glamour ed esclusivi: protagonista di uno stile di vita chic e anticonvenzionale, è una bevanda unica, conosciuta e apprezzata nei locali di tutto il mondo. Moderna ed edonista, Perrier è il premium drink frizzante e naturale per tutti coloro che ricercano il massimo della freschezza; rappresenta inoltre un'alternativa all'alcool elegante e salutare, poiché non contiene zucchero, caffeina e calorie. Consumata nei bar, nei locali, all'aperto d'estate, in viaggio, alle feste, con gli amici, come aperitivo o a tavola, Perrier valorizza i cibi con la sua intensa effervescenza, da sola o come ingrediente di mille cocktail e long drink.

ERV Italia: cresce l'interesse per la polizza Incoming & Schengen

A 10 mesi dall'apertura di Expo2015, cresce l'interesse da parte degli operatori verso la polizza Incoming & Schengen il prodotto assicurativo ERV Italia dedicato all'incoming.
La polizza interviene in caso di spese mediche e assistenza sanitaria per soggiorni di durata massima di 180 giorni, ed è valida in tutta l'Area Schengen, quindi anche per viaggi itineranti organizzati da operatori italiani per clienti stranieri.
"Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - commenta Giovanni Giussani, responsabile commerciale ERV Italia - stiamo ricevendo molte più manifestazioni di interesse da piccole e grandi realtà. Spesso ci chiedono di confezionare un prodotto su misura, in funzione di specifici itinerari a tema".

Del resto, con 147 Paesi aderenti e una stima di 20 milioni di visitatori, Expo2015 rappresenta un'occasione strategica di fondamentale importanza per tutti gli operatori incoming. "Incoming & Schengen" - prosegue Giussani - offre anche il vantaggio della dimensione internazionale del Gruppo ERV, che si traduce in un servizio affidabile e di ottima qualità in tutti i Paesi e a quote competitive".


ERV International: know-how altamente specializzato, prodotti innovativi e diversificati, sistemi tecnologicamente avanzati per l'informazione e l'assistenza e un'esperienza centenaria collocano ERV tra i big player europei nel settore delle assicurazioni legate ai viaggi e alla mobilità. ERV è presente in più di 20 Paesi e, grazie alla sua rete di assistenza internazionale, assicura ai clienti la certezza di un servizio ottimale prima, durante e dopo il viaggio. ERV è lo specialista nelle assicurazioni viaggio del Gruppo ERGO, primaria Compagnia europea facente parte del Gruppo Munich Re.
ERV Italia, operativa dal 2007, si presenta come player specializzato nella costruzione e distribuzione di prodotti assicurativi tailor made, con particolare riferimento al canale e-commerce.
www.erv-italia.it
 
ERGO: con i suoi 33.000 dipendenti, ERGO è una delle principali compagnie di assicurazione in Europa ed è presente in tutto il mondo, con sedi in 30 paesi. ERGO opera nei rami Danni e Vita e ogni anno oltre 40 milioni di clienti si affidano all'esperienza, ai servizi ed alla solidità del Gruppo e delle società collegate.
www.ergo.com
MUNICH RE: ERGO e di conseguenza ERV fanno parte del Gruppo Munich Re, leader mondiale nel campo della riassicurazione con i suoi 45,5 Miliardi di Euro di fatturato e 47.000 dipendenti. www.munichre.com

Vorwerk Folletto, 498 milioni di euro di fatturato, +1,5%

L'azienda chiude il bilancio 2013 confermandosi la consociata nazionale più forte del Gruppo Vorwerk. Il presidente Patrizio Barsotti: «Negli ultimi anni rinnovati brand, canali di distribuzione e prodotti, ma la vendita diretta a domicilio rimane il nostro focus strategico»

 

 

Un altro anno con il segno "più" per Vorwerk Folletto. L'azienda, che commercializza con la vendita diretta porta a porta il sistema di pulizia presente in una casa italiana su tre, ha chiuso il 2013 con un fatturato di 498 milioni di euro, +1,5% rispetto al 2012, e prosegue sulla scia positiva che ha visto crescere l'azienda del 20% negli ultimi cinque anni.

Vorwerk Folletto si riconferma la consociata nazionale più forte dell'intero Gruppo Vorwerk, colosso della vendita diretta con sede a Wuppertal (Germania) e presente in 75 paesi del mondo, che nel 2013 ha fatto registrare vendite per 2,6 miliardi di euro.

Sono i dati riportati nel Vorwerk Annual Report 2013, pubblicato pochi giorni fa, che racconta la realtà di un gruppo internazionale con 620mila addetti in tutto il mondo, la stragrande maggioranza attivi nella vendita diretta di beni durevoli per la casa, e un fatturato derivante da vendita diretta di 2,1 miliardi di euro.

Commenta il presidente di Vorwerk Folletto Patrizio Barsotti: «I risultati confermano che Vorwerk Folletto è una realtà in crescita anche dal punto di vista della sua struttura di vendita. L'azienda offre ottime opportunità di lavoro e la professione di Agente Folletto viene scelta da un numero crescente di persone. Quest'anno abbiamo toccato i 4.000 venditori: gli italiani sono infattisempre più attratti da una professione che ha in sé una forte componente imprenditoriale e che porta riscontri economici e di carriera importanti quando alle spalle c'è un'azienda, come la nostra, che investe con forza nella formazione, nel prodotto e nella comunicazione».

Negli ultimi anni, infatti, il Gruppo Vorwerk e la sua consociata italiana sono stati protagonisti di un grande rinnovamento del brand. Sono nati nuovi prodotti come il robot Folletto VR100, mentre il sistema di pulizia VK150 è stato lanciato sul mercato nel nuovo colore bianco raccogliendo subito ampi consensi. Inaugurati anche lo shop online e la rete di flagship store dei Vorwerk Point dove la clientela può trovare, oltre ad assistenza e accessori, alcune categorie di prodotti, ma non lo storico aspirapolvere Folletto, che continua a essere venduto porta a porta.

A sostenere il tutto una strategia di comunicazione volta a valorizzare soprattutto la professione di Agente Folletto, strategia di cui fa parte l'ormai pluriennale sponsorship con il Parma F.C.

 

Vorwerk Folletto - Presente in Italia dal 1938, da oltre 75 anni Vorwerk Folletto è sinonimo di cura della casa per milioni di famiglie italiane. Il famoso sistema di pulizia per la casa viene distribuito esclusivamente tramite il canale di vendita porta a porta: oltre 4mila agenti contattano ogni anno più di due milioni e mezzo di famiglie, che possono contare una rete di assistenza di oltre 400 centri assistenza autorizzati. La vendita al domicilio del cliente consente di proporre e consigliare quella più adatta alle specifiche esigenze: una filosofia, questa, che spiega come l'attenzione di Vorwerk Folletto si concentra sui bisogni della famiglia.

