venerdì 30 gennaio 2015

Artigianato del futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale

Secondo una recente analisi compiuta da Il Sole 24 Ore il numero d'imprese italiane che utilizza l'e-commerce è allarmante: solo il 5% circa vende online, contro la media europea del 15%, nello specifico il 22% in Germania, il 19% nel Regno Unito e l'11% in Spagna. L'innovazione digitale è trasversale a tutti i settori e anche il mondo manifatturiero si sta rafforzando per promuovere una crescita economica intelligente. Proprio per questo motivo Apidonne di Apindustria Verona con il supporto del Comune di Bovolone e di Banca Veronese, organizzano il meeting "Artigianato futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale" martedì 3 febbraio, dal le ore 17.30 alle 20.00, presso la sala convegni dell'Istituto tecnico Giorgi, in piazzale Aldo Moro a Bovolone (VR).
L'evento sarà il primo appuntamento di una serie d'incontri legati al mondo dell'artigianato e del saper fare nell'era digitale. In Italia un'azienda su quattro non possiede il sito web e tre su quattro non utilizzano i social network per promuovere beni e servizi. Ci sono margini di miglioramento e molte possibilità di crescita visto che i 20 principali operatori fanno il 60% del venduto in Italia, mentre i consumatori sono circa 16 milioni di persone e se consideriamo che in Italia ci sono 22 milioni di famiglie possiamo constatare che la domanda c'è.
"Essere all'avanguardia significa anche sfruttare al meglio le competenze tecnologiche per creare valore", afferma Marina Scavini, Presidente di Apidonne.
La conferenza, che avrà come obiettivo l'inizio di un percorso unitario verso il progresso, vedrà la partecipazione di numerosi protagonisti de l panorama veronese. Tra le varie personalità presenti, porteranno la propria esperienza l'architetto falegname Filippo Olioso di "Rabatto, autoproduzione di oggetti", l'imprenditrice Francesca Iseppato dei biscotti biologici artigianali "Le Furezze", l'artista del cartone Massimo Marchiori, Riccardo Bertagnoli dell'azienda di artigianato digitale "Plumake", Roberto Altobel socio dell'attività "Atmosphera Artigiani d'Interni", Nicola Gastaldo e Federica Collato dell'impresa sociale "Reverse" e Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA giovani. Modera Lucio Salgaro, giornalista di Telearena.
Gli strumenti tecnologici si aprono così al mondo manifatturiero, dando vita ad una nuova filosofia in grado di rivoluzionare i processi di vendita, generando nuovi modelli di business.

K.F.I. è Platinum Partner Honeywell

Dall'1 Gennaio 2015, K.F.I. Srl è Platinum Partner Honeywell.
L'importante traguardò nella partnership con Honeywell è stato raggiunto in tempi record, dopo un solo anno di lavoro.
 
Grazie alla certificazione Platinum, K.F.I. potrà collaborare a stretto contatto con il team di esperti di Honeywell Scanning & Mobility assicurando un supporto di qualità e una competenza senza pari sul mercato.
Ciò garantirà benefici tangibili ai clienti KFI: il Platinum Level dà infatti accesso a un programma di training continuo, sia per la forza vendita sia per i tecnici sul campo, che permetterà di offrire un supporto qualificato e rispondere al meglio ai bisogni dei propri clienti in termini di tracciabilità prodotto e attività delle persone (field force automation)".
"Sono solo 150 le aziende che hanno conseguito il Platinum Level di Honeywell nel mondo", dichiara Simone Pavanello, Product Manager K.F.I per la linea Honeywell, "e siamo quindi lieti di aver ricevuto questo importante riconoscimento che consolida ulteriormente la nostra partnership con un brand importante e affermato a livello internazionale".
 

giovedì 29 gennaio 2015

Il primo PASS M0H di ABB per il Regno Unito sarà installato in un data center di Londra

