venerdì 8 agosto 2014

Borghini e Cossa sponsor dei Dvd del Tour Operator Go Asia

Borghini e Cossa, broker leader in Italia nel mondo delle assicurazioni del turismo, è sponsor del Tour Operator GO ASIA per la realizzazione di un kit di 27 documentari in 18 DVD sulle destinazioni in tutto il mondo.
"Un kit molto elegante, distribuito presso agenzie di viaggio selezionate, che potranno utilizzare i DVD come supporto multimediale per i clienti con un video vetrina e documentari approfonditi sui vari paesi – sottolinea Ludovico Scortichini di Go Asia "Gli agenti di viaggi potranno inoltre masterizzare i DVD per darli ai clienti interessati alle varie destinazioni."
"Siamo felici di essere partner di questa iniziativa. Da anni collaboriamo con Go Asia e Go Australia con la nostra consulenza sulle migliori polizze per i vari prodotti proposti. Professionalità, competenza ed esperienza sono le caratteristiche che ci accomunano – spiega Michele Cossa, Amministratore Delegato di Borghini e Cossa.
Go Asia, tour operator italiano specializzato nelle destinazioni asiatiche e mediorientali, e Go Australia, specializzato nel DownUnder, offrono un prodotto altamente specializzato e segmentato per le diverse tipologie di viaggiatori (famiglia, gruppi, viaggi di nozze, gay friendly, viaggi di lusso) in vari paesi, anche poco conosciuti e ancora inesplorati.
Presente sul mercato da oltre 65 anni, Borghini e Cossa, a partire dagli anni '70, quando sul mercato non vi era alcuna cultura né tantomeno alcuna copertura specifica, ha sempre creato ex novo e sviluppato le migliori polizze per Tour Operator, intermediari turistici e per i loro clienti. Una leadership nel settore turistico creata grazie a una conoscenza approfondita e costantemente aggiornata della legislazione nazionale che regolamenta i rapporti Agente di Viaggi/Tour Operator/cliente, delle convenzioni internazionali e delle norme locali inerenti i contratti di trasporto e alloggio; una consolidata esperienza e una fitta rete di relazioni istituzionali in tutti i settori turistici (organizzatori e intermediari di viaggi, network di intermediari, incentive e congressi, viaggi studio, pellegrinaggi, incoming, gestione alberghiera e di villaggi); la gestione di centinaia di sinistri di ogni tipo ogni anno.

www.borghiniecossa.it
 

giovedì 7 agosto 2014

Social privacy: italiani "maniaci" dei social, ma inconsapevoli dei rischi

Al via ieri a Lignano Sabbiadoro la quarta edizione di €conomia sotto l'ombrellone in un incontro in cui gli esperti hanno affrontato i rischi dei social network: «Solo nella provincia di Udine oltre 800 reati "on line" denunciati all'anno»

 

Gli italiani che utilizzano i social network, e più in generale internet, sono in crescita esponenziale, ma nella stragrande maggioranza dei casi sono inconsapevoli dei rischi che si corrono navigando in rete. È il preoccupante dato emerso durante l'incontro "Avviso ai naviganti - Social Privacy, come tutelarsi nell'era dei social network" della quarta edizione della Єconomia sotto l'ombrellone che ha preso il via ieri a Lignano Sabbiadoro.

A illustrare i diversi rischi nell'utilizzo dei social sono stati Denis Magro, consigliere dell'Ordine Psicologi del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Rodolfi della società di consulenza DataConSec e professore alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Parma e l'ispettore Francesco Tempo della  Sezione provinciale di Udine della Polizia Postale.

Proprio l'ispettore Tempo ha insistito sull'inconsapevolezza di molti utenti di internet: «Internet e i social network sono strumenti utilissimi – ha detto –, ma da un paradiso possono rapidamente trasformarsi in un inferno se non si è consapevoli dei rischi che si corrono. La prima cosa di cui rendersi conto, e sembra un paradosso,  è che l'unico computer davvero sicuro è quello non connesso alla rete e che, quindi,nel momento stesso in cui ci connettiamo aumentano esponenzialmente i rischi di violazione della nostra privacy o addirittura di diventare vittime di truffe e reati che nascono "on line"». Secondo l'ispettore della Polizia Postale, oltre a non esserci un'adeguata consapevolezza dei rischi, si tende a sottovalutare il fenomeno: «Basti dire – ha chiarito – che in una provincia poco popolosa come quella di Udine i reati "on line" denunciati ogni anno sono più di ottocento e che di questi circa un terzo riguardano casi di adescamento, di ricatto o di pedofilia on line. Un dato sicuramente allarmante soprattutto se si considera che spesso i reati relativi alla sfera "sessuale" non vengono denunciati per "vergogna"».