Gruppo Vorwerk - Nato in Germania nel 1883, da oltre 130 anni il Gruppo Vorwerk è un'azienda familiare che porta in tutto il mondo beni per la casa di altissima qualità, fra cui il sistema di pulizia Kobold (in Italia, Folletto) e il robot da cucina Thermomix (conosciuto dagli italiani come Bimby). Presente in 75 paesi del mondo, il Gruppo Vorwerk ha fatto registrare nel 2013 vendite per oltre 2,6 miliardi di euro e ne fanno parte oltre 620mila persone, la maggior parte delle quali impiegate nella vendita diretta.

ALTROMERCATO - Siamo Ridotti Bene: I Saldi Equosolidali

Tanti prodotti equosolidali a prezzo ridotto, senza ridurre il compenso corrisposto ai Produttori

 

 

In tutte le Botteghe Altromercato aderenti e presto anche nella Bottega Online Altromercato (bottega.altromercato.it) torna l'operazione "Siamo ridotti bene", fino a fine agosto un periodo di promozione che riguarderà molti prodotti equosolidali realizzati in modo artigianale dai Produttori del Sud del Mondo: abbigliamento e accessori della linea di moda etica Auteurs du Monde, tanti prodotti per una  Casa grande come il Mondo, oggetti decorativi, idee regalo e cartoleria.
Nelle Botteghe Altromercato aderenti è possibile trovare l'unicità e la dignità dei prodotti Altromercato a prezzi speciali, prezzi "ridotti bene" (dal 30% al 50%), poiché non riducono in alcun modo il compenso pagato agli artigiani equosolidali, che creano, modellano, decorano, ricamano e tessono. 
  
Quest'operazione rappresenta una doppia opportunità

In primo luogo la possibilità di acquistare i prodotti Altromercato godendo di una riduzione anche significativa sul prezzo. Un modo per premiare chi conosce già Altromercato e un invito alla prova per chi ancora non conosce la qualità della sua proposta. In secondo luogo, rappresenta uno strumento prezioso per rinnovare l'offerta di Altromercato, con un obiettivo prioritario: rispettare gli impegni d'acquisto a lungo termine nei confronti delle Organizzazioni di Produttori che operano a favore dei più deboli in contesti di povertà, assicurando loro lavoro e una vita dignitosa.

A ogni stagione il Commercio Equo e Solidale è in movimento; anche con un acquisto in saldo si può contribuire a garantire agli artigiani prezzi equi tutto l'anno, nuovi acquisti per il futuro e relazioni continuative e durature.

 

Cosa si può trovare? 


Puoi scegliere di indossare la moda etica e sostenibile di Auteurs du Monde per la tua estate, realizzata con fibre naturali lavorate a mano dagli Autori del Mondo (come la preziosa seta etiope e capi in cotone biologico), capi e accessori prodotti in modo sartoriale e artigianale e gioielli di valore, confezionati in materiali naturali, riciclati, recuperati o reinventati.


Una  vasta scelta di prodotti per la casa. Una casa calda, colorata, accogliente quella che ci propone Altromercato, ricca di suggestioni che arrivano da diversi continenti per tessili, stoviglie, elementi d'arredo e proposte artigianali.


Infine tante idee regalo e cartoleria realizzata a mano, con tecniche e saperi antichi.


Operazione "Siamo ridotti bene" in tutte le Botteghe Altromercato aderenti e presto anche nella Bottega Online Altromercato.

 

www.altromercato.it

 

 

mercoledì 18 giugno 2014

Assocalzaturifici: nominato il Direttore Generale ad interim

A partire dal 1° luglio, assume la carica di Direttore Generale ad interim di Assocalzaturifici Eugenia Girotti, già alla guida dell'Area Formazione e Progetti Speciali dell'Associazione. Eugenia Girotti sostituirà temporaneamente Fabio Aromatici, che lascia dopo oltre sei anni Assocalzaturifici per assumere un importante ruolo all'interno di un'altra realtà.
Un'agenzia esterna è stata già selezionata per provvedere, nei prossimi mesi, all'identificazione del nuovo Direttore.
"In un momento di grandi cambiamenti economici e strutturali come quello che stiamo attraversando negli ultimi anni, è importante per noi dare segnali di continuità e stabilità commenta Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici. La nomina di Eugenia Girotti a Direttore Generale ad interim rispecchia proprio questa volontà: la dottoressa Girotti, infatti, lavora per l'Associazione da molti anni e in tutto il suo percorso ha saputo affrontare con entusiasmo e passione le sfide che il suo ruolo le poneva di fronte, avviando importanti servizi in aree strategiche come formazione, C.I.M.A.C., tendenze moda e indagini statistiche di settore. Sono convinto che, grazie alla sua esperienza e professionalità, la nostra squadra sarà in grado di garantire nei prossimi mesi il proseguimento dei progetti che l'Associazione realizza in Italia e all'estero a supporto delle aziende".
"Ringrazio Assocalzaturifici per avermi affidato questo difficile quanto importante incarico – afferma Eugenia Girotti, Direttore Generale ad interim di Assocalzaturifici. E ringrazio Fabio Aromatici per aver saputo creare e guidare in questi anni una squadra compatta e vincente con cui potremo continuare ad affrontare con ottimismo e fiducia i progetti di Assocalzaturifici. Primo fra tutti il prossimo theMICAM il 31 agosto, con il quale apriremo un intenso calendario di attività che vede impegnata la nostra associazione sul fronte interno e internazionale".
 

Ingenico diventa Ingenico Group: nuovo brand e nuova visual identity

Con l'obiettivo di consolidare la propria evoluzione da fornitore di terminali di pagamento a erogatore globale di servizi di pagamento, Ingenico ha deciso di presentarsi al mercato con un unico brand aziendale "Ingenico Group". Questo nuovo posizionamento è racchiuso nel nuovo slogan del Gruppo: "global leader in seamless payment" (leader mondiale nelle soluzioni complete di pagamento), che attesta l'impegno del Gruppo nel fornire soluzioni a 360 gradi, affidabili e sicure qualunque sia il canale e il paese, potenziando sia l'in-store, che l'on-line e il mobile commerce.

Inoltre, il logo è stato ridisegnato per focalizzare la Corporate Vision sull'importanza del marchio e per esprimere la nuova value proposition in ogni canale di mercato.

 

Philippe Lazare, CEO di Ingenico, ha affermato: «La rapida crescita del Gruppo degli ultimi anni aveva portato ad una immagine del brand un po' frammentata. Con questo nuovo posizionamento, Ingenico Group intende razionalizzare e semplificare la propria immagine, confermare una presenza coerente in tutte le aree geografiche e rafforzare l'immagine di guida unica dei propri stakeholders in un ecosistema in rapida evoluzione. Abbiamo anche voluto ammodernare la nostra visual identity per riflettere il nostro nuovo posizionamento di leader mondiale nei pagamenti, che comprende un'offerta completa, dai terminali ai servizi multi-canale».