Il centro di elaborazione dati sarà il più ecologico del Paese

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha annunciato che Freedom Group, fornitore di servizi di ingegneria per il settore delle utility e per i mercati industriali, ha ordinato il primo innovativo modulo PASS M0H di ABB da installare nel Regno Unito. Il modulo sarà installato in un nuovo data center, attualmente in costruzione , destinato a diventare il centro di elaborazione dati più ecologico del paese. Il progetto attuale rappresenta la prima di tre fasi previste e avrà un consumo energetico pari a 10 MW. Freedom si è rivolta ad ABB per la fornitura di interruttori destinati alla protezione delle linee in ingresso e ABB ha risposto alla richiesta fornendo il suo innovativo modulo di alta tensione PASS M0H. Il PASS M0H è l'ultimo arrivato nell'ormai ben consolidata famiglia ABB di interruttori di alta tensione PASS (Plug and Switch System) progettati e costruiti nell'unità operativa di Lodi, e permette la rapida costruzione di sottostazioni compatte con configurazione ad H. Il PASS M0H incorpora tutti i componenti di alta tensione necessari ad una sottostazione in un alloggiamento monofase isolato in gas SF6, progettato per il collegamento alla rete in configurazione ad H. Essendo un modulo ibrido, il modulo PASS M0H integra elementi delle tecnologie di alta tensione isolate in aria (AIS) e di quelle isolate in gas (GIS, o blindati), tra i quali vi sono interruttori, sezionatori di terra e di linea combinati, trasformatori di corrente e di tensione. Il modulo sarà collegato a due linee separate di alimentazione in ingresso da 132 kV della rete energetica britannica gestita da UK Power Networks e alimenterà due trasformatori di potenza da 132/11 kV. Il modulo utilizza, su un lato, passanti in silicone e, sull'altro, cavi di tipo "plug-in". Un sezionatore di commutazione posto sulla barra trasversale dell'H garantisce la massima flessibilità e sicurezza nella fornitura di energia, alternando l'alimentazione tra i due circuiti di ingresso o di uscita quando necessario. Poiché racchiude numerose funzioni in un unico modulo, il PASS M0H ha un ingombro notevolmente ridotto rispetto alle tradizionali soluzioni isolate in aria, che fanno uso di numerosi prodotti per ottenere la stessa configurazione elettrica. Per un operatore di data center ciò significa che è possibile, quindi, riservare maggiore spazio ai server senza perdere nulla in termini di prestazioni o affidabilità nella connessione alla rete. Questa soluzione, inoltre, consente di ridurre al minimo le risorse necessarie per le opere di ingegneria civile e per i lavori necessari alla installazione e messa in servizio del prodotto. Il modulo PASS M0H viene fornito già completamente assemblato e testato in fabbrica. Ciò significa che può essere installato rapidamente, riducendo così fortemente le operazioni da eseguire in loco e tutti i costi associati, e che ha bisogno di una manutenzione minima poiché tutti i contatti in tensione sono isolati in gas SF6.  Eliminando le operazioni di assemblaggio e le prove di alta tensione, Freedom Group potrà non solo ridurre i tempi di installazione ma anche i costi e i rischi associati. Inoltre, poiché il modulo è un'unità singola e autonoma, l'uso di veicoli necessari per il trasporto viene ridotto al minimo e ciò si traduce in una logistica di costruzione più semplice e un impatto ambientale ridotto. Richard Watkin, Regional Sales Manager di ABB per il Regno Unito meridionale, ha dichiarato: "Il modulo PASS M0H non solo offre flessibilità e affidabilità eccezionali poiché consente all'operatore di data center di riconfigurare l'alimentazione secondo le necessità, ma fornisce anche questa capacità in un modulo compatto pre-ingegnerizzato e testato in fabbrica per garantire la massima rapidità nella consegna e nella messa in servizio".
 

martedì 27 gennaio 2015

Cresce del 50% il ricorso delle aziende al baratto, un aiuto reale contro la crisi

L'esperienza del circuito iBarter, prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online:

«Si scambia di tutto, camere d'albergo, vino, elettrodomestici, cancelleria e macchinari, senza necessariamente ricorrere al denaro»

 

Cresce del 50% all'anno la prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online dedicata alle aziende. Il circuito iBarter (www.ibarter.com) conta nel 2015 di superare le mille aziende con una controvalore di scambi superiore ai 3 milioni di euro. "Il baratto è una forma di scambio antichissima. Il baratto tra imprese è invece una realtà relativamente giovane in Italia", spiega Marco Gschwentner, area strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito. "Viene stimato che solamente negli Stati Uniti siano circa 400mila le imprese che si appoggiano ad un sistema di barteraggio, sviluppando un controvalore pari a oltre 12 miliardi di dollari".

Giovane azienda con quartier generale a Torino, iBarter ha dato vita ad una piattaforma multimediale quale strumento per aiutare le imprese, creando una moneta complementare: l'iBcredit.

"Davanti ad una crisi che ha acuito i problemi di liquidità ed evidenziato la necessità di trovare nuovi clienti, il baratto rappresenta una possibile risposta".

Spiega Gschwentner: "Innanzitutto perché non costringe le imprese a mettere mano al portafoglio, ma queste possono utilizzare come merce di scambio i propri prodotti/servizi per l'acquisto dei beni di cui hanno bisogno. In secondo luogo, le aziende si ritrovano su un'unica piattaforma che ha il preciso scopo di creare una rete dedicata allo scambio, permettendo di trovare nuovi fornitori e nuovi clienti".

Così un albergo che rinnova il parco televisori in dotazione, paga i nuovi tv con un numero di stanze messe a disposizione; ma anche l'elettricista si avvale di una consulenza specialista marketing e mette sulla piattaforma un impianto antifurto che può essere acquistato da un'azienda terza.

Aggiunge Massimo Cirio, area marketing iBarter e tra i fondatori del circuito: "Lo scambio avviene in assoluta libertà: le aziende trattano tra di loro secondo le regole del mercato. E beni e servizi possono essere messi in vendita totalmente in crediti oppure ripartiti in crediti ed euro".

Ma chi sono le aziende che aderiscono? "La maggior parte, il 90%, sono imprese di piccole e medie dimensioni, con un fatturato che non supera i 10 milioni di euro. Le categorie merceologiche sono varie: si spazia dalla chimica alla meccanica all'arredamento, passando dai servizi alle assicurazioni. Non mancano settori come l'alimentare, l'informatica, la stampa, le energie alternative, l'oggettistica da regalo e il tempo libero".

Come funziona il circuito iBarter?