Secondo Tempo, bisogna rendersi conto che quando usiamo i social non sappiamo davvero chi c'è dall'altra parte dello schermo. Inoltre va considerato che tutto ciò che viene postato su Facebook e gli altri social rimane lì per sempre e può anche creare danni futuri all'immagine di una persona. «Si stanno esplorando – ha concluso l'ispettore Tempo – le strade per arrivare al cosiddetto "oblio informatico", ma al momento sono ancora a livello embrionale».

Lo psicologo Denis Magro ha, invece, posto l'accento su i rischi di dipendenza e gli aspetti psicologici nell'utilizzo dei social network. «Secondo alcuni calcoli, mediamente guardiamo 120 volte al giorno il nostro smartphone – afferma Magro -. La dipendenza da social network è molto diffusa. Gli atteggiamenti di abuso degli strumenti offerti dalla rete fino alla dipendenza, sono innescati e portati avanti dalla ricerca  di piacere, soddisfazione, affettività e autostima. A livello celebrale vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e sempre maggiore e ciò fa sì che la dipendenza da social si stia diffondendo sempre più soprattutto fra le persone molto ansiose, stressate o depresse». Fenomeni che, secondo Magro, colpiscono sia i giovani sia gli adulti. Nel 2009 l'Italia è stato il Paese che ha avuto il maggior incremento di utenti Facebook, i quali sono oltre 1,2 miliardi nel mondo. «Se sommiamo il tempo trascorso ogni giorno con il computer, internet, cellulari e tv – ha aggiunto lo psicologo - arriviamo a una media di 8-9 ore al giorno passate con uno schermo. Rimane spesso poco tempo per dedicarci ad attività rilassanti e curare le relazioni personali. Il rischio di ammalarsi di videodipendenza è concreto». Proprio la "dieta mediatica", l'idea di staccarsi dalla "connessione continua" è il suggerimento di Magro per chi vuole fare vere e proprie vacanze: «Durante le ferie provate a lasciare a casa Facebook, Twitter, Linkedin, Whatsapp, Instagram e tutti gli altri social e provate a godervi le conversazioni reali al posto di quelle virtuali».

Sugli aspetti legali, di sicurezza dei dati e di tutela della privacy si è concentrato il giurista Alessandro Rodolfi: «La normativa italiana ed europea per il rispetto della privacy e la tutela del consumatore dagli abusi che può subire on line sono adeguate e in continua evoluzione, anche se, come spesso accade, fanno molta fatica a tenere il passo delle "innovazioni criminali" che ci sono continuamente sulla rete» ha detto Rodolfi.  In effetti, secondo il Lloyds Risk Index 2013, il "cyber crime" e la violazione dei dati aziendali sono al terzo posto fra le "paure" degli imprenditori dopo le tasse e la perdita di clienti. Una paura più che motivata se è vero come spiega Clusit (Associazione Italiana per la sicurezza informatica) negli ultimi tre anni gli attacchi informatici sono aumentati del 270 per cento con danni al mondo produttivo per 15 miliardi di euro.  «Le aziende italiane– ha spiegato Rodolfi –, soprattutto se di piccole e medie dimensioni, tendono a non denunciare gli attacchi informatici subiti, perché temono in un danno di reputazione, mentre in Gran Bretagna, Germania e in altri Paesi la denuncia è immediata per poter meglio arginare il fenomeno».  Anche per il giurista la consapevolezza è un punto centrale: «Non sempre le aziende si rendono conto di quanto sia importante tutelare i propri dati, affidandosi alla consulenza di esperti di sicurezza informatica – ha detto il giurista –. Quando si firmano contratti di ogni tipo, inoltre, si concede troppo facilmente l'utilizzo dei propri dati per fini pubblicitari ed è proprio per questo che tutti noi ci ritroviamo le caselle di posta elettronica piene di annunci pubblicitari  o siamo tempestati di telefonate commerciali. Sarebbe necessaria maggior attenzione a ciò che si firma e maggior conoscenza della legislazione. In pochi, ad esempio, sanno che iscrivendosi nel Registro delle Opposizioni si può evitare di essere continuamente infastiditi da telefonate pubblicitarie».