 

La nuova visual identity di Ingenico è stata ufficializzata il 4 giugno a Parigi ed è disponibile su www.group.ingenico.com  

venerdì 23 maggio 2014

General Fusti, il primo impianto AUSTEP in Italia, applicato ad un trattamento rifiuti conto terzi

Dal 1995 AUSTEP progetta e realizza impianti di trattamento anaerobici per il settore agricolo, agro zootecnico e industriale. Propone impianti di trattamento di digestione anaerobica per la produzione di energia da fonti rinnovabili in grado di rispondere efficacemente anche ai recenti sviluppi introdotti dalla normativa (D.M. 06 Luglio 2012).
Una presenza nel mercato maturata e consolidata anche nel settore del trattamento delle acque reflue di origine industriale. Un impegno costante applicato per ridurre i fanghi biologici di supero, effettuare bonifica dei suoli, massimizzare la produzione di energia attraverso il trattamento anaerobico delle acque.
General Fusti – azienda familiare con 14 dipendenti con sede a Torino e circa 4,5 milioni di fatturato annuo opera da circa 35 anni nel settore dello smaltimento rifiuti liquidi industriali – è una delle realtà che ha scelto di adottare la tecnologia di Austep, avvalorata da esperienza e competenza applicata al trattamento delle acque e alla purificazione dei fumi.
La filosofia di innovazione ha sempre ispirato le scelte aziendali di General Fusti. L'installazione pregressa di un impianto chimico fisico e biologico progettato da Austep e le esigenze di innovare e migliorare i processi, hanno favorito le valutazioni conducendo l'azienda a decidere di integrare la tecnologia Austep UASB.

IL PROGETTO

Il progetto ha riguardato la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica finalizzato al trattamento di degradazione e smaltimento dei rifiuti liquidi con un alto livello di COD (sostanze organiche) e successivo recupero energetico.
La degradazione anaerobica dei reflui produce biogas che viene utilizzato quale combustibile per l'alimentazione di un motore cogenerativo finalizzato alla produzione di energia elettrica.
L'impianto è costituito da serbatoi di stoccaggio e omogeneizzazione dei rifiuti liquidi da avviare al trattamento. I reflui in alimentazione sono inviati ad un pre–acidificatore nel quale avviene la prima reazione di decomposizione delle sostanze organiche da parte di particolari specie microbiche sino ad ottenere acidi organici. Il refluo acidificato viene inviato al reattore di digestione anaerobica dove i microrganismi presenti sono in grado di degradare gli acidi organici producendo metano (circa 75%) e anidride carbonica (circa 25%). Il biogas ottenuto viene convogliato, purificato, stoccato e quindi impiegato per l'alimentazione di un motore endotermico per la produzione di energia elettrica. Oltre al recupero energetico si provvede anche al recupero del calore prodotto dal motore endotermico che viene riutilizzato per effettuare il preriscaldamento dei reflui che sono inviati al trattamento (a monte del digestore anaerobico).
Il liquido risultante dal processo di digestione anaerobica (rifiuto altamente degradato contenente ancora minime quantità di sostanze organiche) viene inviato al trattamento finale presso la sezione di impianto biologico aerobico già esistente in azienda.
Tra i vantaggi derivanti dall'utilizzo della tecnologia UASB - che permette un trattamento analogo alla tecnologia aerobica - General Fusti evidenzia una riduzione dei costi di produzione ed un costo energetico - economico ed ambientale - pari a zero.
"La nostra filosofia aziendale si basa da sempre sull'innovazione, pertanto la scelta rivolta ad Austep è stata facile e naturale. Il loro impegno nell'ambito della ricerca e sviluppo di tecnologie innovative è uno degli aspetti che ci ha guidato nelle valutazioni." commenta Renzo Sbrissa, Titolare di General Fusti "L'impianto progettato e fornito da Austep è, di fatto, il primo in Italia applicato ad un trattamento rifiuti conto terzi. Ma conosciamo l'azienda e la competenza delle sue risorse " prosegue Sbrissa "l'impianto non è ancora completamente a regime, pertanto non siamo in grado di fornire dati significativi sul ritorno dell'investimento, ma prevediamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di riduzione dei costi di produzione, economici e di impatto ambientale."
L'impianto gestisce inoltre il trattamento dell'effluente gassoso, ovvero il trattamento e la purificazione dei fumi prima della reimmissione in atmosfera. E' composto da un monoreattore di capacità volumetrica di circa 75 m3 e la fase di analisi e progettazione prevede che, una volta a regime, dovrebbe essere in grado di degradare circa una tonnellata di COD /giorno. Grazie al servizio di manutenzione, sono previsti interventi di routine prevalentemente sulla taratura delle sonde e la supervisioni di strumenti meccanici, il cui controllo viene anche rilevato automaticamente dal sistema software, in base alle effettive ore di lavoro.
"Innovazione e tecnologia sono le fondamenta della nostra mission. Il mercato ci offre spunti di riflessione e di analisi tutti i giorni e gli impianti progettati e sviluppati per i nostri clienti sono la risposta concreta dell'attenzione che poniamo alle loro esigenze." è il commento di Alessandro Massone, Amministratore Delegato e Presidente di Austep "In particolare, poter contribuire alla riduzione dei costi di produzione, generando un abbattimento sull'impatto ambientale, come accade con l'impianto sviluppato per General Fusti, ci permette di perseguire i nostri obiettivi, con impegno sempre rinnovato."

www.austep.com
 

giovedì 22 maggio 2014

TRAMEZZINO.IT

Ingredienti sempre freschi e di alta qualità, produzione artigianale e cura per ogni dettaglio: queste le parole d' ordine di Tramezzino.it.

Tramezzino.it vuole coccolare il cliente offrendogli la possibilità di gustare l'intera gamma di gustosissimi tramezzini non solo a casa o al lavoro, ma anche in occasione di aperitivi con gli amici o di rilassanti passeggiate. Cosa c'è di meglio di uno spuntino sfizioso e genuino per accompagnare un picnic in una giornata di primavera? I gusti disponibili sono tanti, per soddisfare anche i palati più difficili ed esigenti: per i carnivori si va dal roast beef, alla mortadella, al tartufo nero; i vegetariani possono scegliere tra il sofisticato "gorgonzola sedano e mela" ed il semplice e gustoso "uovo lattuga e pomodoro". Alla produzione artigianale e alla delicatezza nel gusto si unisce l'eleganza nella forma: incartati a mano uno a uno, identificati per varietà e confezionati in un packaging ecologico così elegante che ti dispiacerà buttare via la scatola, i prodotti di Tramezzino.it sono davvero unici e inimitabili. Ordinarli è molto semplice, basta visitare il sito www.tramezzino.it, scegliere tra i vari gusti e inoltrare la richiesta per mezzo dell'apposito form, oppure per telefono chiamando i numeri evidenziati sul sito, e per i fortunati abitanti di Milano, Monza,Torino e Bologna è possibile gustare i tramezzini comodamente in negozio. Dall'esperienza di Tramezzino.it nasce Pastizzino.it per i palati dolci. Ingredienti freschi e di alta qualità sono le caratteristiche di questa nuova realtà che offre una vasta gamma di torte della migliore tradizione italiana, avvolte in un packaging originale ed elegante. Ordinarli è semplicissimo, basta un click, e ci sono tantissime proposte per tutti i gusti.

mercoledì 21 maggio 2014

Assocalzaturifici: accordo con imprese accessoristi

Assocalzaturifici allarga lo sguardo a tutta la filiera dell'accessorio moda e sta studiando nuove modalità di accordo con le imprese produttrici di accessori e componenti per calzature, esplorando possibili forme di aggregazione di questo comparto all'interno di Assocalzaturifici.

La novità è emersa nel contesto della Giunta Esecutiva di Assocalzaturifici riunitasi a Bologna la scorsa settimana.

L'Associazione, che accorpa e rappresenta oltre 700 imprese produttrici di calzature, ha infatti accolto all'unanimità la decisione di supportare la richiesta ricevuta da parte di oltre 140 aziende di accessori e componenti per calzature, rispondendo anche alle sollecitazioni ricevute in questo senso dalle imprese del settore, in particolare dalle territoriali di Confindustria Fermo e Macerata, supportate dagli uffici romani di Confindustria.

"La Giunta di Assocalzaturifici ha accolto con piacere la richiesta delle aziende produttrici di accessori e componenti per calzature per individuare delle sinergie con Assocalzaturifici", afferma il presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti, "Al centro della questione c'è certamente il tema della rappresentanza dell'intera filiera, un'esigenza in sintonia con le direttive della riforma Pesenti del sistema confindustriale, che indica chiaramente l'obiettivo di accorpare più settori limitrofi. Si tratta di un primo importante passo in questa direzione e fin da subito tendiamo la mano per un ulteriore completamento del prodotto-filiera anche all'Associazione che rappresenta i produttori di borse e pelletteria, AIMPES".

"Costituire un polo associativo forte della filiera pelle e cuoio", conclude il presidente Sagripanti, "rappresenta infatti, in questo momento così delicato e difficile per le imprese, un segnale importante e una chance reale e concreta per la ripartenza del settore".

 

Aumenta l'utilizzo di dispositivi monouso in campo sanitario: il caso della Rays di Ancona, +32% dal 2011

L'azienda distribuisce prodotti monouso di qualità: da un anno la rivoluzione informatica del magazzino, che ha permesso di ottimizzare la gestione, dalla fornitura alla consegna. Produttività aumentata del 15% grazie all'ottimizzazione degli spazi e margine di errore umano ridotto da 1,5% a 0,3%

420 milioni di guanti, 140 milioni di siringhe e 12 milioni di tute protettive distribuiti in un anno. Tutti, rigorosamente, monouso e di ottima qualità. L'azienda Rays, nata nel 1993, ha sede a Osimo (Ancona) e conta 3mila clienti in tutta Italia, tra cui 200 aziende sanitarie locali, distributori e grossisti, e 19 Paesi esteri. Una rete capillare che viene rifornita quotidianamente con il materiale usa e getta, indispensabile per svolgere in sicurezza e igiene il lavoro. La Rays si avvale di 20 dipendenti altamente qualificati, ha un magazzino di 8mila metri quadrati e 1500 metri quadrati di uffici e sale multimediali. «Grazie all'esperienza accumulata in questi anni e alla qualità dei nostri prodotti, che hanno marchi esclusivi, siamo riusciti a crescere in modo costante negli ultimi anni: il fatturato è passato da 20 a 26,5 milioni di euro negli ultimi 3 anni» dice Andrea Marconi, Logistic Manager di Rays.
Il successo e l'aumento degli ordini hanno reso necessario introdurre una gestione più accurata della macchina organizzativa, in cui efficienza e precisione dovevano essere messi al primo posto, riducendo il margine di errori vicino allo zero. «Avevamo la necessità di organizzare il magazzino in modo razionale, controllando con precisione la merce in entrata e in uscita e tracciando con precisione ogni lotto, conoscendone la data di scadenza. Insomma, non era più possibile affidarsi a sistemi in cui l'errore umano avesse una componente troppo forte, tutto doveva essere gestito con precisione» spiega Marconi.
Così è entrata in scena Overlog, azienda friulana esperta in soluzioni di magazzino, che, dopo aver analizzato la situazione, ha elaborato una soluzione ad hoc per migliorarla. Il progetto è partito a luglio 2013 e in pochi giorni ha cambiato il volto del magazzino. «Abbiamo recepito le priorità dell'azienda, elaborando una soluzione ad hoc - afferma Marco Crasnich amministratore e socio di Overlog -. Il cliente aveva l'esigenza di un WMS (Warehouse Management System), ovvero un software per il controllo della movimentazione e lo stoccaggio dei materiali nel magazzino. Prima la Rays disponeva di un software gestionale con customizzazioni che si estendevano anche alla gestione al magazzino. L'unica interfaccia possibile da parte dell'utente però era con i personal computer alla scrivania e questo creava dei grossi problemi: ogni uscita merce dal magazzino veniva segnata a mano sui fogli e poi riportata al computer sul gestionale. In questo modo si verificavano spesso incoerenze e dimenticanze. Anche la merce era posizionata in base a criteri piuttosto casuali, e spesso c'erano delle incongruenze tra il materiale che risultava in magazzino e quello effettivamente disponibile, con problemi nella gestione». Insomma, non conoscendo il materiale stoccato in magazzino, non si poteva procedere in modo spedito per la presa in carico degli ordini e per la gestione delle consegne.
La "rivoluzione informatica" del magazzino di Rays targata Overlog è entrata in funzione senza mai fermare l'attività e anzi, velocizzandola e snellendola da subito. In pochi giorni ha cambiato il volto dell'azienda. Il gestionale già in uso dall'azienda è stato integrato con la Soluzione Logistica Integrata di Magazzino SLIM2k, che è sviluppata e distribuita, in Italia e nel mondo, in esclusiva da Overlog.
Tutti i fornitori si sono adeguati al nuovo sistema stampando loro stessi le etichette con codice a barre identificative della merce. Una sorta di carta d'identità che consente, semplicemente con un lettore laser, di conoscere subito lotto e scadenza. Uno strumento utile per risalire in fretta, ad esempio, a un lotto non conforme o difettato, bloccandolo.
Grazie a questo sistema, l'azienda è riuscita ad ottimizzare la gestione e le risorse: «Dal punto di visto commerciale, tutti gli agenti possono sapere in tempo reale quali merci abbiamo in magazzino, così da gestire con precisione ordini e consegne - dice Andrea Marconi di Rays -. Inoltre possiamo sapere quando un prodotto sta per finire e procedere per tempo con l'ordine, visto che abbiamo tempi di approvvigionamento piuttosto lunghi. Possiamo anche sapere con un certo anticipo la merce in scadenza, proponendo offerte commerciali in tempo utile per smaltirli».
È stata semplificata molto l'operatività del gestionale, disaccoppiando la gestione del magazzino e quella dell'amministrativo, senza più sovrapposizioni. Nel magazzino, dove lavorano due responsabili e 4 operatori, la situazione è sotto controllo: le scaffalature sono piene ed ordinate e sono state inserite logiche di ottimizzazione degli spazi. Anche la logistica della spedizione è stata automatizzata: il documento di trasporto realizzato in automatico indica numero di colli e di bancali e in questo modo c'è garanzia di accuratezza nella spedizione.

www.over-log.it

La Bcc riduce da 13 a 9 il numero dei consiglieri: continua il rinnovamento avviato dal presidente Scazzosi

Un CdA più snello per rispondere ancora meglio alle dinamiche del mondo del credito e essere sempre più in linea con i parametri della governance bancaria. L'assemblea dei soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, riunita domenica 11 maggio nel Teatro Sociale di Busto Arsizio (VA), ha votato all'unanimità la riduzione del numero dei componenti il Cda dagli attuali 13 a 9; una misura che sarà effettiva con il rinnovo delle cariche previsto per il prossimo anno. «Si tratta di un altro passo nel percorso di rinnovamento degli organi aziendali cominciato con la mia presidenza -sottolinea il presidente Bcc Roberto Scazzosi-. Da subito abbiamo lavorato sulla composizione quali-quantitativa degli organi aziendali, muovendoci per ridisegnare la governance in termini di competenza, adeguatezza alla situazione, professionalità e disponibilità di tempo: il risultato è un consiglio con un'età media di 52 anni e 9 mesi, di gran lunga inferiore ai 60 anni e 4 mesi della media dei Cda delle banche italiane e ai 58 anni e due mesi di quelle europee. Adesso era arrivato il momento di agire anche sotto il profilo quantitativo, perché l'organo di vigilanza in materia è stato chiaro: il numero medio dei componenti dei board delle banche italiane è troppo alto rispetto ai dati europei. Da qui la scelta di scendere dagli attuali tredici a nove: non è tanto un discorso di risparmio, ma un segno che ci sembra importante dare e che sono soddisfatto i soci abbiano accolto». L'assemblea ha poi approvato il bilancio 2013, chiuso con un utile lordo di 1 milione 532mila euro (643mila euro detratte le imposte), una redditività al +5%, la raccolta diretta dalla clientela al +10,6%, l'indiretta al +6,2%, il risparmio gestito al + 37,6% rispetto al 2012 e la redditività al +5%. In calo dell'1,8% gli impieghi, contro il -4,4% del sistema creditizio. Il patrimonio netto della Bcc supera i 107 milioni 381mila euro. «Nel 2013 abbiamo scontato ancora pesantemente le difficoltà dell'economia locale -dichiara il direttore generale della Bcc Luca Barni-, ma a fronte di sofferenze superiori a quelle del 2012 siamo riusciti a chiudere l'anno in attivo: è la prova che la banca produce redditività e che la strategia di puntare sui servizi dà buoni risultati, che permettono alla Bcc di stare sul mercato senza snaturare la sua mission di banca cooperativa». L'assemblea ha deliberato la destinazione dell'utile netto: 453mila alla riserva legale, 170mila euro a fini di beneficenza e mutualità, 19mila euro a fondi mutualistici per promuovere la cooperazione. All'ordine del giorno dell'assemblea anche il rinnovo del collegio sindacale per il triennio 2014/2017: alla presidenza è stato confermato Gianfranco Sommaruga, sindaci effettivi Gian Mario Marnati e Giorgio Francesco Rossi.

Il riconoscimento dell'amministrazione di Busto Garolfo
L'assemblea, nella discussione del documento di bilancio, ha visto l'intervento del sindaco di Busto Garolfo, Angelo Pirazzini, che ha consegnato al presidente della bcc Scazzosi un riconoscimento per la collaborazione prestata nei progetti destinati ai cittadini più bisognosi, fra cui sono da ricordare "Lavori in corso", per il sostegno al lavoro e alle famiglie, e la recente iniziativa per il microcredito. Fra gli altri interventi da segnalare quello del presidente di Confartigianato Varese Davide Galli, del presidente di Confcooperative Varese Massimo Galli e del sindaco di Olgiate Olona Giorgio Volpi.

venerdì 9 maggio 2014

Conto in attivo e fiducia dei risparmiatori in crescita: la Bcc chiude il 2013 con il segno più

Il presidente Roberto Scazzosi: «I dati positivi sulla raccolta e sul risparmio gestito esprimono
la crescente fiducia del territorio verso la nostra banca»

Conto economico in attivo, fiducia dei risparmiatori in crescita e redditività in aumento: la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate archivia l'esercizio 2013 con il segno più e presenta la proposta di bilancio alla discussione e al voto dell'assemblea dei soci, in programma la mattina di domenica 11 maggio al Teatro Sociale di Busto Arsizio (Varese).
L'utile lordo al 31/12/2013 è stato di 1 milione 532mila euro (643mila euro detratte le imposte), l'incremento della redditività del 5%, + 11% la raccolta diretta e + 37,6% il risparmio gestito rispetto al 2011.
«I numeri della raccolta sono i migliori indicatori della fiducia del territorio nella nostra banca -commenta il presidente della Bcc Roberto Scazzosi-. Sottolineo con una particolare soddisfazione la crescita della raccolta indiretta, trascinata dalla componente del risparmio gestito: segno che i clienti non soltanto ci affidano i loro soldi, ma che sempre più ci chiedono consigli su come investirli».
Il risultato è frutto di una scelta strategica operata dalla Bcc: puntare sui servizi ad alto valore aggiunto, quelli di consulenza appunto, in cui la banca non gioca il ruolo di semplice salvadanaio, ma diventa il consigliere nella gestione del risparmio. Ed è una funzione, questa, che si configura sempre più come autentico driver per la crescita della redditività.
«Come per l'esercizio precedente la redditività della banca non si traduce in modo evidente in utile d'esercizio -nota il direttore generale della Bcc Luca Barni-, e la spiegazione sta nel momento difficile vissuto dall'economia locale nel 2013. Noi dobbiamo mettere la redditività prodotta al servizio del costo del credito e lo possiamo fare perché, anche se piccola, siamo una banca ben patrimonializzata, che supera ampiamente i requisiti posti da Basilea 3».
La voce 130 del bilancio, quella sulle rettifiche di valore che esprimono le difficoltà attraversate dall'economia reale, è cresciuta nel 2013 superando gli 11 milioni e mezzo di euro; nel 2012 era stata di poco inferiore ai 9 milioni 700mila euro.
Il permanere delle difficoltà del sistema economico è alla base del calo degli impieghi (- 1,8%), dovuto a una minor domanda di credito e al ridotto livello di merito creditizio dei richiedenti, anche se inferiore a quello del sistema bancario italiano (- 3,9%) il saldo dei crediti negli anni della crisi resta positivo: tra il 2009 e il 2013, infatti, gli impieghi hanno fatto registrare un + 5%.
Buoni risultati ha prodotto l'azione di contenimento dei costi operativi, diminuiti di 400mila euro, che ha permesso di recuperare risorse a dispetto dell'aumento dei costi fissi e senza alcuna ripercussione sui servizi resi dalla banca.

mercoledì 30 aprile 2014

COGEST RETAIL incaricata della commercializzazione di antegnate shopping centre

La Proprietà di Antegnate Shopping Centre ha affidato a Cogest Retail l'incarico di commercializzare il centro, aperto cinque anni fa in provincia di Bergamo. Il contratto di consulenza vedrà Cogest Retail operare in coagency con il Gruppo che attualmente gestisce e commercializza la galleria.

Su una GLA complessiva di 39.000 mq, il centro commerciale ospita un ipermercato Auchan e 84 negozi, tra i quali le principali insegne del Gruppo Inditex (Zara, Pull & Bear, Bershka), H&M, Supermedia, Sportland, OVS e una ricca food court. Spiega Roberto Marchetti, Direttore Commerciale e Sviluppo di Cogest Retail: "Obiettivo del nostro intervento è integrare, ottimizzandolo, il mix merceologico del centro commerciale e contrattualizzare una selezione di operatori qualificati che possano aumentare la capacità di attrazione del mall su un bacino ancora destinato a crescere."

"Dal punto di vista dei tenant la struttura presenta diversi punti di forza: una locomotiva fortemente attrattiva (l'unico Auchan nei 30 minuti di percorrenza), una base clienti fidelizzata, un brand mix orientato alla moda e allo shopping giovane," aggiunge Marchetti. 

 

La scheda del centro - Antegnate Shopping Centre

Indirizzo

Via del Commercio 3- Antegnate BG

Apertura

22 aprile 2009

GLA

39.000 mq

Livelli

1 commerciale + 1 commerciale/servizi + 1 parcheggio interrato

Ancora

Auchan

Numero di esercizi

84, tra i quali Zara, Pull & Bear, Bershka, H&M, Supermedia, Sportland, OVS

Posti auto

1.600

 

 

 

www.cogestretail.com

martedì 22 aprile 2014

Manifatturiero, com'è cambiato il settore negli ultimi 25 anni

«L'informatica non è più una scelta: è l'unico modo per competere»
Tecnest, azienda che fornisce soluzioni informatiche e organizzative dal 1987, racconta come è cambiata la piccola e media impresa italiana

Schermi touch screen, sofisticate tecnologie digitali, centri di controllo intelligenti e software che consentono di pianificare e monitorare la produzione da qualsiasi parte del mondo. Entrare oggi in una fabbrica è un'esperienza molto più futuristica rispetto a qualche anno fa: la meccanica ha lasciato il posto all'elettronica, integrata con l'informatica, modificando lo scenario. Un cambiamento che non è solo esteriore, ma ben più profondo: «Le piccole e medie aziende, che costituiscono l'asse portante dell'economia italiana, sono sempre più proiettate verso l'estero, si affidano molto di più all'outsourcing e hanno la necessità di ottimizzare al massimo tempi e costi, senza potersi più permettere sbavature». Parola di Tecnest, azienda che conta 50 dipendenti distribuiti tra le sedi di Udine e Milano, fondata nel 1987 e specializzata nella fornitura di soluzioni informatiche ed organizzative per la pianificazione, il controllo e la gestione dei processi di produzione e della supply chain.
In questi 27 anni, Tecnest ha visto il mondo produttivo cambiare radicalmente e trasformarsi: «Una volta esistevano le fabbriche "monolitiche", in cui si faceva quasi tutto internamente - afferma Fabio Pettarin, uno dei soci fondatori e presidente di Tecnest -. Oggi la situazione è diventata più complessa, le piccole e medie aziende sono inserite in una catena più articolata: ogni nuovo ordine che arriva deve essere gestito tenendo conto dei fornitori che intervengono sempre di più a monte, a valle e nel corso del processo produttivo, occupandosi non solo dell'approvvigionamento delle materie prime, ma anche di specifiche lavorazioni o dello stoccaggio in magazzino e della logistica».
L'obiettivo è sempre servire il cliente finale al meglio e al minor costo possibile per il sistema, ma il modo per riuscirci, in questi ultimi anni, è radicalmente cambiato: «Oggi l'informatica nel settore manifatturiero non è più una scelta, ma un obbligo - prosegue Pettarin -. È uno strumento di business essenziale che non è più possibile trascurare, pena l'esclusione dal gioco. La competitività è sempre più agguerrita, e non riguarda solo la varietà dell'offerta, ma anche la tempistica, la puntualità e la frequenza di consegna. Inoltre la supply chain si è estesa anche all'estero, sia in termini di approvvigionamento e distribuzione, sia di sedi produttive delocalizzate. Tutto questo, unito alla crescente incertezza che coinvolge sia la domanda di mercato sia la fornitura, rende più difficile pianificare le attività e richiede investimenti sul piano dell'informatizzazione».
Per competere sul mercato è necessario un approccio sistemico nella gestione del flusso di informazioni, materiali e processi, tenendo conto della complessità data dall'intervento di numerosi fornitori e terzisti e dalla presenza di stabilimenti multipli in Italia e all'estero. Attraverso la sincronizzazione di tutti i nodi che costituiscono la supply chain si ottengono risultati positivi concreti: «Con una gestione unica di tutte le fasi è possibile prevedere in anticipo i processi, con risultati tangibili: l'affidabilità nelle date di consegna aumenta fino al 40%, l'efficienza di produzione cresce del 20%, mentre la percentuale di scarti e prodotti non conformi scende significativamente.I tempi decisionali a livello manageriale diminuiscono fino al 60% - dichiara il presidente di Tecnest -. Il nostro lavoro consiste non solo nel fornire un software "preconfezionato", ma anche consulenza e progetto. Accompagniamo per mano il cliente nella trasformazione, proponiamo soluzioni che si possono affiancare e integrare a quelle già esistenti e a cui magari l'azienda non è risposta a rinunciare. Il tutto senza stop alla produzione».

www.tecnest.it

Varese, apre lo sportello per orientarsi nella finanza. Sinergia tra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e Confcooperative

Al via il progetto per aiutare le coop: consulenza e ascolto per individuare nuove soluzioni. Rinnovato anche l'accordo per l'anticipo della Cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e i soci lavoratori delle cooperative varesine

Lo scopo mutualistico diventa azioni concrete. La Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e Confcooperative Varese hanno trasformato il principio fondante caratteristico di ogni cooperativa in strumenti di sostegno e di aiuto alle società cooperative. Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate aprirà dal mese di aprile a Varese, nella sede di Confcooperative (in viale Aguggiari 10 a Varese), uno sportello di consulenza finanziaria riservato alle cooperative aderenti a Confcooperative Varese per orientare i cooperatori nella complesso mondo della finanza e ha riconfermato per il 2014 l'anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori e i soci lavoratori delle cooperative. «Un doppio intervento nel solco di quel principio che è alla base di ogni cooperativa: il mutualismo», sottolinea il presidente della Bcc, Roberto Scazzosi. «Rafforziamo la partnership con Confcooperative Varese non solamente perché la Bcc è una banca cooperativa che aderisce a Confcooperative, ma anche per riaffermare la necessità di creare sinergie sul territorio. Proseguiamo oggi in un'azione di collaborazione e di ascolto che abbiamo avviato tre anni fa». Le due iniziative rientrano in un processo di sostegno alle imprese cooperative varesine. Osserva il presidente di Confcooperative Varese Massimo Galli: «Le cooperative nascono per rispondere ad esigenze precise: alcune persone si mettono insieme per acquistare prodotti, costruire abitazioni, rispondere a bisogni sociali. Lo scopo mutualistico da cui partono è necessario, ma oggi non più sufficiente: sono imprese a tutti gli effetti e devono sapere come muoversi nell'ambito della finanza». L'attivazione di uno sportello di consulenza dedicato alle coop varesine è il risultato dell'esigenza di rafforzare le strutture delle imprese cooperative aderenti all'associazione. L'ufficio non sarà solamente un punto di orientamento, ma anche uno sportello di ascolto. «Parliamo di un punto di incontro tra banca e cooperative; un progetto articolato che, seguendo la filosofia che da sempre ha contraddistinto l'operato della Bcc, vuole essere una bussola per orientare le imprese», sottolinea il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Luca Barni che siede anche nel consiglio direttivo di Confcooperative Varese. «Oggi le cooperative incarnano il paradigma di Stephen Covey "vinco/vinci" dove il successo proprio non è a discapito di quello di altri, ma è frutto di interazione collaborazione e mutualismo». E i dati parlano chiaro: negli ultimi quattro anni caratterizzati da una profonda crisi, Confcooperative Varese ha mantenuto stabili i propri valori con 230 imprese associate capaci di dare lavoro a 3.800 persone, con 24.000 soci e un volume di affari di oltre 108 milioni di euro. Prosegue Barni: «Con lo sportello andremo non solamente a offrire un servizio di consulenza e di orientamento, ma anche a raccogliere le indicazioni, i bisogni e le istanze che ci arriveranno dalle cooperative per individuare delle possibili risposte, costruendo così dal basso nuovi servizi». Lo sportello sarà aperto una volta alla settimana e su appuntamento, con la presenza di un referente della Bcc.
Sottolinea il direttore di Confcooperative Varese, Nicola Abalsamo: «In passato si parlava di "giganti dai piedi di argilla" riferendosi a cooperative molto grandi ma estremamente fragili sotto il profilo finanziario. Come Confcooperative provinciale abbiamo lavorato molto per stimolare le nostre imprese ad una maggiore capitalizzazione. È necessario fare un salto di qualità, andando a curare maggiormente gli aspetti finanziari. Con questo nuovo servizio prosegue l'impegno di Confcooperative Varese per essere sempre più vicina ai bisogni delle imprese aderenti, offrendo loro i servizi e i supporti necessari a sostenerne lo sviluppo. È un ulteriore tassello che si aggiunge ai nuovi servizi amministrativi, gestionali, giuslavoristici e fiscali messi in campo grazie all'avvio della nuova società di servizi alle cooperative "Eureka-SERvizi alla COOPerazione" operativa dallo scorso 1 gennaio, a seguito della fusione con la struttura di servizi promossa da Confcooperative Como». La crisi economica ha colpito anche il settore delle cooperative. Le coop hanno svolto un ruolo anticiclico ma non sono state immuni alle difficoltà. Il loro numero è in crescita proprio in virtù dell'aspetto mutualistico che spinge persone a mettersi insieme per rispondere ai bisogni. La Bcc ha voluto confermare anche per il 2014 il proprio intervento per il sostegno ai dipendenti in cassa integrazione prevedendo l'erogazione anticipata del sussidio di CIGS. L'anno scorso era stato siglato il primo protocollo per rispondere alla delicata situazione della cooperativa Primavera di Gallarate. Tra le persone che si erano attivate maggiormente c'era Cristina Lonardoni. «Già componente del nostro consiglio provinciale, è però venuta a mancare da pochi mesi. La vogliamo ricordare istituendo una borsa di studio universitaria a suo nome dedicata a cooperatori e figli di cooperatori», annuncia Abalsamo. «Abbiamo avviato una raccolta fondi. È possibile fare una donazione per la costituenda borsa di studio usando le coordinate IT81A0840410801000000002867 sul conto aperto presso la sede varesina della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate intestato a "Confcooperative Varese - Borsa di Studio Cristina Lonardoni"». Tecnicamente, l'intesa sottoscritta per l'anticipo della Cigs prevede la costituzione da parte della Bcc di un fondo di solidarietà rotativo, valido per tutto il 2014, da 1 milione di euro. Ai lavoratori verrà anticipata, il 10 di ogni mese, la quota dovuta da parte dell'Inps, in proporzione alle ore di cassa integrazione effettuate nel mese precedente, fino ad un massimo mensile di 700 euro. Ogni dipendente potrà godere dell'agevolazione per un anno e, comunque, fino all'avvio del pagamento diretto da parte dell'Inps. L'erogazione dell'anticipo sulla cassa integrazione avviene su un conto corrente dedicato, aperto da ogni lavoratore interessato, su base individuale e volontaria, presso una filiale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Unica richiesta per accedere al beneficio: la sottoscrizione di quanto necessario per l'accredito da parte dell'Inps del trattamento della Cigs su questo conto. Il conto corrente sarà a spese zero ed a interessi zero per tutto il periodo in cui il dipendente sarà in cassa integrazione e potrà essere chiuso, senza costo, in qualunque momento successivo all'accredito da parte dell'Inps dell'importo pari al corrispettivo anticipato dalla Bcc al lavoratore; anche l'imposta di bollo sarà a carico della Bcc. L'intesa è operativa per i soci lavoratori e i dipendenti delle cooperative che operano nel territorio di competenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, aderenti a Confcooperative Varese che non abbiano avviato procedure fallimentari o concorsuali, e che richiederanno l'ammissione all'istituto della Cigs, anche in deroga, con richiesta di pagamento diretto, nonché ai contratti di solidarietà.

"Latte e Credito" un modello per risolvere le tensioni sociali

«"Latte e credito" è un modello assolutamente inedito di collaborazione a rete sul territorio per rispondere ai bisogni delle nuove povertà che proporrò di studiare e poter applicare in situazioni problematiche in provincia di Milano». Così l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Milano Massimo Pagani ha battezzato e commentato il progetto di microcredito presentato questa mattina a Busto Garolfo (Milano) dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, dal Comune e dalla Caritas locale. «Non ho mai visto nulla di simile sul nostro territorio -ha proseguito Pagani- si tratta di una risposta ai bisogni creati dalla crisi che viene dal basso e che è il frutto di una collaborazione virtuosa fra soggetti del territorio, quindi vicini ai problemi delle persone; senza di loro, senza una banca come la Bcc un progetto di questo tipo non si sarebbe mai realizzato. Si tratta di un modello che va in aiuto alle nuove povertà, ma non è assistenzialismo: insegna piuttosto a risollevarsi con le proprie forze, perché questa è la logica del microcredito, restituire quello che si è avuto in prestito. Soltanto così si può veramente crescere, ci si può rilanciare e uscire dall'indigenza, origine, oggi, di tante tensioni sociali». Il progetto di Microcredito, ribattezzato dall'assessore Pagani "latte e credito", perché a Busto Garolfo è in uso una carta sociale prepagata, data ai più bisognosi con cui prendere il latte da un dispenser, vede impegnati a fare rete il Comune di Busto Garolfo, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e la Caritas parrocchiale. Questi soggetti hanno siglato una convenzione per dare vita al nuovo progetto sperimentale di microcredito in aiuto alle famiglie in difficoltà. L'obiettivo è sostenere la crescita socio-economica di famiglie a rischio di povertà o in stato di forte disagio sociale ed economico con dei piccoli prestiti mirati a risolvere emergenze contingenti. La filosofia alla base è quella della responsabilità condivisa. Il progetto sperimentale di microcredito prevede l'erogazione di importi fino a 1.500-2.000 euro da restituire in massimo due anni; ogni richiesta sarà vagliata dai Servizi sociali del Comune e dalla Caritas e inserita in un progetto personalizzato con obiettivi e impegni. Sono previsti attività di monitoraggio e accompagnamento del beneficiario del prestito da parte dei Servizi sociali e della Caritas.

Arluno, taglio del nastro per la nuova filiale Bofrost

Sono quasi 4mila le famiglie dell'Altomilanese che scelgono Bofrost, la più importante azienda italiana di vendita diretta di alimenti surgelati, per le proprie tavole. Un numero che, secondo le previsioni, è destinato a crescere. Per questo l'azienda di surgelati, con sede a San Vito al Tagliamento (Pordenone) ha deciso di investire in questo territorio, aprendo una nuova filiale ad Arluno, in via Papa Giovanni XXIII in zona industriale.
Il taglio del nastro ufficiale si è tenuto mercoledì sera, alla presenza del direttore generale di Bofrost Italia, Gianluca Tesolin, e del sindaco di Arluno, Luigi Losa. Hanno partecipato anche il direttore commerciale di Bofrost, Claudio Della Rovere, e l'area manager Goffredo Gatti.
«Da tempo maturavamo l'idea di avviare una nuova filiale nell'area dell'Altomilanese, in quanto la copertura del servizio non era adeguata al territorio e alla sua spiccata propensione a un servizio e un prodotto come il nostro -afferma il direttore generale di Bofrost, Gianluca Tesolin-. Dopo un'attenta analisi delle potenzialità di sviluppo e logistica distributiva, abbiamo identificato il territorio di Arluno come la migliore scelta strategica per una nuova apertura».
Per il Comune di Arluno la nuova sede di Bofrost rappresenta un importante segnale di ripresa e una risposta ai bisogni del territorio, come ha sottolineato il sindaco, Luigi Losa: «Questo intervento rappresenta senza dubbio un beneficio per la realtà occupazionale esistente e per le prospettive future. È la dimostrazione che, con coraggio e fiducia, si può ancora fare industria in Italia, creando opportunità di lavoro e investimento. L'Amministrazione Comunale, con il nuovo sportello S.U.A.P. dedicato alle attività produttive, dimostra disponibilità e competenza nel fornire informazioni e processi di collaborazione, oggi più che mai indispensabili per fornire risposte efficaci agli operatori che vogliono investire sul territorio».
Nell'apertura della nuova filiale, Bofrost ha infatti collaborato in modo attivo e proficuo sia con il Comune, sia con altre aziende già presenti sul territorio: «Abbiamo avuto l'opportunità di entrare in contatto con Luca Giorgi, direttore generale del Gruppo Gavio, che ha risposto al meglio alle nostre esigenze dandoci l'opportunità di utilizzare una delle loro aree operative. Collaborando poi con lo Sportello Unico del Comune di Arluno siamo riusciti a risolvere agilmente tutte le pratiche necessarie per l'avvio dell'impresa» aggiunge Tesolin.
Grazie a questi fattori, in meno di un anno di preparazione, Bofrost è riuscita ad arrivare al taglio del nastro. La nuova filiale ha le funzioni di magazzino e di coordinamento per i venditori Bofrost della zona.
Per Bofrost la nuova apertura fa parte di un piano di riorganizzazione delle sedi, a partire da quella storica di Venegono (Varese), che ha coinvolto anche le filiali limitrofe di Milano, Casale Monferrato e Romagnano Sesia. Anche il personale è stato ridistribuito, avvicinando a casa i dipendenti prossimi ad Arluno, in un'ottica di miglioramento della qualità della vita.
Per il management della filiale sono stati promossi tre dipendenti, mentre le nuove assunzioni previste sono 12.
Per inviare la propria candidatura basta visitare il sito dell'azienda (www.bofrost.it) e accedere ll'area "lavora con noi", oppure scrivere una mail a selezione@bofrost.it specificando la filiale e il ruolo per cui ci si candida.

www.bofrost.it