Per ciascuna azienda che aderisce al sistema iBarter viene aperto un conto in crediti (iBcredit), come fosse un classico conto corrente bancario. Ogni azienda ottiene un fido commerciale, ovvero una disponibilità ad andare in negativo sul proprio conto in crediti per acquistare ancor prima di aver venduto i propri prodotti o servizi. Ciascuna azienda propone i propri prodotti o servizi sia mettendosi in contatto con altre aziende e presentando direttamente proposte. A ogni vendita o acquisto, il pagamento verrà effettuato in iBcredits, accreditati o addebitati sul proprio conto. L'unità di misura, ovvero la moneta complementare di iBarter, per semplicità nelle transazioni è equiparata all'euro: 1 iBcredit = 1 euro. Al momento dell'iscrizione, viene chiesta una fee di ingresso al circuito. "Non attingendo alla liquidità aziendale e al credito bancario, questo sistema permette non solamente di avere dei vantaggi finanziari, ma anche di essere un utile canale complementare di marketing. Oltre al fatto che le aziende si trovano a pagare, in parte o totalmente, con i loro prodotti o servizi". Conclude Cirio: "Il pagamento in crediti fornisce maggiori garanzie, riducendo il rischio di insolvenza perché è iBarter che autorizza la transazione e trasferisce gli iBcredits da un cliente a un altro, e il credito della vendita è immediatamente disponibile per essere speso presso altre aziende".

www.ibarter.com

 

lunedì 26 gennaio 2015

Lamborghini, nuove luci a impatto zero

La Lamborghini ha sviluppato una forte sensibilità verso l'ambiente e l'efficienza energetica. Oggi è impegnata in una strategia integrata basata sull'innovazione sia dei processi produttivi sia del prodotto con l'obiettivo di ridurre del 35% le emissioni di Co2 delle auto e di rendere l'intero stabilimento Co2 neutrale entro il 2015.
 
La Lamborghini ha sviluppato una forte sensibilità verso l'ambiente e l'efficienza energetica. Oggi è impegnata in una strategia integrata basata sull'innovazione sia dei processi produttivi sia del prodotto con l'obiettivo di ridurre del 35% le emissioni di Co2 delle auto e di rendere l'intero stabilimento Co2 neutrale entro il 2015.
In linea con questi obiettivi, di recente sono stati realizzati interventi architettonici e illuminotecnici nel complesso produttivo. È stato inaugurato un nuovo edificio dedicato allo sviluppo dei prototipi e delle vetture pre-serie. Si tratta del primo edificio industriale multipiano in Italia certificato in classe energetica A.
Recentemente, è stata riprogettata anche l'entrata storica ed è stato ristrutturato e ampliato il ristorante e la mensa aziendale. Questi interventi sono stati curati dallo studio di progettazione Archilinea, dallo studio ingegneristico Prospazio, specializzati nell'automotive, con la collaborazione per gli interventi illuminotecnici di Disano illuminazione e della società Elettroprogetti.
L'ingresso è caratterizzato da tonalità chiare valorizzate da apparecchi Milano (Fosnova), faretti a incasso a Led montati sul soffitto, che garantiscono alte prestazione tecnologiche e riducono il consumo di energia. Per dare maggiore profondità allo spazio e valorizzare l'ingresso dall'esterno, anche fuori in prossimità della porta a vetri sono stati montati faretti Milano.
I lavori architettonici e illuminotecnici hanno interessato anche la zona che ospita il ristorante e la mensa aziendale. "Abbiamo lavorato per aumentare la luminosità degli ambienti e i livelli di aerazione. In particolare, è stata demolita una parete, e sostituita da policarbonato al fine d'aumentare l'apporto di luce naturale". L'illuminazione artificiale è garantita da apparecchi Arco (Disano), hanno una forma arrotondata che riprende le volte del soffitto e i profili tondeggianti dei tubi d'areazione. Al soffitto sono stati agganciati dei voltini in ferro, sui quali sono stati montate due file parallele di apparecchi, poi assemblati gli uni agli altri.
Domina il vetro e il bianco, intervallato dal colore grigio dei corpi illuminanti che ha la funzione di valorizzare i volumi. La luce è uniforme, e il particolare progetto illuminotecnico la distribuisce in modo diretto e anche indiretto, creando così delle ombre e risaltando le volte del soffitto.
L'edificio si sviluppa su due piano. Nel livello superiore, si trova il soppalco con sale da pranzo multimediali attrezzate per presentazioni e videoconferenze e una terrazza. Illuminano il corridoio che porta a queste sale gli Arco e faretti a incasso Office (Fosnova).
Per valorizzare l'edificio dall'esterno, riducendo i costi ma aumentando le prestazioni energetiche, sono stati sostituiti anche alcuni corpi illuminanti sulla facciata e nel parcheggio. Sono stati montati apparecchi a led Brera e Mini Brera (Disano).

Partecipare con la propria azienda a Expo: il progetto Rise2Up

Appuntamento gratuito il 4 febbraio all'Auditorium di Telecom Italia a Rozzano

 

È scattato il countdown per l'inaugurazione di Expo Milano 2015, che aprirà i battenti il 1 maggio 2015. E, per le imprese che vogliono partecipare all'esposizione universale, esiste ancora l'opportunità di farlo. Se ne parla mercoledì 4 febbraio alle 10 nell'auditorium di Telecom Italia a Rozzano (Milano). All'evento, organizzato in collaborazione con Telecom nella sede dell'azienda, sarà presentato Rise2Up, iniziativa nata per diffondere le buoni prassi italiane ed estere con spot multimediali all'interno di Cascina Triulza, padiglione per la società civile di Expo 2015.

Durante l'incontro sarà illustrato Extended Expo, progetto nato dalla volontà di Telecom Italia ed Expo 2015 per estendere a tutto il territorio nazionale le best practices, in termini di soluzioni IT innovative. « Il progetto Rise2Up spinge questo approccio molto più avanti e sono già molte le aziende che hanno deciso di investire in questo progetto per assicurarsi una visibilità fisica e virtuale per tutti i 6 mesi di  Expo Milano 2015 e oltre» afferma Roberto Lorenzetti, AD Siseco. «Si tratta di un evento unico ed irripetibile – aggiunge Mirella Mastretti, presidente di Talent4Rise, associazione ideatrice del progetto Rise2Up -. Importanti aziende leader nei settori dell'innovazione, della tecnologia, dell'energia, della mobilità, della sicurezza e del banking, hanno già aderito e saranno presenti a raccontare le eccellenze italiane al mondo». Si parlerà quindi del progetto Rise2Up nato per far conoscere le buone pratiche delle numerose aziende presenti nel nostro Paese. «Il progetto Rise2Up partecipa al programma culturale  del padiglione della Società Civile Cascina Triulza proprio per raccontare, tramite dei video che saranno trasmessi sui maxi schermi, le storie delle imprese coinvolte nel progetto» continua Paola Corradi, vice presidente dell'Associazione.

L'evento si svolgerà mercoledì 4 febbraio dalle 10 nell'auditorium di Telecom Italia a Rozzano.

L'iscrizione all'evento è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili, compilando il modulo al seguente link:

https://expo2015-telecom.eventbrite.it

 

Programma della giornata:

10: Welcome Coffe, Benvenuto e Introduzione di Telecom Italia
10.30: Arriva Expo 2015: Extended Expo un'opportunità per le aziende italiane - Silvia Veroli - Telecom Italia
11: App Expo, sempre con i tuoi clienti - le relazioni di business sui nuovi media – Michele D'Apolito - Hquadro
11.30: Rise2Up – Presentare le proprie eccellenze in Expo 2015 - Roberto Lorenzetti – Siseco

12.15: Domande e Risposte

 

 

Rise2Up: ll progetto Rise2Up (www.expo2015-expose.com) nasce con l'obiettivo di  dare visibilità alle buone prassi delle aziende agroalimentari Italiane presenti in Italia e all'estero e di quelle estere. Obiettivo primario è quello di educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita, incoraggiando la partecipazione attiva dei consumatori, in particolare giovani e adolescenti, valorizzando la conoscenza. Il progetto è stato presentato dall'associazione "La libreria che non c'è" alla Call Internazionale promossa da Fondazione Triulza e Expo 2015 Spa per far parte del programma culturale del padiglione della Società civile. È stato ideato dall'associazione Talent4Rise (www.talent4rise.com) che è responsabile anche delle attività culturali collegate al progetto. Partner tecnologico dell'iniziativa è Siseco, azienda leader nel settore IT che sviluppa soluzioni rigorosamente "Made in Italy".

Obbligo Pos, l'ABI chiede controlli e incentivi fiscali

L'ABI è stata invitata a un'audizione presso le Commissioni attività produttive e finanze della Camera dei deputati per discutere delle risoluzioni concernenti la revisione della disciplina sull'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
L'obbligo per tutti gli esercenti, professionisti e commercianti di utilizzare il Pos per favorire i pagamenti elettronici ha destato e desta ancora molte polemiche.
L'Associazione Bancaria Italiana ha espresso il suo favore nei confronti di questo obbligo e ritiene che, dato l'ampio quadro di norme cogenti recentemente introdotte, non ne occorrano di nuove vincolanti a livello italiano e che, piuttosto, si vigili sull'attuazione delle stesse, monitorando i loro effetti.
L'ABI sta inoltre contribuendo a definire una strategia volta a dotare il paese di una soluzione bancaria a livello nazionale per i pagamenti tramite telefonia mobile, entro la metà del 2015.
Per incentivare ulteriormente l'utilizzo dei pagamenti elettronici, inoltre, l'ABI propone incentivi fiscali sia dal lato del titolare della carta sia dal lato dell'esercente che potrebbero risultare una strada percorribile per favorire l'utilizzo degli strumenti diversi dal contante, generando un'interazione virtuosa tra interessi in origine contrastanti.
 
 

sabato 17 gennaio 2015

Il basilico special guest dell’aperitivo all’Hotel Milano Scala

Dal 23 al 30 gennaio 2015, la pianta aromatica diventa protagonista dell'happy hour "Green&Glocal" del lounge bar Primadonna

La cucina "Green & Glocal" dell'Hotel Milano Scala, indirizzo eco chic nello storico quartiere di Brera, incontra la Liguria e tinge di verde basilico l'aperitivo offerto dal suo lounge bar Primadonna. Il primo hotel a emissioni zero del capoluogo lombardo prosegue così gli appuntamenti culinari, inaugurati a ottobre dello scorso anno, con alcune delle migliori espressioni gastronomiche del Nord Italia. Dopo il Piemonte, la Lombardia, il Lago di Garda e la Valle d'Aosta, a gennaio vanno di scena la Liguria e la sua pianta aromatica per eccellenza. Dal 23 al 30 gennaio prossimi il Primadonna offrirà una raffinata selezione di prelibatezze e finger food a base di basilico, che ne arricchiranno l'aperitivo. L'appuntamento milanese per antonomasia nel caso dell'Hotel Milano Scala è definito dai dettami "Green & Glocal", la felice e ormai collaudata formula dell'intera offerta gastronomica dell'hotel, che a sostenibilità ambientale e prodotti del territorio unisce la dimensione internazionale propria dell'hotel. Per l'occasione le primizie e le materie prime freschissime provenienti dai produttori del Parco del Ticino nonché quelle a "passo zero" provenienti dall'orto botanico con vista Duomo, che dalla scorsa primavera cresce rigoglioso sul tetto del settimo piano dell'hotel, incontreranno il profumo, il sapore e il colore del basilico ligure, per dare vita a un originale happy hour "Green & Glocal". Il Primadonna è aperto per l'aperitivo dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22.30. L'originale concetto gastronomico "Green & Glocal" dell'Hotel Milano Scala si integra perfettamente nella filosofia della struttura meneghina, che ha saputo abbinare eleganza ed eccellenza con sostenibilità ambientale e responsabilità etica. Al Milano Scala una ristorazione verde e locale, che utilizza solo prodotti biologici del territorio ed erbe aromatiche e ortaggi del proprio orto con una particolare attenzione alla riduzione di dispendi energetici, incontra la naturale dimensione globale dell'hotel, rivolta a una clientela internazionale.

 

lunedì 12 gennaio 2015

Assocalzaturifici - Economics 1/2015

 

Assocalzaturifici

Economics 1/2015

FOCUS UOMO

L'Italia è il principale produttore ed esportatore UE di scarpe per uomo con tomaio in pelle. A consuntivo 2013 precedeva, nella classifica degli esportatori comunitari in volume, Belgio Portogallo e Olanda. Approfondisci

I dati 2014 sull'andamento del comparto elaborati da Assocalzaturifici mostrano segni positivi per l'export (+1,7% complessivo in volume e +5,7% in valore nei primi 9 mesi, malgrado la pesante flessione in Russia e nei mercati della Comunità Stati Indipendenti) e l'ennesima battuta d'arresto sul mercato interno: secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca gli acquisti delle famiglie italiane di scarpe da uomo non sportive sono scesi, nei primi 9 mesi 2014, del -6,2% in quantità (e di ben il -12,1% in termini di spesa).

TIENE L'EXPORT
Le vendite estere di sandali fanno segnare in quantità l'unica variazione tendenziale negativa, accompagnata peraltro dall'incremento più elevato in termini di valore.
Le scarpe basse da passeggio sono di gran lunga la tipologia più prodotta e commercializzata.

Le esportazioni italiane del comparto uomo, dopo la battuta d'arresto del 2009 legata alla recessione mondiale, hanno ripreso quota, recuperando in valore i livelli pre-crisi. Nei primi 9 mesi 2014 si sono attestate a 1,33 miliardi di euro; erano 1,14 nell'analogo periodo 2008. Approfondisci

BENE L'EUROPA E I MERCATI DI MEDIO ED ESTREMO ORIENTE...
Incrementi a due cifre in valore per l'export verso Medio Oriente (+28,2%) e Far East (+19%). Crescono anche la UE (+8,5%) e gli altri mercati europei (+12%), trainati da Svizzera e Turchia.
6 calzature su 10 vendute oltre i confini nazionali hanno avuto come destinazione uno dei Paesi dell'Unione Europea.


La Francia (+4,2% in valore e +2,1% in quantità) si è confermata il principale mercato, seguita da Germania, Svizzera e Stati Uniti. Questi ultimi, pur crescendo in valore del 3,8%, hanno fatto segnare un arretramento del 3,7% in volume.
Approfondisci

...MA CROLLANO RUSSIA E CSI
-22,2% in valore (e -24,2% in volume) il calo dei flussi verso la Comunità Stati Indipendenti.

PREZZI MEDI IN CRESCITA
Gli anni recenti sono stati caratterizzati da un processo di riposizionamento verso i segmenti alti del mercato.
 

Nei primi 9 mesi 2014 il prezzo medio più alto tra i 20 principali mercati di sbocco è stato fatto segnare dalla Cina (134,47 euro). Superiore ai 100 euro anche quello verso Hong Kong e Ucraina. Di poco al di sotto, ma ben più elevato rispetto alla media, il prezzo in Russia (98,46 euro/paio).

RAFFRONTO COL 2008 "PRE CRISI": QUALI I MERCATI PIU' DINAMICI?
Assocalzaturifici ha analizzato i Paesi di sbocco per il comparto uomo in cui, raffrontando i primi 9 mesi 2014 con l'analogo periodo 2008, risulta maggiore la crescita dell'export italiano.
Francia (dove i flussi sono aumentati di oltre 65 milioni di euro rispetto al 2008), Svizzera, Hong Kong e Cina sono i mercati con le migliori performance in termini assoluti in valore.



La Russia, con variazione positiva fino a consuntivo 2013, è tornata nel 2014 sotto i livelli pre-crisi (-9,5 milioni di euro rispetto a gennaio/settembre 2008).

Cina, Hong Kong e Giappone si trovano, subito dopo la Slovacchia, ai primissimi posti anche per crescita assoluta in volume.

www.assocalzaturifici.it



 

Mario Corsi nuovo Amministratore Delegato di ABB Italia

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha annunciato oggi un avvicendamento alla guida di ABB Italia.   

Mario Corsi è stato infatti nominato Amministratore Delegato di ABB SpA, assumendo anche il ruolo di responsabile dell'area composta da altri 17 Paesi tra cui Grecia, Turchia, Paesi Balcanici, Malta e Israele.

Contestualmente Matteo Marini, che ha precedentemente rivestito la carica di Amministratore Delegato di ABB in Italia e nella Regione Mediterranea, assume la Presidenza di ABB SpA e la responsabilità della divisione Power Products di ABB per tutta la Regione Europea.

Mario Corsi, nato nel 1954, ha conseguito una laurea in Ingegneria Chimica presso l'Università degli Studi di Trieste.

La sua carriera in ABB ha inizio nel 1997 quando entra nel Gruppo ricoprendo numerosi ruoli manageriali di crescente responsabilità nell'ambito del business dell'energia.

Nel 2010, al suo rientro in ABB dopo una parentesi che dal 2006 l'ha visto assumere il ruolo di Amministratore Delegato di Aziende Italiane per conto del fondo di Private Equity di JP Morgan, assume la responsabilità globale della linea di business dei trasformatori di distribuzione, cui fanno capo 15 stabilimenti e 3.000 risorse nel mondo.

ABB (www.abb.it) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility, alle industrie e ai clienti dei settori dei trasporti e delle infrastrutture di migliorare le loro performance riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 Paesi e impiegano circa 145.000 dipendenti.

venerdì 9 gennaio 2015

theMICAMshanghai con CHIC, dal 18 al 20 marzo

Nuove date e nuovo posizionamento per theMICAMshanghai, che insieme a SMI, EMI e in collaborazione con l'Agenzia ICE si unisce a CHIC,
la manifestazione cinese di riferimento per il settore

Torna a marzo con nuove date e un nuovo posizionamento theMICAMshanghai, che vedrà coinvolti in sinergia Assocalzaturifici, Fiera Milano e la sua società in Cina HMFS - Hannover Milano Fair Shanghai, SMI - Sistema Moda Italia ed EMI - Ente Moda Italia, in collaborazione con l'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.

theMICAMshanghai per l'edizione di marzo 2015 si unisce, pur mantenendo le proprie caratteristiche identificative, a CHIC, l'evento fieristico cinese di riferimento per il settore, che dalla storica sede di Pechino si è recentemente trasferito a Shanghai per aprirsi maggiormente alle dinamiche del fashion system internazionale. theMICAMshanghai fin dall'inizio ha puntato su questa città come sede ideale per presentare la moda italiana al mercato cinese e proporrà per il prossimo appuntamento di marzo l'area dedicata all'eccellenza italiana "theMICAMshanghai & Italian Fashion@Chic".

theMICAMshanghai si terrà nel padiglione 6.1 del nuovo polo espositivo National Exhibition & Convention Center, nel distretto di Hongqiao, candidato ad essere il polo della moda più grande al mondo, in contemporanea con CHIC dal 18 al 20 Marzo 2015 e proporrà una piattaforma espositiva integrata dove saranno presentate al mercato cinese le collezioni italiane di abbigliamento, calzature e accessori uomo, donna e bambino di livello alto e medio/alto. La sinergia con CHIC permetterà di intercettare oltre 110.000 visitatori attesi da tutta la Cina e dagli altri principali mercati asiatici.

Tra le novità assolute di questa prossima edizione di theMICAMshanghai, c'è infatti anche la prima partecipazione di Ente Moda Italia, con una selezione di aziende italiane e delle loro nuove collezioni di abbigliamento uomo, donna e bambino, che saranno protagoniste dell'area speciale "Italian Fashion@Chic".

Il sistema moda italiano si presenterà quindi per la prima volta unito, in un contesto appositamente studiato e realizzato nell'ambito del più grande evento fieristico dedicato alla moda internazionale in Cina. Obiettivo di theMICAMshanghai è infatti far nascere nuove sinergie derivanti dalla concomitanza di fiere in questo nuovo polo della moda internazionale.

Il nuovo evento nasce con l'intento di capitalizzare e mettere a sistema esperienze e investimenti fatti dalle aziende italiane e dai soggetti pubblici e privati per promuovere la moda italiana in Cina. La sinergia tra i partner promotori del progetto si tradurrà nella possibilità di entrare in contatto con gli operatori di uno dei mercati più promettenti, il cui sistema distributivo si sta articolando con boutique, negozi multimarca, department stores e piattaforme e-commerce sempre più interessate a diversificare ed innalzare il livello della propria offerta. Un'occasione unica, che rende sempre più concreta la possibilità di ingresso e il consolidamento sul mercato cinese per le piccole e medie imprese della moda italiana.
 
 
 

Expo Riva Schuh: apre l'83sima edizione

l'83a edizione della manifestazione è in programma Dal 10 al 13 gennaio 2015 a riva del garda

 

Apre l'83sima edizione di Expo Riva Schuh: protagoniste assolute sono sempre loro, le scarpe, pronte a sbarcare da Riva del Garda direttamente nei negozi di tutto il mondo.

E non è solo un modo di dire: negli ultimi anni, la manifestazione ha rafforzato la propria leadership nel comparto delle calzature di volume e si è definitivamente affermata come luogo di incontro tra i maggiori poli produttivi e i principali mercati di consumo internazionali.

"Le ultime edizioni di Expo Riva Schuh hanno continuato a registrare ottimi risultati - spiega il presidente di Riva del Garda Fierecongressi, Roberto Pellegrini - nonostante le incertezze che dominano i mercati e le difficoltà mostrate dagli eventi fieristici di settore. Sono risultati che dimostrano come la manifestazione abbia saputo leggere e interpretare con grande anticipo i cambiamenti in atto e adattare le proprie strategie a uno scenario mondiale completamente mutato. Expo Riva Schuh ha saputo evolversi, senza mai perdere la propria identità: questo è il vero punto di forza di questa fiera che, dal cuore del Trentino, è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano a livello mondiale".

Expo Riva Schuh rafforza il percorso di internazionalizzazione dell'evento, che ha permesso negli anni di costruire partnership di lungo periodo con Enti, Associazioni e aziende dei paesi protagonisti del mercato calzaturiero internazionale. In occasione dell'83a edizione, Expo Riva Schuh ospita una delegazione di buyer provenienti da Russia, Polonia e dalle Repubbliche Baltiche di Estonia e Lituania, ognuno in rappresentanza di più di venti importanti negozi e retailer dell'area. La presenza, coordinata da Promos (l'Azienda Speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano) costituisce un importante momento di incontro con gli operatori dell'est Europa e una concreta opportunità di business per le aziende presenti in fiera.

"Considerati i riscontri positivi della scorsa edizione, anche a gennaio abbiamo voluto ospitare alcuni importanti buyer esteri - sostiene Giovanni Laezza, direttore generale di Riva del Garda Fierecongressi. Ci siamo concentrati in particolar modo sui compratori provenienti dall'area russa, che ha particolarmente sofferto delle tensioni internazionali, proprio per dare un segnale forte di attenzione verso questo mercato e per creare occasioni qualificate di incontro e di business per le aziende in fiera, soprattutto per quelle italiane che più di altre sono penalizzate da questa situazione".

Dal punto di vista degli espositori, continua il lavoro per valorizzare e qualificare la presenza delle collettive, sia dal punto di vista dello spazio che del concept: un passo importante è rappresentato dall'accordo triennale stipulato con cinque tra le principali agenzie cinesi, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità della collettiva in fiera e rafforzarne la presenza sul medio termine; resta inoltre confermata la partecipazione delle collettive di aziende provenienti da India e Brasile, i due paesi che, insieme alla Cina, rappresentano i maggiori produttori mondiali di calzature.

Grande spazio verrà come sempre riservato alla parte di servizi dedicati a espositori e visitatori, vero e proprio fiore all'occhiello della manifestazione. Anche in questa edizione, la Buyer Lounge si propone come luogo di incontro e di conoscenza del territorio trentino, grazie alla partnership con la Federazione Cuochi Trentini che cura la parte food.

Confermato anche il servizio Last minute solutions, pensato per facilitare il soggiorno a Riva del Garda di tutti gli operatori che partecipano a Expo Riva Schuh e per offrire consigli, idee e suggerimenti su tutte le piccole e grandi esigenze di business o di leisure (prenotare una cena, trovare un regalo per un cliente importante, etc.) che possono sorgere durante i giorni della manifestazione. 

"Nell'ottica di offrire servizi sempre più efficienti - aggiunge Carla Costa, responsabile dell'Area Fiere di Riva del Garda Fierecongressi - abbiamo rafforzato le attività di profilazione dei visitatori attraverso la registrazione online: l'obiettivo a medio termine è quello di costruire una fiera sempre più a misura di visitatore e di creare un servizio di matching one to one con incontri mirati e fissati già prima della manifestazione per ottimizzare la visita in fiera".

Dal 10 al 13 gennaio 2015 a Riva del Garda, Expo Riva Schuh inaugura ufficialmente il calendario delle presentazioni delle collezioni per l'autunno/inverno 2015/16, mettendo in mostra le migliori proposte di 1.330 espositori, di cui 983 stranieri su una superficie espositiva di 32.500 mq e preparandosi a diventare vero e proprio crocevia internazionale degli scambi calzaturieri.
 
 
 

lunedì 5 gennaio 2015

Le previsioni di Sophos per il 2015

La rapida evoluzione tecnologica si muove di pari passo con quella delle minacce, che diventano sempre più complesse e sofisticate, mosse da cyber criminali sempre più creativi nello sfruttare a proprio favore i vari canali e strumenti tecnologici.
Sophos è da sempre impegnata nel monitoraggio delle minacce informatiche e nello sviluppo di soluzioni di sicurezza che consentano agli utenti di essere un passo avanti rispetto ai criminali informatici.
Prendendo in esame fenomeni quale l'Internet of Things e il suo impatto sulla vita di ogni giorno, le vulnerabilità come Heartbleed e Shellshock, e le crescenti criticità a livello mobile, Sophos presenta quelli che, a suo avviso, rappresenteranno le 10 grandi tendenze che influenzeranno in modo significativo l'ambito della sicurezza nel 2015.
 
Sophos
Più di 100 milioni di utenti in 150 paesi si affidano a Sophos, considerandola la migliore protezione contro minacce complesse e perdita di dati. Sophos si impegna a fornire soluzioni di sicurezza e per la protezione dei dati facili da gestire, distribuire e utilizzare, e che offrano inoltre il più basso costo totale di proprietà del settore. Sophos offre soluzioni comprovate e già premiate per: cifratura, sicurezza degli endpoint, Internet, e-mail e controllo dell'accesso alla rete; il tutto grazie al supporto dei SophosLabs: una rete mondiale di centri di prevenzione delle minacce. Con oltre vent'anni di esperienza, Sophos è considerata dai più importanti analisti come uno dei leader nell'ambito di sicurezza e protezione dei dati, ed ha ricevuto molti riconoscimenti di settore. Le sedi centrali di Sophos sono situate a Boston, USA, e ad Oxford, Regno Unito.
 
 

venerdì 2 gennaio 2015

Le 7 cose da sapere quando si sceglie la pizza surgelata, alimento che vale il 12% dei surgelati venduti in Italia

La pizza surgelata vale il 12% del totale degli alimenti sottozero venduti in Italia. Le sette cose da sapere quando la si sceglie

 

Anche quella surgelata ha le sue regole. Amatissima all'estero, anche in Italia, nonostante un certo snobismo, ha i suoi fan, come dimostrano i numeri: a inizio 2014, le pizze rappresentavano ben il 12% del valore totale del mercato dei surgelati, che ha un valore complessivo di 1.9 miliardi di euro. Ed è uno dei pochi segmenti che tiene testa alla crisi, con un +0,4% e una crescita costante negli ultimi anni (fonte: Gfk).

La pizza surgelata, tuttavia, non è tutta uguale. «Il prodotto di riferimento, inutile nasconderlo, resta sempre quello realizzato in pizzerie tradizionali e di qualità –afferma Dario Roncadin, amministratore delegato di Roncadin Spa, azienda di Meduno (Pordenone) che produce 60 milioni di pizze surgelate all'anno–. Tuttavia la pizza surgelata industriale ha dei vantaggi: è sempre a portata di mano, pronta in pochi minuti, è soggetta a severi controlli e deve rispettare alti standard di qualità. E, se scelta con attenzione, è anche buona, basta saper scegliere».

Ecco quindi le sette cose che forse non tutti sanno sulla pizza surgelata. La prima è che, paradossalmente non tutte quelle presenti nel banco dei surgelati sono prodotte nel nostro Paese: «La normativa corrente non prevede l'obbligo di indicare il Paese dello stabilimento di produzione, in quanto può bastare un generico "Made in UE": per sapere se la pizza è realizzata in Italia, bisogna fare più attenzione al retro della confezione» spiega Roncadin.

Altro consiglio è di leggere con attenzione la lista degli ingredienti: «Più corta è meglio è –prosegue sempre Roncadin–. Al di là della farcitura, la pizza è un alimento semplice e fatto di ingredienti basilari: farina, acqua, pomodoro, olio, sale e soprattutto, poco lievito. Roncadin sceglie lievitazioni lunghe, che vanno da 5 a 24 ore, con una percentuale di lievito inferiore all'1%».

Terzo elemento da considerare è che una buona pizza, sia artigianale sia industriale, non deve far venire troppa sete, indice di una quantità eccessiva di lievito: «Se si mangia la pizza di sera e ci si alza la notte per bere, può voler dire che la quantità di lievito nell'impasto era troppo elevata» afferma Dario Roncadin.

Quarto: a fare la differenza è la qualità dei singoli ingredienti e per scoprire meglio le caratteristiche del prodotto è sempre necessario leggere bene l'etichetta. «Ad esempio, è possibile avere qualche informazione sull'olio –suggerisce Dario Roncadin–: quello di oliva è da preferire, quello di palma è di qualità bassa. Per quanto riguarda l'acqua, Roncadin ha scelto di utilizzare solo quella del bacino idrico delle vicine Dolomiti Friulane, mentre la salsa di pomodoro è tutta derivata da pomodori italiani».

Quinto elemento da tenere in considerazione, lo spessore della base della pizza è una delle differenze principali tra la pizza del banco surgelati e quella del pizzaiolo, ma anche in questo caso si possono trovare dei prodotti che si avvicinano a quelli artigianali. Il segreto sta nella tecnica utilizzata: «Le pizze surgelate risultano di solito un po' più spesse rispetto a quelle fatte a mano, in quanto il processo industriale abituale prevede che la pasta passi tra due rulli e, in questo modo, non si riesce a renderla molto sottile –spiega Dario Roncadin–. La pizza Roncadin fa eccezione, grazie al nostro brevetto di pressatura a caldo che consente di "schiacciare" la pasta senza tirarla, facendo diventare la base sottile come quella della pizzeria ».

Sesto, considerare il metodo di cottura: il forno a legna è sempre preferibile perché consente di tenere sotto controllo l'umidità dell'impasto e di renderlo più croccante. L'attenzione alla sicurezza dei materiali e delle attrezzature deve essere massima: «Alla Roncadin –spiega sempre l'amministratore delegato– disponiamo di due forni a legna in cui cuociamo le pizze, utilizzando legno di faggio certificato per uso alimentare. Dopo ogni cottura le spazzole puliscono il piano, che è in pietra refrattaria, da eventuali residui di pomodoro. I controlli sono rigorosi e dalle analisi non risulta la presenza di idrocarburi nei nostri prodotti».

Infine il settimo "segreto" riguarda il topping più amato, la mozzarella: «Abitualmente si cuoce la pizza completa e poi si surgela, così quando a casa si rimette in forno, diventa gommosa e perde nel gusto. Per questo la nostra mozzarella è aggiunta solo dopo la cottura, così che si cuoce solo una volta, come succede per la pizza artigianale» conclude.

 

L'azienda Roncadin, con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione tedesca. Oggi in azienda lavorano 336 persone, il fatturato del 2013 è stato di 56 milioni di euro, mentre quello stimato per il 2014 è 70 milioni di euro. Il 29% del fatturato è generato da clienti italiani, mentre il restante 71% da clienti stranieri, principalmente Germania e Gran Bretagna. Negli ultimi anni si è aperta anche a Cina e Stati Uniti. Nel 2013 ha prodotto 44 milioni di pizze, mentre la quota stimata per il 2014 è 65 milioni. Nel 2014 l'azienda ha sviluppato e prodotto circa 370 ricette diverse di pizze farcite, producendo con un esclusivo brevetto di pressatura a caldo che consente di ottenere una pasta molto sottile.

 

www.roncadin.it