"Economia sotto l'ombrellone" proseguirà mercoledì 13 agosto con l'incontro sul tema "Bere e mangiare nel prossimo futuro" che vedrà come relatori Levi Gregoris della Bottega del Prosciutto San Daniele del Friuli, Cristian Specogna titolare di Vini Specogna e Gianluca Tesolin Amministratore delegato di Bofrost Italia. L'appuntamento è alle 18,30 sulla terrazza dell'Hotel President in Viale della Pittura a Lignano Riviera.

mercoledì 6 agosto 2014

Gli italiani non pagano il condominio: in aumento del 33% le morosità

L'osservatorio di "Affitto Assicurato" testimonia il momento critico per la morosità: negli ultimi mesi, alle richieste di rimborsi per il mancato versamento del canone si sono aggiunte quelle sulle spese condominiali. Il responsabile brand De Angelis: «Aumentano le esigenze di garanzia da parte dei proprietari degli immobili»

 

Sul mercato delle locazioni si fa avvertire in modo sempre più pesante la morosità delle spese condominiali, e non più soltanto il mancato pagamento dei canoni di affitto. Un aumento che rispecchia il protrarsi del difficile momento che sta attraversando l'economia italiana e che l'osservatorio di "Affitto assicurato", società specializzata nel rilascio di contratti a tutela delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione, stima in un + 33% sullo stesso periodo del 2013, e che si attesta su base nazionale al 23% con un ritardo medio di 7 mesi.

«Il mancato pagamento delle spese condominiali è un'ulteriore riprova delle difficoltà in cui si dibattono molte famiglie italiane –commenta Claudio De Angelis, responsabile brand  Affitto Assicurato–. Se negli ultimi anni si era assistito a un'impennata nella morosità sui canoni d'affitto, con un aumento, di conseguenza, delle procedure di sfratto, negli ultimi mesi abbiamo registrato una crescita decisa di richiesta per mancato pagamento delle spese condominiali.Questo trend ha fatto crescere l'esigenza di maggiori garanzie da parte dei proprietari degli immobili locati, perché nel caso l'inquilino non paghi, l'amministratore provvede a riscuotere le spese condominiali dal condomino, ossia dal proprietario dell'appartamento locato. Quest'ultimo, soltanto in seguito, nella sua veste di locatore, potrà richiedere all'inquilino il rimborso della quota di spese posta dalla legge a suo carico».

In base ai dati del'Osservatorio di Affitto Assicurato la morosità delle spese, risulta così ripartita: il 40% al Nord, il 33% al Centro, il 27% al Sud. Risultati, questi, che rispecchiano una tendenza fotografata qualche dall'Anaci, l'Associazione di amministratori condominiali, che registrava un aumento del 22% della morosità per le spese condominiali su base nazionale, con picchi al Sud del 30%, superava il 20% nelle grandi Città del Nord, Milano e Torino e valeva il 22% a Roma.

Affitto Assicurato è il prodotto che tutela il proprietario di un immobile locato  nel caso in cui l'inquilino non rispetti gli impegni assunti. Il proprietario potrà attivare il contratto, nei limiti del massimale, in caso di mancato pagamento dei canoni di locazione o delle spese condominiali, in caso di danni all'immobile e/o a cose ivi contenute, nel caso abbia sostenuto le spese legali per lo sfratto. Il prodotto è utilizzato da oltre settemila agenzie immobiliari su tutto il territorio nazionale.

 

www.affittoassicurato.com  

lunedì 4 agosto 2014

Emmentaler DOP mette in palio 10.000 euro

Al via il concorso per i consumatori finali Vinci il tuo sogno con Emmentaler DOP, promosso da Switzerland Cheese Marketing Italia
 
È il re dei formaggi svizzeri, Emmentaler DOP, il protagonista del nuovo concorso Vinci il tuo sogno con Emmentaler DOP, promosso da Switzerland Cheese Marketing Italia, ramo italiano della società svizzera che riunisce produttori, esportatori e consorzi dei formaggi elvetici, e rivolto ai consumatori finali attraverso una meccanica semplice e multicanale.
Durante un periodo promozionale che scadrà lunedì 1° settembre 2014 tutti i consumatori che sceglieranno Emmentaler DOP in confezione, vaschetta o al banco gastronomia potranno partecipare a due estrazioni finali di due buoni acquisto del valore di 5.000 euro ciascuno. Sarà il vincitore a indicare come vorrà spendere il buono stesso: il contest si rivolge quindi a un target trasversale.
Per partecipare ogni consumatore dovrà inviare per posta l'etichetta comprovante l'acquisto insieme allo scontrino fiscale all'indirizzo riportato sul sito del concorso www.vinciunsogno.it o caricare direttamente sul sito una foto della confezione o dell'etichetta e la foto dello scontrino fiscale.
La prima estrazione del vincitore avrà luogo il 28 agosto. La seconda, invece, il 24 settembre. Sarà possibile partecipare più volte, tante quante si deciderà di acquistare l' "originale svizzero" coi buchi.
Una campagna di comunicazione a supporto del concorso proseguirà fino al 30 agosto su stampa e web. Sono infatti previste 53 pagine tabellari su testate dei gruppi editoriali Mondadori, Hearst e Cairo. A promuovere il concorso on-line, invece, una campagna veicolata sia su Facebook sia sulla piattaforma di Google.
 
Il regolamento integrale del concorso è disponibile su: