lunedì 22 giugno 2015

Il futuro del viaggio organizzato: consulenza e personalizzazione. +19% per CartOrange

Esperienza, personalizzazione e consulenza. Sono questi gli elementi che hanno contribuito al successo di CartOrange, azienda della vendita diretta nata nel 1999, che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita a doppia cifra: +19% nel 2014 che, sommati al +15% del 2013, fanno +34% in soli sue anni. In forte aumento il venduto dei viaggi su misura, che include anche le lune di miele, e che si attesta ad un +24% rispetto al 2013. Un andamento controcorrente rispetto al turismo organizzato, che nello stesso periodo ha conosciuto una forte crisi. Ma anche una dimostrazione che i margini di crescita ci sono, per chi è capace di proporre consulenza personalizzata e proposte di qualità. I dati sono stati presentati nel corso della convention annuale che si è svolta a Gubbio dal 5 al 7 giugno.

«Per i propri viaggi gli italiani cercano figure qualificate che sappiano consigliare itinerari ed esperienze, professionisti che offrano quel qualcosa in più rispetto ai viaggi fai da te o al pacchetto pre-confezionato –afferma Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange–. Questo è il segreto alla base del successo dei consulenti di viaggio, una figura che abbiamo introdotto per primi in Italia e che oggi è sempre più in espansione».

Grazie a oltre 15 anni di esperienza, CartOrange è oggi riconosciuto come un marchio da associare alla qualità e sartorialità del viaggio: «Il viaggiatore di oggi è cambiato e non si accontenta più; il nuovo cliente è alla continua ricerca di esperienze e qualità e CartOrange con i suoi consulenti riesce ad intercettarlo dandogli risposte precise» aggiunge Romano. Uno dei business principali per CartOrange sono i viaggi di nozze, i "viaggi su misura" per eccellenza, ma anche il catalogo Viaggi nel Tempo, dedicato al turismo culturale e realizzato con la consulenza di storici e archeologi, riscuote molto successo.

Alla convention 2015 di CartOrange hanno partecipato oltre 150 persone tra ospiti, consulenti, staff e relatori. Fra i momenti clou dell'evento la visita alla splendida città di Gubbio, il gala finale con due ospiti internazionali –la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill e il mentalista svizzero Federico Soldati– e le premiazioni dei migliori consulenti di viaggio CartOrange, suddivisi per provenienza geografica e categorie di vendita. A trionfare per il terzo anno consecutivo Raffaella Bompani, di Parma, che in CartOrange ha trovato una seconda vita professionale dopo la carriera da veterinaria. «Raffaella è una delle nostre consulenti top e vende in media un viaggio ogni tre giorni e un viaggio di nozze a settimana –spiega Gianpaolo Romano–. L'aggiornamento continuo e l'avere a disposizione eccellenti strumenti di vendita e di comunicazione sono gli elementi che rendono quella di consulente di viaggio CartOrange una delle professioni del futuro».


 

www.cartorange.com

L'alta cucina apre le porte al baratto moderno: il Birichin di Nicola Batavia nel circuito iBarter

Il baratto moderno arriva in cucina, nello specifico nella cucina di Nicola Batavia. Il patron del Birichin di Torino ha aperto le porte del suo ristorante allo scambio aderendo al circuito iBarter, il primo circuito italiano per lo scambio multilaterale online. Così è possibile pagare una cena semplicemente con un prodotto della propria azienda o una consulenza professionale. «Ho creduto fin da subito nel baratto: grazie alla mia attività a Londra lo avevo conosciuto tempo fa. E quanto è arrivato anche in Italia, aderire è stata una scelta quasi naturale», rivela Batavia che è stato tra i primi a credere in iBarter portando la propria cucina all'interno del circuito.

Chef "olimpico", sua la gestione del ristorante "Casa Nike" alle Olimpiadi di Torino 2006, Pechino 2008 e Londra 2012, diventato ambasciatore del gusto italiano nel mondo, Batavia è personaggio poliedrico che si muove al di fuori degli schemi. Nell'era degli chef blasonati, fece discutere la sua scelta nel 2008di rinunciare alla stella Michelin avuta due anni prima. «Alla forma preferisco la sostanza. Sono stato pioniere in molte cose che ho fatto. E quasi pionieristica è stata la decisione di credere in questa formula di baratto moderno. I risultati sono arrivati: con la crescita del circuito sono aumentati i clienti che pagano in crediti», spiega lo chef. Di fatto, chi si siede al tavolo può pagare il conto con i crediti ottenuti dalla vendita di propri prodotti o servizi e, per esempio, degustare il rinomato uovo affogato con tartufo e granella di nocciola -piatto che Batavia ha presentato 18 anni fa e che continua ad essere tra i must del Birichin- magari accompagnandolo con una bottiglia d'annata grazie ad una fornitura. E lo stesso chef rimette in circolo i crediti ottenuti per impreziosire ulteriormente la cantina del ristorante.

«Mi sono sempre piaciute le sfide, dentro e fuori la cucina», prosegue Batavia che ha visto due sue ricette tra le 99 selezionate per Expo 2015 e proprio ad Expo sarà presente da luglio con il suo bistrot "The Egg - semplice come un uovo". «Sono un ricercatore nato, uno sperimentatore. Sto studiando l'applicazione della foglia di vite all'interno della cucina, oltre valutare nuovi abbinamenti di gusto come piselli, cacao e uova di quaglia», annuncia.

È con la ricerca che in cucina si arriva a scoprire nuovi sapori e nuovi abbinamenti. Una strada che ha seguito anche iBarter. «Di fatto, non abbiamo inventato nulla. Abbiamo solamente reinterpretato la formula del baratto in chiave moderna», precisa Marco Gschwentner responsabile strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito. Tenendo fermo il principio che non vengono effettuate transazioni in denaro, «il rapporto di scambio non è né bilaterale né contemporaneo, ma intervengono più soggetti e in tempi differenti. I vantaggi comportano un abbattimento dei costi e l'allargamento del network aziendale», aggiunge Gschwentner. Per regolamentare gli scambi, iBarter ha introdotto una moneta complementare: l'iBcredit il cui valore per comodità d'uso è stato equiparato all'euro.

 

www.ibarter.com

Epilessia 2015, l'OMS ha deciso: è l'ora dei piani nazionali

Approvata dall'assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità appena conclusasi una risoluzione che raccomanda agli Stati di rafforzare l'assistenza e la cura delle persone con epilessia: politiche pubbliche per diagnosi precoce, accesso ai trattamenti farmacologici, appropriatezza delle cure, agenda della ricerca, lotta a stigma e discriminazione che gravano sulla persona con epilessia, la patologia neurologica più diffusa e che tra queste è la più grave.
In Italia, sono circa 500.000 le persone che ne soffrono, 35.000 i nuovi casi ogni anno e 150.000 le persone che non rispondono alle terapie farmacologiche attuali.
L'Italia è tra le nazioni artefici della risoluzione, anche grazie all'impegno della FIE congiuntamente al lavoro della comunità dei medici e all'impegno delle istituzioni. "Un momento storico- commenta a caldo Rosa Cervellione, presidente FIE, network di 23 associazioni di lotta all'epilessia che lavorano sul territorio- "la risoluzione fornisce raccomandazioni per definire un piano nazionale da costruire insieme a medici, ricercatori e ai decisori: un percorso da avviare rapidamente anche perché da subito può dare risultati concreti".
La risoluzione approvata dall'Assemblea lo scorso 26 maggio ha visto la delegazione dell'Italia prendere la parola e sostenere l'impegno del nostro Paese a formulare e quindi recepire questa risoluzione. Questo risultato è frutto dell'impegno congiunto di quelle nazioni che per prime si sono fatte parte attiva per colmare il gap tra domanda e offerta di salute in tema di epilessia, nonchè del lavoro congiunto dell'ILAE (International League Against Epilepsy) – la società scientifica che raccoglie al proprio interno medici e ricercatori di tutto il mondo- e dell'IBE (International Bureau for Epilepsy) – l'associazione che a livello mondiale raccorda l'azione delle organizzazioni "laiche", cioè composte da pazienti, di cui è membro anche la FIE. Soddisfatto il presidente dell'ILAE, il prof. Emilio Perucca, ordinario di farmacologia presso l'Università di Pavia: "Un lavoro di rete che parte da lontano, dalla consapevolezza che molto già da subito può esser fatto per migliorare appropriatezza di diagnosi e terapia, certamente a livello mondiale ma anche nel nostro paese", spiega il presidente e aggiunge "si tratta di un'occasione da non perdere. La ricchezza del percorso, che ha coinvolto i professionisti della salute, l'associazionismo che raccoglie le persone con epilessia e il Ministero della Salute, sta nell'aver collaudato la praticabilità di ponti relazionali per l'obiettivo comune della lotta contro l'epilessia".
In Italia, la situazione della domanda di salute delle persone con epilessia e dei loro familiari è a macchia di leopardo, con situazioni suscettibili di forti margini di miglioramento nella formulazione delle risposte. La risoluzione approvata dall'OMS, rappresenta una grande opportunità per il nostro Pase e "sono convinto – conclude il prof Perucca – sia un successo da intendersi non come un punto d'arrivo, ma come un punto di partenza".
In questo senso, conclude la presidente della FIE Cervellione, "costituirà la bussola e la cartina tornasole con cui indirizzare e misurare il nostro impegno futuro".

 


FIE - Federazione Italiana Epilessie
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sabato 14 febbraio 2015

Giornata Internazionale per l'Epilessia

Il 9 Febbraio 2015, si celebra la Giornata Internazionale per l'Epilessia.
In oltre 125 Paesi, tra i quali l'Italia, sono state organizzate numerose iniziative per diffondere informazioni su questa grave malattia.
L'epilessia colpisce circa 65 milioni di persone ed è, pertanto, una delle malattie neurologiche più diffuse nel mondo.
Nonostante questi numeri, l'epilessia rimane un problema sommerso a causa degli irragionevoli pregiudizi che ad essa sono associati.
Seppure esistono numerosi farmaci che controllano le crisi consentendo a chi ne fa uso di condurre una vita normale, il 30% delle persone con epilessia non risponde alle terapie attualmente disponibili, con gravi ricadute sulla loro qualità di vita.
Nei Paesi meno ricchi, solo una piccola percentuale dei malati ha accesso alle terapie e non sempre in maniera regolare.
Tutto ciò fa dell'epilessia una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.
In questo scenario, la Giornata Internazionale per l'Epilessia è l'occasione per portare fuori dall'ombra i problemi legati alla malattia.
Le principali organizzazioni che nel mondo si occupano di epilessia, l'International League Against Epilepsy (ILAE) e l'International Bureau for Epilepsy (IBE), hanno fortemente voluto questa celebrazione e stanno coordinando le iniziative in programma nei diversi Stati.
In Italia, la FIE (Federazione Italiana Epilessie), che riunisce 23 associazioni di portatori di interesse operanti in diverse regioni, organizza il 7 Febbraio, a Bologna, un convegno dedicato a temi scottanti della vita quotidiana dei malati.
"La nostra organizzazione ha l'obiettivo di restituire alle persone con epilessia la speranza di poter vivere pienamente la propria vita", ha commentato Rosa Cervellione, Presidente di FIE.
"Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di questa possibilità sono molteplici ma siamo sicuri che la società civile saprà dare risposte adeguate ai bisogni espressi dalle 500 mila persone che in Italia soffrono di epilessia".
In questa direzione, FIE ha avviato una proficua interazione con le Istituzioni sanitarie del Paese e i primi frutti sono stati raccolti: è, infatti, di questi giorni la notizia dell'approvazione della prima risoluzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sull'epilessia.
"La risoluzione rappresenta una pietra miliare", dichiara il Professor Emilio Perucca, Presidente dell'ILAE, "poiché chiede agli Stati Membri un intervento coordinato per ridurre l'impatto della malattia a livello nazionale e globale migliorando l'assistenza, garantendo il rispetto dei diritti civili e aumentando l'investimento in ricerca".
L'Italia ha contribuito all'esito di questa risoluzione rilasciando una dichiarazione formale all'OMS che ne sollecita l'appoggio per favorire specifici interventi socio-sanitari.
Alla vigilia della Giornata Internazionale dell'Epilessia, questo risultato è particolarmente significativo: infatti, la posizione assunta dall'Italia presso l'OMS, unica tra gli Stati dell'Europa Occidentale, insieme alla Grecia, ad appoggiare la risoluzione con una propria dichiarazione, è la risposta del Ministero della Salute alle istanze delle persone con epilessia delle quali la FIE si è fatta portavoce.
"Siamo riconoscenti al Ministero e alla Professoressa Marilisa D'Amico" – docente di Diritto Costituzionale, Presidente della 2° Commissione del Consiglio di Presidenza di Giustizia Amministrativa e amica della FIE – "che con la sensibilità dimostrata verso questo tema scottante hanno permesso l'importante risultato. Auspichiamo che sia l'inizio di una proficua collaborazione con le Istituzioni", conclude Rosa Cervellione.
 
 
Informazioni:
 
FIE - Federazione Italiana Epilessie
 
IBAN: IT79X0521601619000000000378
Iscritta al Prog. 64 del Registro Regionale dell' Associazionismo - Associazioni di Promozione Sociale Regione Lombardia
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Cos'è Expo? "Un format con 412 condomini dove il mondo reale incontra quello virtuale"

Una nuova declinazione di Expo all'evento organizzato dal progetto Rise2Up per promuovere la partecipazione delle aziende come protagoniste

 

Una finestra aperta verso il futuro e un'opportunità unica per le aziende per farsi conoscere nel mondo: è Expo Milano 2015 così come è stato descritto nell'evento di presentazione del progetto Rise2Up che si è svolto il 4 febbraio nell'Auditorium di Telecom Italia a Rozzano.

«Il 1° maggio aprirà Expo: una sorta di palazzo con 412 condòmini tra ONG, paesi partecipanti e aziende – ha detto Giacomo Biraghi, digital and media PR di Expo 2015, intervenuto all'evento di Rozzano -. L'esposizione universale sarà un grande parco tematico: il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita" è dedicato al settore agroalimentare, ma strizza l'occhio anche alla sostenibilità delle risorse e si dimostra adattabile a ogni realtà o situazione».

Expo 2015 sarà quindi una «digital smart city che permetterà al visitatore di vivere un'esperienza immersiva attraverso le  tecnologie più smart e centinaia di attrazioni in grado di coniugare il mondo reale con quello virtuale, in sicurezza e secondo un modello sostenibile» afferma Mirella Mastretti, presidente di Talent4Rise, associazione ideatrice del progetto Rise2Up.

L'apertura di Expo è ormai prossima: centinaia le attrazioni previste e oltre 20milioni i visitatori attesi. «Ora spetta alle aziende sfruttare questa grande opportunità: il progetto Rise2Up offre il modo per coglierla – aggiunge Paola Corradi, vicepresidente dell'associazione -. Il progetto è nato proprio per dare visibilità alle buone pratiche delle numerose aziende presenti nel nostro Paese. Rise2Up partecipa al programma culturale  del padiglione della Società Civile Cascina Triulza proprio per raccontare, tramite dei video che saranno trasmessi sui maxi schermi, le storie delle imprese coinvolte nel progetto».

 

Rise2Up: ll progetto Rise2Up (www.expo2015-expose.com) nasce con l'obiettivo di  dare visibilità alle buone prassi delle aziende Italiane presenti in Italia e all'estero e di quelle estere. Obiettivo primario è quello di educare ad una corretta alimentazione e alle tematiche di ottimizzazione delle risorse naturali per favorire nuovi stili di vita, incoraggiando la partecipazione attiva dei consumatori, in particolare giovani e adolescenti, valorizzando la conoscenza. Il progetto è stato presentato dall'associazione "La libreria che non c'è" alla Call Internazionale promossa da Fondazione Triulza e Expo 2015 Spa per far parte del programma culturale del padiglione della Società civile. È stato ideato dall'associazione Talent4Rise (talent4rise.com) che è responsabile anche delle attività culturali collegate al progetto. Partner tecnologico dell'iniziativa è Siseco, azienda leader nel settore IT che sviluppa soluzioni rigorosamente "Made in Italy".

ABB Italia chiude un 2014 positivo

Redditività positiva, aumento di ordini e fatturato e forte presenza sui mercati internazionali. 
 
ABB Italia ha registrato nel 2014 ordini per 2.481 milioni di euro (+ 17% rispetto al 2013) e un fatturato di 2.372 milioni di euro (+ 13% rispetto al 2013). Questo dato tiene conto delle recenti acquisizioni.  Sostanzialmente stabile e positiva la redditività mentre cresce la percentuale dell'export sui ricavi che si assesta al 67% rispetto al 63% dell'anno precedente. Commentando i risultati di ABB Italia, Mario Corsi, che dal 1° gennaio ha assunto la carica di Amministratore Delegato di ABB SpA e anche il ruolo di responsabile dell'area composta da altri 17 Paesi tra cui Grecia, Turchia, Paesi Balcanici, Malta e Israele, ha dichiarato: "Chiudiamo bene un anno molto impegnativo e, al tempo stesso, molto soddisfacente. Per ottenere i risultati che annunciamo oggi abbiamo potuto contare sulla nostra forte posizione nei comparti dell'energia e dell'automazione, sul contributo delle recenti acquisizioni così come sull'eccellenza operativa delle nostre fabbriche e sulla vicinanza al mercato delle nostre persone. Tra gli altri fattori di successo va citata la nostra capacità di servire efficacemente i mercati internazionali testimoniata da un'importante crescita della quota di export. Importanti ordini, tra cui quello in Tunisia nel settore dell'oil & gas per la realizzazione dell'impianto di trattamento gas di Nawara, consolidano ulteriormente la nostra presenza all'estero.
Oltre all'oil and gas, tra i settori trainanti del 2014 si segnala la robotica, che ha registrato un vero e proprio record di vendite di robot industriali, l'efficienza energetica, che ha segnato un incremento sull'ordinato del 28% rispetto all'anno precedente, il comparto dell'energia e l'automazione, sia nei contesti infrastrutturali che in quelli dell'industria e delle utility". Anche il business del service, che rappresenta il 12% dell'ordinato, con un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ha dato un significativo contributo al risultato di fine anno confermando il valore della nostra base installata e la focalizzazione delle imprese nostre clienti nell'ottimizzazione degli asset produttivi e dei processi esistenti. ABB continua ad investire, innovare e creare valore in Italia. Lo testimoniano l'integrazione di PowerOne, il secondo produttore al mondo di inverter fotovoltaici, l'acquisizione del ramo d'azienda strumentazione industriale dell'italiana Terman '90 S.r.l., azienda ad alto contenuto tecnologico riconosciuta dai costruttori di trasformatori di tutto il mondo che progetta e produce dispositivi di rilevamento termico, e l'inaugurazione  a settembre della nuova sede di Bergamo nella quale si realizzano attività di ricerca e sviluppo di soluzioni per la bassa tensione esportate poi in tutto il mondo. L'innovazione rimane uno degli elementi fondamentali del nostro DNA. Lo testimoniano gli investimenti in Ricerca e Sviluppo realizzati nel nostro Paese che nel 2014 hanno rappresentato il 3,2% del fatturato e un record di brevetti depositati, 39 rispetto la media di 30 degli ultimi 5 anni (vedere scheda delle innovazioni tecnologiche). Proprio l'innovazione sarà al centro della nostra partecipazione a EXPO2015, alla quale parteciperemo in veste di Sponsor Ufficiale Automation and Robotics grazie all'integrazione di nostre soluzioni robotizzate all'interno del Future Food District.
Il nostro impegno nei confronti delle comunità in cui operiamo si è concretizzato attraverso iniziative volte a favorire la formazione dei giovani in Italia e il loro accesso al mondo del lavoro. Oltre al rinnovo dell'accordo di collaborazione con la Facoltà di ingegneria dell'Università di Genova, abbiamo aderito alla costituzione di nuovi Istituti Tecnici Superiori a Milano, Bergamo, Genova e Savona finalizzati alla formazione di giovani diplomati per la specializzazione nei campi della meccatronica, delle TLC e dell'efficienza energetica.
In quest'ottica, abbiamo proseguito la partnership strategica con Junior Achievement, associazione con la quale stiamo perseguendo obiettivi di Corporate Social Responsibility per promuovere l'educazione imprenditoriale nelle scuole e di cui, a fine 2014 abbiamo assunto la Presidenza. Il progetto Ecopreneur, al quale partecipiamo attivamente da tempo, è stato insignito del Premio per l'Innovazione 2014, il più importante riconoscimento dedicato all'innovazione Made in Italy istituito dal Governo italiano.
 

Gruppo Areté cura l'ufficio stampa di STRAL

Iniziati i lavori di installazione dei sistemi di luce STRAL - Gruppo Palazzoli - per l'Albero della Vita nell'area Lake Arena di Expo 2015, davanti al Padiglione Italia. STRAL partecipa a questa iniziativa nell'ambito di un incarico assegnato al consorzio di aziende di Brescia e provincia - "Orgoglio Bresciano" .

L'ufficio stampa di STRAL, divisione della storica Palazzoli S.p.A., specializzata nell'ideazione, progettazione e produzione di sistemi e apparecchi di illuminazione in acciaio inox per esterni, è affidato all'agenzia Gruppo Areté di Annalia Martinelli e Giovanni Manera. Gruppo Areté aiuta aziende e persone a raggiungere gli obiettivi di business con competenze, servizi, prodotti e supporti operativi negli ambiti: consulenza e formazione commerciale; marketing e comunicazione; relazioni pubbliche, ufficio stampa ed eventi. È una realtà unica nel mercato della comunicazione perché unisce competenze commerciali a quelle di marketing&comunicazione con una metodologia che consente di incidere sensibilmente sui risultati di business e in modo misurabile.

 "Si tratta della Teoria dei tubi ™ - spiega Manera -, un approccio fondato sull'analisi del valore e la misurazione delle relazioni disgiunte dell'azienda/prodotto/servizio con i pubblici di riferimento".

La Teoria dei tubi™ è frutto di un orientamento espresso fin dagli esordi dell'attività dei partner di Gruppo Areté, con la presentazione di R4B, Relazioni per il Business (evento ADICO a Milano, 2 dicembre 2000), e oggi è applicato con successo da aziende di ogni dimensione e in progetti diversi. "Con la Teoria dei tubi ™ - dichiara Martinelli - possiamo catalogare contenuti, mezzi, canali etc di comunicazione secondo gli stakeholder per indice di valore relazionale (rispetto al business), collegando così direttamente la comunicazione al posizionamento strategico dell'offerta dell'azienda. Il risultato è una estrema e tangibile efficacia. E il cliente può mirare i suoi investimenti con consapevolezza".  

Annalia Martinelli, 58 anni, laurea in Lettere Moderne all'Università Cattolica di Milano, è giornalista professionista e in Gruppo Areté è responsabile dell'unità 'Relazioni pubbliche, ufficio stampa ed eventi'.

Le principali referenze sono nei settori: turismo, enogastronomia, industria, economia e finanza, associazioni, energia, salute&benessere, HORECA e Hotellerie, farmaceutico, formazione e scuola, prodotti consumer, lighting e design, ICT, vendita diretta.

Prima del 2000, Martinelli ha svolto la carriera nel giornalismo: è stata autrice e conduttrice di programmi tv, per dieci anni è stata cronista al quotidiano La Notte, poi caporedattore, vicedirettore e direttore in diversi femminili.  

Giovanni Manera, 61 anni, in Gruppo Areté è responsabile dello sviluppo delle metodologie. La sua attività professionale è la consulenza nel Business Model Re-Engineering, in particolare nella ristrutturazione del modello commerciale di imprese di ogni dimensione nel B2B, applicando la sua per la differenziazione competitiva. I risultati sono attestati sia dalla profondità di rapporti con le aziende clienti sia da diverse pubblicazioni, quali per esempio Enciclopedia Management - Vendite e Trade Marketing - vol. 13 - 2005 (supplemento Il Sole 24 Ore e La Repubblica - Università Bocconi editore, pag. 338) che riporta il suo primo caso.
Manera, Laurea in Fisica dei Sistemi, è docente in Marketing e Vendite presso ISFOR 2000, Istituto Superiore di Formazione e Ricerca, emanazione di AIB, ed è membro dei centri di formazione interni di diverse aziende tra le quali Konika Minolta Business Solutions Italia, Palazzoli SPA (anche per STRAL), Benelli SPA.
Gruppo Areté è licenziataria per l'Italia dell'americana Value Selling (www.valueselling.com), per la quale Manera implementa progetti di trasformazione delle aree commerciali nell'ambito di accordi internazionali.
Nel B2C, Manera sviluppa metodi per nuove forme di segmentazione dei clienti/consumatori, con orientamento all'analisi dei processi decisionali, secondo le continue scoperte delle neuroscienze, per i progetti di posizionamento e riposizionamento.  

Nel nome 'Areté', quale simbolo della virtù nel mito greco di 'Eracle al bivio', si vuole indicare la volontà di coerenza ai valori aziendali - Onestà, Impegno, Dedizione, Competenza- per la ricerca del meglio per i propri clienti, collaboratori, fornitori e partner, nel rispetto e amore per la Natura e l'Ambiente.

Gruppo Areté sostiene con la comunicazione diverse onlus operanti per la promozione e il sostegno della persona e della famiglia.

Gruppo Areté ha sede a Milano e serve clienti in tutta Italia anche in progetti internazionali.
 

Ancap: nuove collezioni tavola "Bella fuori, bella dentro"

Per cucinare, per ritrovarsi in casa  con gli strumenti di un vero chef

 

La cucina di casa può divenire il posto più bello in cui ritrovarsi per mangiare e per realizzare le ricette più stuzzicanti, utilizzando gli stessi strumenti utilizzati dai cuochi nelle cucine dei più famosi ristoranti.

Dall'esperienza di Ancap nel settore della ristorazione e dell'alberghiero, nasce una nuova proposta "Bella fuori, bella dentro", costituita da piatti, tegami, pirofile, stampi, tazze da caffè e da cappuccino, in porcellana 100% italiana. Un'ampia offerta di contenitori di pregio estetico, di alta qualità e multiuso, pensati per la casa, ma con le caratteristiche tecniche e prestazionali degli strumenti studiati per i professionisti:

 

-       spessori strutturali progettati per resistere alle sbeccature ed agli urti

-       smalti ad alta resistenza per evitare segni e graffi da contatto con altri oggetti

-       tenuta termica superiore: gli spessori calibrati consentono di mantenere a lungo il calore dei cibi

-       vasto assortimento per consentire la migliore presentazione del contenuto.

 

Con un ulteriore vantaggio: tutti i contenitori possono essere utilizzati anche nel forno tradizionale e microonde, non alterandosi a contatto con il calore né nella forma, né nelle decorazioni.

Queste preziose caratteristiche sono il risultato dell'esclusiva tecnica produttiva d'Ancap che prevede la cottura della porcellana ad alte temperature.

 

Per cucinare senza limiti: dai dolci tradizionali, ai cup-cakes, dai timballi, alla pasta al forno, dai gratin di verdure, alle frittate, gli sformati e tutto quello che la fantasia suggerisce. Ma anche per servire in esclusivi piatti o in pratici contenitori mono-porzione, portando in tavola la bellezza di oggetti unici creati per regalare calore all'ambiente. E ancora, per un fine pasto o una pausa caffè indimenticabili ed una colazione "al bacio".

 

L'unicità delle collezioni "Bella fuori, bella dentro" è racchiusa nell'assoluta possibilità di personalizzare lo spazio cucina. E' possibile infatti scegliere tra un vasto assortimento di articoli, combinabili a piacere per tipologia e decori. Tutte le collezioni sono infatti disponibili in molteplici varianti, mescolabili tra loro:

 

-     bianco: essenziale, raffinato, di una bellezza senza tempo;

 

-     nel decoro Essenze: semplice e mai banale, porta in tavola una nota di colore, senza mai rinunciare all'eleganza tradizionalmente interpretata dal bianco puro…. E quando sottili fili di colore giallo, porpora o verde incontrano gli oggetti in porcellana decorandone i bordi, nasce una collezione unica, bella e irrinunciabile. Gioco delle combinazioni monocromatiche o mix multicolore? La scelta è del tutto personale! Per chi ama il monocolore, è possibile giocare creando in tavola effetti visivi unici e uniformi; per chi ama gli accostamenti più azzardati, è possibile mischiare creativamente le colorazioni allestendo una tavola più estrosa, di forte impatto e personalità.

 

-     nel decoro Aromi: una nota di colore ruba l'attenzione. Verdi foglioline aromatiche in equilibrio sul bordo… restano in disparte, ma non troppo! Aromi è il nuovo decoro d'Ancàp dai profumi mediterranei e sentori esotici. Un motivo decorativo floreale dall'aspetto essenziale e piacevole. Uno stile che porta in casa una ventata delicata e leggera di shabby-chic e soddisfa il gusto di chi cerca la naturalità in tavola. Con le sue tinte pastello e i richiami alla freschezza primaverile, Aromi d'Ancàp evoca un'atmosfera provenzale, di calma e serenità, che profuma di erbette aromatiche ed essenze lontane.

 

-     nelle proposte colore, dai toni tenui e di grande tendenza: Millecolori Pastello a scelta tra Verde salvia, Giallo crema e Rosa cipria, su bianco. Ogni articolo in porcellana bianca e brillante viene esaltato da delicate fasce colore in tonalità sorbetto, vellutate come la seta, dolci come la primavera… per la tavola contemporanea, easy ma sempre raffinata.

 

-     nel decoro Le Pennellate: una collezione originale, creativa, ideale per chi ama dare un tocco artistico alla tavola. Si, perché la brillante pennellata è fatta a mano e si esprime in  un'onda morbida, ampia, che svanisce in una sfumatura, fuggendo via veloce. Dal blu al rosso, dall'arancio al giallo, fino al verde e al verde ottanio: tanti sono i colori vivaci in cui è disponibile la gamma. Per godersi il piacere di un oggetto artigianale, bello e sempre diverso.

 

"Bella fuori, bella dentro": perché gli oggetti belli rendono più bello lo stare in casa; perché la casa rappresenti, ogni giorno, quel luogo confortevole in cui concedersi un momento piacevole, in  famiglia, con gli amici o soli. 

 

www.ancap.it

martedì 10 febbraio 2015

Droni da giardino, un mercato in continua crescita: +15% in Italia

Oltre 10mila unità vendute nel 2014 per un controvalore di circa 25 milioni di euro.

«L'affidabilità tecnologica e l'attenzione all'ambiente le molle di questa crescita», spiega Neumann Italia azienda leader nei rasareba robotizzati

 

Cresce il mercato dei robot rasaerba: un settore di nicchia nel mondo degli attrezzi da giardino che però inizia a valere in Europa quasi 300 milioni di euro. Le proiezioni annunciate si sono confermate: i droni da giardino hanno fatto registrare nel 2014 una crescita di circa il 25%, confermando il deciso buon andamento che li ha visti nell'ultimo quinquennio più che raddoppiare le unità vendute, passando da 70mila a oltre 160mila nei Paesi UE. «L'Italia mantiene un passo leggermente più lento con una crescita che per il 2014 si è aggirata intorno al 15%, in linea con l'anno precedente», afferma Massimiliano Pez general manager di Neumann Italia, azienda del gruppo tedesco Neumann Robotics leader nell'automazione industriale e nello sviluppo di soluzioni innovative dedicate all'outdoor e presente da tre anni nel nostro Paese con la gamma Mission. «In Italia il mercato dei rasaerba robotizzati vale circa 25 milioni di euro con un volume di unità vendute che supera abbondantemente le 10mila unità», continua Pez. «L'Europa in questo settore si sta muovendo a due velocità: i Paesi più attivi Germania, Svezia, Paesi Bassi,m Austria e Svizzera. Tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, l'Italia è quello che sta reagendo meglio; in Francia e Spagna la tendenza è di una crescita molto più modesta».

Il mercato dei droni da giardino sta così finalmente trovando una propria identità. Nonostante queste macchine siano presenti sul mercato da oltre 15 anni, solamente negli ultimi anni è infatti cambiato l'approccio dei consumatori. «La tecnologia, che in questo settore ha fatto dei grandi passi in avanti, ha permesso di superare le resistenze che c'erano. A fronte di dubbi sul loro buon funzionamento e sulla possibilità di poterli impiegare per la manutenzione del giardino di casa, sono state progettate macchine affidabili, di facile installazioni e funzionamento, introducendo anche soluzioni contro l'eventuale furto», aggiunge il general manager di Neumann Italia. Il merito è anche in una crescente sensibilità ambientale. Prosegue Pez: «L'attenzione che viene data i temi dell'ambiente e del risparmio energetico trova una risposta concreta nell'utilizzo di queste macchine che sono in grado di prendersi cura del prato di casa facendo registrare importanti risparmi idrici ed energetici, abbassando l'utilizzo di fertilizzanti e concimi e riducendo a zero i livelli di inquinamento». Infatti, a fronte di un tradizionale rasaerba con motore a scoppio, i robot funzionano innanzitutto grazie ad un motore elettrico che non inquina. La tecnica utilizzata non prevede la raccolta dell'erba tagliata: questa infatti, se tritata finemente, oltre a non essere antiestetica - praticamente non si vede -, è un elemento fondamentale per trattenere nel terreno l'acqua, riducendo la necessità di far continuo ricorso all'irrigazione del prato. Inoltre diventa un concime naturale. L'attenzione all'ambiente si traduce quindi in meno spese da sostenere. «Un solo esempio - conclude Pez - se andiamo a confrontare l'azione di MiniMission, il robot di Neumann, con quella di un rasaerba tradizionale con motore a scoppio su un prato di circa 700 metri quadrati, l'impegno economico si riduce ad un terzo, senza contare il tempo che metteremmo nel tagliare il prato personalmente».

 

www.neumannrobotics.it

lunedì 9 febbraio 2015

FRANCOFORTE: METROPOLI CULTURALE

Come sarebbe un viaggio nella metropoli sul Meno senza la sua preziosa offerta culturale? Sicuramente più povero, perché Francoforte vanta uno dei panorami museali più ricchi e interessanti della Germania. Non solo, i suoi i musei presentano tutto l'anno un interessante programma di mostre e invitano a una visita durante due appuntamenti tanto classici quanto imperdibili per gli amanti dell'arte: la Lunga Notte dei Musei e La festa della riva dei musei. All'interno del calendario culturale 2015 spiccano i festeggiamenti per il bicentenario dello Städel Museum, il più famoso istituto della Riva dei Musei. Con l'ultima stesura del testamento del commerciante e banchiere di Francoforte Johann Friedrich Städel nel marzo

1815, ha inizio la storia del più antico museo della Germania. Oggi lo Städel, che ospita centinaia di opere d'arte dal Tredicesimo al Ventesimo secolo, si propone come luogo della comunicazione e dell'educazione alla fruizione dell'arte. Scopo del museo è quello di mettere in comunicazione diretta il visitatore con l'arte, in modo che il primo venga incoraggiato ad interagire in maniera individuale con la seconda. La nuova offerta digitale del museo va in questa direzione: giochi per i bambini su computer, un libro d'arte digitale e corsi di storia dell'arte online arricchiscono da quest'anno l'esperienza artistica dello Städel. Oltre al nuovo percorso espositivo, il museo festeggia il proprio bicentenario con „Monet e la nascita dell'Impressionismo" (dall'11 marzo al 21 giugno 2015), la prima mostra in Germania dedicata alla nascita e ai primi sviluppi dell'Impressionismo. Al centro dell'attenzione si trovano Claude Monet e i suoi colleghi del calibro di Auguste Renoir, Édouard Manet e Camille Pissarro, che in pochi anni hanno rivoluzionato la pittura. La mostra ospita 90 capolavori provenienti da collezioni internazionali. Maggiori informazioni sul museo e il calendario espositivo su: www.staedelmuseum.deCon Isa Genzken l'MMK1 Museo d'arte Moderna di Francoforte presenta una delle artiste tedesche più famose a livello internazionale. Nelle sue opere la Genzken combina oggetti d'uso comune con materiali industriali, foto e frammenti di immagini dei media. Al centro della mostra „Isa Genzken. New Works" (dal 14 marzo al 31 maggio 2015) si trovano 20 sculture di singoli individui o gruppi, autoritratti alienati dell'artista stessa. Merita una visita anche la nuova dependance del Museo, l'MMK2. Inaugurato a ottobre dell'anno scorso all'interno del nuovo grattacielo TaunusTurm, il nuovo spazio espositivo ospita mostre temporanee (http://mmk-frankfurt.de).  «La terra è diventata più piccola, poiché adesso per percorrerla basta un decimo del tempo che era necessario cent'anni fa» scriveva Jules Verne nel suo celebre libro „Il giro del mondo in 80 giorni". Lo scrittore francese condivideva una visione del mondo molto diffusa alla fine del XIX secolo. All'epoca infatti la ferrovia, le navi postali e i telefoni avevano reso il mondo più piccolo. Nel Museo della comunicazione i visitatori della mostra „Il giro del mondo in 80 oggetti. Il codice Jules Verne" (dal 26 marzo al 30 agosto 2015) troveranno curiosi reperti d'altri tempi, come una scrivania da viaggio, un bastone da passeggio con compasso integrato o un pezzo di cavo sottomarino (www.mfk-frankfurt.de). All'arte e alla cultura Francoforte dedica anche quest'anno due importanti eventi: Lunga Notte dei Musei (25 aprile 2015) e la Festa della Riva dei Musei  (28-30 agosto 2015), che celebrano gli istituti museali e gli spazi espositivi della città, aperti al pubblico con speciali programmi di visita ed eventi. In occasione della Festa della Riva dei Musei, uno dei festival artistico-culturali più grandi d'Europa, l'arte si combina con un ricco programma di spettacoli dal vivo, una deliziosa offerta culinaria e un mercato vintage sulle rive del Meno.  

 

Offerta soggiorno

Per conoscere il panorama culturale di Francoforte e scoprire liberamente la città, la Frankfurt Card permette l'uso gratuito dei mezzi pubblici e la riduzione dei biglietti d'ingresso dei musei.

Per un fine settimana nel segno dell'arte, il pacchetto soggiorno pensato ad hoc dall'ente del turismo comprende un pernottamento con colazione a buffet, una Frankfurt Card per due giorni, un MuseumsuferTicket di due giorni con ingresso gratuito a 34 musei e materiale informativo a partire da 72 euro per persona in camera doppia. L'offerta è prenotabile tutto l'anno per soggiorni da venerdì a domenica (a esclusione dei periodi di fiere).

 

info@infofrankfurt.de

www.frankfurt-tourismus.de

venerdì 30 gennaio 2015

Artigianato del futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale

Secondo una recente analisi compiuta da Il Sole 24 Ore il numero d'imprese italiane che utilizza l'e-commerce è allarmante: solo il 5% circa vende online, contro la media europea del 15%, nello specifico il 22% in Germania, il 19% nel Regno Unito e l'11% in Spagna. L'innovazione digitale è trasversale a tutti i settori e anche il mondo manifatturiero si sta rafforzando per promuovere una crescita economica intelligente. Proprio per questo motivo Apidonne di Apindustria Verona con il supporto del Comune di Bovolone e di Banca Veronese, organizzano il meeting "Artigianato futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale" martedì 3 febbraio, dal le ore 17.30 alle 20.00, presso la sala convegni dell'Istituto tecnico Giorgi, in piazzale Aldo Moro a Bovolone (VR).
L'evento sarà il primo appuntamento di una serie d'incontri legati al mondo dell'artigianato e del saper fare nell'era digitale. In Italia un'azienda su quattro non possiede il sito web e tre su quattro non utilizzano i social network per promuovere beni e servizi. Ci sono margini di miglioramento e molte possibilità di crescita visto che i 20 principali operatori fanno il 60% del venduto in Italia, mentre i consumatori sono circa 16 milioni di persone e se consideriamo che in Italia ci sono 22 milioni di famiglie possiamo constatare che la domanda c'è.
"Essere all'avanguardia significa anche sfruttare al meglio le competenze tecnologiche per creare valore", afferma Marina Scavini, Presidente di Apidonne.
La conferenza, che avrà come obiettivo l'inizio di un percorso unitario verso il progresso, vedrà la partecipazione di numerosi protagonisti de l panorama veronese. Tra le varie personalità presenti, porteranno la propria esperienza l'architetto falegname Filippo Olioso di "Rabatto, autoproduzione di oggetti", l'imprenditrice Francesca Iseppato dei biscotti biologici artigianali "Le Furezze", l'artista del cartone Massimo Marchiori, Riccardo Bertagnoli dell'azienda di artigianato digitale "Plumake", Roberto Altobel socio dell'attività "Atmosphera Artigiani d'Interni", Nicola Gastaldo e Federica Collato dell'impresa sociale "Reverse" e Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA giovani. Modera Lucio Salgaro, giornalista di Telearena.
Gli strumenti tecnologici si aprono così al mondo manifatturiero, dando vita ad una nuova filosofia in grado di rivoluzionare i processi di vendita, generando nuovi modelli di business.

K.F.I. è Platinum Partner Honeywell

Dall'1 Gennaio 2015, K.F.I. Srl è Platinum Partner Honeywell.
L'importante traguardò nella partnership con Honeywell è stato raggiunto in tempi record, dopo un solo anno di lavoro.
 
Grazie alla certificazione Platinum, K.F.I. potrà collaborare a stretto contatto con il team di esperti di Honeywell Scanning & Mobility assicurando un supporto di qualità e una competenza senza pari sul mercato.
Ciò garantirà benefici tangibili ai clienti KFI: il Platinum Level dà infatti accesso a un programma di training continuo, sia per la forza vendita sia per i tecnici sul campo, che permetterà di offrire un supporto qualificato e rispondere al meglio ai bisogni dei propri clienti in termini di tracciabilità prodotto e attività delle persone (field force automation)".
"Sono solo 150 le aziende che hanno conseguito il Platinum Level di Honeywell nel mondo", dichiara Simone Pavanello, Product Manager K.F.I per la linea Honeywell, "e siamo quindi lieti di aver ricevuto questo importante riconoscimento che consolida ulteriormente la nostra partnership con un brand importante e affermato a livello internazionale".
 

giovedì 29 gennaio 2015

Il primo PASS M0H di ABB per il Regno Unito sarà installato in un data center di Londra

Il centro di elaborazione dati sarà il più ecologico del Paese

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha annunciato che Freedom Group, fornitore di servizi di ingegneria per il settore delle utility e per i mercati industriali, ha ordinato il primo innovativo modulo PASS M0H di ABB da installare nel Regno Unito. Il modulo sarà installato in un nuovo data center, attualmente in costruzione , destinato a diventare il centro di elaborazione dati più ecologico del paese. Il progetto attuale rappresenta la prima di tre fasi previste e avrà un consumo energetico pari a 10 MW. Freedom si è rivolta ad ABB per la fornitura di interruttori destinati alla protezione delle linee in ingresso e ABB ha risposto alla richiesta fornendo il suo innovativo modulo di alta tensione PASS M0H. Il PASS M0H è l'ultimo arrivato nell'ormai ben consolidata famiglia ABB di interruttori di alta tensione PASS (Plug and Switch System) progettati e costruiti nell'unità operativa di Lodi, e permette la rapida costruzione di sottostazioni compatte con configurazione ad H. Il PASS M0H incorpora tutti i componenti di alta tensione necessari ad una sottostazione in un alloggiamento monofase isolato in gas SF6, progettato per il collegamento alla rete in configurazione ad H. Essendo un modulo ibrido, il modulo PASS M0H integra elementi delle tecnologie di alta tensione isolate in aria (AIS) e di quelle isolate in gas (GIS, o blindati), tra i quali vi sono interruttori, sezionatori di terra e di linea combinati, trasformatori di corrente e di tensione. Il modulo sarà collegato a due linee separate di alimentazione in ingresso da 132 kV della rete energetica britannica gestita da UK Power Networks e alimenterà due trasformatori di potenza da 132/11 kV. Il modulo utilizza, su un lato, passanti in silicone e, sull'altro, cavi di tipo "plug-in". Un sezionatore di commutazione posto sulla barra trasversale dell'H garantisce la massima flessibilità e sicurezza nella fornitura di energia, alternando l'alimentazione tra i due circuiti di ingresso o di uscita quando necessario. Poiché racchiude numerose funzioni in un unico modulo, il PASS M0H ha un ingombro notevolmente ridotto rispetto alle tradizionali soluzioni isolate in aria, che fanno uso di numerosi prodotti per ottenere la stessa configurazione elettrica. Per un operatore di data center ciò significa che è possibile, quindi, riservare maggiore spazio ai server senza perdere nulla in termini di prestazioni o affidabilità nella connessione alla rete. Questa soluzione, inoltre, consente di ridurre al minimo le risorse necessarie per le opere di ingegneria civile e per i lavori necessari alla installazione e messa in servizio del prodotto. Il modulo PASS M0H viene fornito già completamente assemblato e testato in fabbrica. Ciò significa che può essere installato rapidamente, riducendo così fortemente le operazioni da eseguire in loco e tutti i costi associati, e che ha bisogno di una manutenzione minima poiché tutti i contatti in tensione sono isolati in gas SF6.  Eliminando le operazioni di assemblaggio e le prove di alta tensione, Freedom Group potrà non solo ridurre i tempi di installazione ma anche i costi e i rischi associati. Inoltre, poiché il modulo è un'unità singola e autonoma, l'uso di veicoli necessari per il trasporto viene ridotto al minimo e ciò si traduce in una logistica di costruzione più semplice e un impatto ambientale ridotto. Richard Watkin, Regional Sales Manager di ABB per il Regno Unito meridionale, ha dichiarato: "Il modulo PASS M0H non solo offre flessibilità e affidabilità eccezionali poiché consente all'operatore di data center di riconfigurare l'alimentazione secondo le necessità, ma fornisce anche questa capacità in un modulo compatto pre-ingegnerizzato e testato in fabbrica per garantire la massima rapidità nella consegna e nella messa in servizio".
 

martedì 27 gennaio 2015

Cresce del 50% il ricorso delle aziende al baratto, un aiuto reale contro la crisi

L'esperienza del circuito iBarter, prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online:

«Si scambia di tutto, camere d'albergo, vino, elettrodomestici, cancelleria e macchinari, senza necessariamente ricorrere al denaro»

 

Cresce del 50% all'anno la prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online dedicata alle aziende. Il circuito iBarter (www.ibarter.com) conta nel 2015 di superare le mille aziende con una controvalore di scambi superiore ai 3 milioni di euro. "Il baratto è una forma di scambio antichissima. Il baratto tra imprese è invece una realtà relativamente giovane in Italia", spiega Marco Gschwentner, area strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito. "Viene stimato che solamente negli Stati Uniti siano circa 400mila le imprese che si appoggiano ad un sistema di barteraggio, sviluppando un controvalore pari a oltre 12 miliardi di dollari".

Giovane azienda con quartier generale a Torino, iBarter ha dato vita ad una piattaforma multimediale quale strumento per aiutare le imprese, creando una moneta complementare: l'iBcredit.

"Davanti ad una crisi che ha acuito i problemi di liquidità ed evidenziato la necessità di trovare nuovi clienti, il baratto rappresenta una possibile risposta".

Spiega Gschwentner: "Innanzitutto perché non costringe le imprese a mettere mano al portafoglio, ma queste possono utilizzare come merce di scambio i propri prodotti/servizi per l'acquisto dei beni di cui hanno bisogno. In secondo luogo, le aziende si ritrovano su un'unica piattaforma che ha il preciso scopo di creare una rete dedicata allo scambio, permettendo di trovare nuovi fornitori e nuovi clienti".

Così un albergo che rinnova il parco televisori in dotazione, paga i nuovi tv con un numero di stanze messe a disposizione; ma anche l'elettricista si avvale di una consulenza specialista marketing e mette sulla piattaforma un impianto antifurto che può essere acquistato da un'azienda terza.

Aggiunge Massimo Cirio, area marketing iBarter e tra i fondatori del circuito: "Lo scambio avviene in assoluta libertà: le aziende trattano tra di loro secondo le regole del mercato. E beni e servizi possono essere messi in vendita totalmente in crediti oppure ripartiti in crediti ed euro".

Ma chi sono le aziende che aderiscono? "La maggior parte, il 90%, sono imprese di piccole e medie dimensioni, con un fatturato che non supera i 10 milioni di euro. Le categorie merceologiche sono varie: si spazia dalla chimica alla meccanica all'arredamento, passando dai servizi alle assicurazioni. Non mancano settori come l'alimentare, l'informatica, la stampa, le energie alternative, l'oggettistica da regalo e il tempo libero".

Come funziona il circuito iBarter?

Per ciascuna azienda che aderisce al sistema iBarter viene aperto un conto in crediti (iBcredit), come fosse un classico conto corrente bancario. Ogni azienda ottiene un fido commerciale, ovvero una disponibilità ad andare in negativo sul proprio conto in crediti per acquistare ancor prima di aver venduto i propri prodotti o servizi. Ciascuna azienda propone i propri prodotti o servizi sia mettendosi in contatto con altre aziende e presentando direttamente proposte. A ogni vendita o acquisto, il pagamento verrà effettuato in iBcredits, accreditati o addebitati sul proprio conto. L'unità di misura, ovvero la moneta complementare di iBarter, per semplicità nelle transazioni è equiparata all'euro: 1 iBcredit = 1 euro. Al momento dell'iscrizione, viene chiesta una fee di ingresso al circuito. "Non attingendo alla liquidità aziendale e al credito bancario, questo sistema permette non solamente di avere dei vantaggi finanziari, ma anche di essere un utile canale complementare di marketing. Oltre al fatto che le aziende si trovano a pagare, in parte o totalmente, con i loro prodotti o servizi". Conclude Cirio: "Il pagamento in crediti fornisce maggiori garanzie, riducendo il rischio di insolvenza perché è iBarter che autorizza la transazione e trasferisce gli iBcredits da un cliente a un altro, e il credito della vendita è immediatamente disponibile per essere speso presso altre aziende".

www.ibarter.com

 

lunedì 26 gennaio 2015

Lamborghini, nuove luci a impatto zero

La Lamborghini ha sviluppato una forte sensibilità verso l'ambiente e l'efficienza energetica. Oggi è impegnata in una strategia integrata basata sull'innovazione sia dei processi produttivi sia del prodotto con l'obiettivo di ridurre del 35% le emissioni di Co2 delle auto e di rendere l'intero stabilimento Co2 neutrale entro il 2015.
 
La Lamborghini ha sviluppato una forte sensibilità verso l'ambiente e l'efficienza energetica. Oggi è impegnata in una strategia integrata basata sull'innovazione sia dei processi produttivi sia del prodotto con l'obiettivo di ridurre del 35% le emissioni di Co2 delle auto e di rendere l'intero stabilimento Co2 neutrale entro il 2015.
In linea con questi obiettivi, di recente sono stati realizzati interventi architettonici e illuminotecnici nel complesso produttivo. È stato inaugurato un nuovo edificio dedicato allo sviluppo dei prototipi e delle vetture pre-serie. Si tratta del primo edificio industriale multipiano in Italia certificato in classe energetica A.
Recentemente, è stata riprogettata anche l'entrata storica ed è stato ristrutturato e ampliato il ristorante e la mensa aziendale. Questi interventi sono stati curati dallo studio di progettazione Archilinea, dallo studio ingegneristico Prospazio, specializzati nell'automotive, con la collaborazione per gli interventi illuminotecnici di Disano illuminazione e della società Elettroprogetti.
L'ingresso è caratterizzato da tonalità chiare valorizzate da apparecchi Milano (Fosnova), faretti a incasso a Led montati sul soffitto, che garantiscono alte prestazione tecnologiche e riducono il consumo di energia. Per dare maggiore profondità allo spazio e valorizzare l'ingresso dall'esterno, anche fuori in prossimità della porta a vetri sono stati montati faretti Milano.
I lavori architettonici e illuminotecnici hanno interessato anche la zona che ospita il ristorante e la mensa aziendale. "Abbiamo lavorato per aumentare la luminosità degli ambienti e i livelli di aerazione. In particolare, è stata demolita una parete, e sostituita da policarbonato al fine d'aumentare l'apporto di luce naturale". L'illuminazione artificiale è garantita da apparecchi Arco (Disano), hanno una forma arrotondata che riprende le volte del soffitto e i profili tondeggianti dei tubi d'areazione. Al soffitto sono stati agganciati dei voltini in ferro, sui quali sono stati montate due file parallele di apparecchi, poi assemblati gli uni agli altri.
Domina il vetro e il bianco, intervallato dal colore grigio dei corpi illuminanti che ha la funzione di valorizzare i volumi. La luce è uniforme, e il particolare progetto illuminotecnico la distribuisce in modo diretto e anche indiretto, creando così delle ombre e risaltando le volte del soffitto.
L'edificio si sviluppa su due piano. Nel livello superiore, si trova il soppalco con sale da pranzo multimediali attrezzate per presentazioni e videoconferenze e una terrazza. Illuminano il corridoio che porta a queste sale gli Arco e faretti a incasso Office (Fosnova).
Per valorizzare l'edificio dall'esterno, riducendo i costi ma aumentando le prestazioni energetiche, sono stati sostituiti anche alcuni corpi illuminanti sulla facciata e nel parcheggio. Sono stati montati apparecchi a led Brera e Mini Brera (Disano).

Partecipare con la propria azienda a Expo: il progetto Rise2Up

Appuntamento gratuito il 4 febbraio all'Auditorium di Telecom Italia a Rozzano

 

È scattato il countdown per l'inaugurazione di Expo Milano 2015, che aprirà i battenti il 1 maggio 2015. E, per le imprese che vogliono partecipare all'esposizione universale, esiste ancora l'opportunità di farlo. Se ne parla mercoledì 4 febbraio alle 10 nell'auditorium di Telecom Italia a Rozzano (Milano). All'evento, organizzato in collaborazione con Telecom nella sede dell'azienda, sarà presentato Rise2Up, iniziativa nata per diffondere le buoni prassi italiane ed estere con spot multimediali all'interno di Cascina Triulza, padiglione per la società civile di Expo 2015.

Durante l'incontro sarà illustrato Extended Expo, progetto nato dalla volontà di Telecom Italia ed Expo 2015 per estendere a tutto il territorio nazionale le best practices, in termini di soluzioni IT innovative. « Il progetto Rise2Up spinge questo approccio molto più avanti e sono già molte le aziende che hanno deciso di investire in questo progetto per assicurarsi una visibilità fisica e virtuale per tutti i 6 mesi di  Expo Milano 2015 e oltre» afferma Roberto Lorenzetti, AD Siseco. «Si tratta di un evento unico ed irripetibile – aggiunge Mirella Mastretti, presidente di Talent4Rise, associazione ideatrice del progetto Rise2Up -. Importanti aziende leader nei settori dell'innovazione, della tecnologia, dell'energia, della mobilità, della sicurezza e del banking, hanno già aderito e saranno presenti a raccontare le eccellenze italiane al mondo». Si parlerà quindi del progetto Rise2Up nato per far conoscere le buone pratiche delle numerose aziende presenti nel nostro Paese. «Il progetto Rise2Up partecipa al programma culturale  del padiglione della Società Civile Cascina Triulza proprio per raccontare, tramite dei video che saranno trasmessi sui maxi schermi, le storie delle imprese coinvolte nel progetto» continua Paola Corradi, vice presidente dell'Associazione.

L'evento si svolgerà mercoledì 4 febbraio dalle 10 nell'auditorium di Telecom Italia a Rozzano.

L'iscrizione all'evento è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili, compilando il modulo al seguente link:

https://expo2015-telecom.eventbrite.it

 

Programma della giornata:

10: Welcome Coffe, Benvenuto e Introduzione di Telecom Italia
10.30: Arriva Expo 2015: Extended Expo un'opportunità per le aziende italiane - Silvia Veroli - Telecom Italia
11: App Expo, sempre con i tuoi clienti - le relazioni di business sui nuovi media – Michele D'Apolito - Hquadro
11.30: Rise2Up – Presentare le proprie eccellenze in Expo 2015 - Roberto Lorenzetti – Siseco

12.15: Domande e Risposte

 

 

Rise2Up: ll progetto Rise2Up (www.expo2015-expose.com) nasce con l'obiettivo di  dare visibilità alle buone prassi delle aziende agroalimentari Italiane presenti in Italia e all'estero e di quelle estere. Obiettivo primario è quello di educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita, incoraggiando la partecipazione attiva dei consumatori, in particolare giovani e adolescenti, valorizzando la conoscenza. Il progetto è stato presentato dall'associazione "La libreria che non c'è" alla Call Internazionale promossa da Fondazione Triulza e Expo 2015 Spa per far parte del programma culturale del padiglione della Società civile. È stato ideato dall'associazione Talent4Rise (www.talent4rise.com) che è responsabile anche delle attività culturali collegate al progetto. Partner tecnologico dell'iniziativa è Siseco, azienda leader nel settore IT che sviluppa soluzioni rigorosamente "Made in Italy".

Obbligo Pos, l'ABI chiede controlli e incentivi fiscali

L'ABI è stata invitata a un'audizione presso le Commissioni attività produttive e finanze della Camera dei deputati per discutere delle risoluzioni concernenti la revisione della disciplina sull'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
L'obbligo per tutti gli esercenti, professionisti e commercianti di utilizzare il Pos per favorire i pagamenti elettronici ha destato e desta ancora molte polemiche.
L'Associazione Bancaria Italiana ha espresso il suo favore nei confronti di questo obbligo e ritiene che, dato l'ampio quadro di norme cogenti recentemente introdotte, non ne occorrano di nuove vincolanti a livello italiano e che, piuttosto, si vigili sull'attuazione delle stesse, monitorando i loro effetti.
L'ABI sta inoltre contribuendo a definire una strategia volta a dotare il paese di una soluzione bancaria a livello nazionale per i pagamenti tramite telefonia mobile, entro la metà del 2015.
Per incentivare ulteriormente l'utilizzo dei pagamenti elettronici, inoltre, l'ABI propone incentivi fiscali sia dal lato del titolare della carta sia dal lato dell'esercente che potrebbero risultare una strada percorribile per favorire l'utilizzo degli strumenti diversi dal contante, generando un'interazione virtuosa tra interessi in origine contrastanti.
 
 

sabato 17 gennaio 2015

Il basilico special guest dell’aperitivo all’Hotel Milano Scala

Dal 23 al 30 gennaio 2015, la pianta aromatica diventa protagonista dell'happy hour "Green&Glocal" del lounge bar Primadonna

La cucina "Green & Glocal" dell'Hotel Milano Scala, indirizzo eco chic nello storico quartiere di Brera, incontra la Liguria e tinge di verde basilico l'aperitivo offerto dal suo lounge bar Primadonna. Il primo hotel a emissioni zero del capoluogo lombardo prosegue così gli appuntamenti culinari, inaugurati a ottobre dello scorso anno, con alcune delle migliori espressioni gastronomiche del Nord Italia. Dopo il Piemonte, la Lombardia, il Lago di Garda e la Valle d'Aosta, a gennaio vanno di scena la Liguria e la sua pianta aromatica per eccellenza. Dal 23 al 30 gennaio prossimi il Primadonna offrirà una raffinata selezione di prelibatezze e finger food a base di basilico, che ne arricchiranno l'aperitivo. L'appuntamento milanese per antonomasia nel caso dell'Hotel Milano Scala è definito dai dettami "Green & Glocal", la felice e ormai collaudata formula dell'intera offerta gastronomica dell'hotel, che a sostenibilità ambientale e prodotti del territorio unisce la dimensione internazionale propria dell'hotel. Per l'occasione le primizie e le materie prime freschissime provenienti dai produttori del Parco del Ticino nonché quelle a "passo zero" provenienti dall'orto botanico con vista Duomo, che dalla scorsa primavera cresce rigoglioso sul tetto del settimo piano dell'hotel, incontreranno il profumo, il sapore e il colore del basilico ligure, per dare vita a un originale happy hour "Green & Glocal". Il Primadonna è aperto per l'aperitivo dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22.30. L'originale concetto gastronomico "Green & Glocal" dell'Hotel Milano Scala si integra perfettamente nella filosofia della struttura meneghina, che ha saputo abbinare eleganza ed eccellenza con sostenibilità ambientale e responsabilità etica. Al Milano Scala una ristorazione verde e locale, che utilizza solo prodotti biologici del territorio ed erbe aromatiche e ortaggi del proprio orto con una particolare attenzione alla riduzione di dispendi energetici, incontra la naturale dimensione globale dell'hotel, rivolta a una clientela internazionale.

 

lunedì 12 gennaio 2015

Assocalzaturifici - Economics 1/2015

 

Assocalzaturifici

Economics 1/2015

FOCUS UOMO

L'Italia è il principale produttore ed esportatore UE di scarpe per uomo con tomaio in pelle. A consuntivo 2013 precedeva, nella classifica degli esportatori comunitari in volume, Belgio Portogallo e Olanda. Approfondisci

I dati 2014 sull'andamento del comparto elaborati da Assocalzaturifici mostrano segni positivi per l'export (+1,7% complessivo in volume e +5,7% in valore nei primi 9 mesi, malgrado la pesante flessione in Russia e nei mercati della Comunità Stati Indipendenti) e l'ennesima battuta d'arresto sul mercato interno: secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca gli acquisti delle famiglie italiane di scarpe da uomo non sportive sono scesi, nei primi 9 mesi 2014, del -6,2% in quantità (e di ben il -12,1% in termini di spesa).

TIENE L'EXPORT
Le vendite estere di sandali fanno segnare in quantità l'unica variazione tendenziale negativa, accompagnata peraltro dall'incremento più elevato in termini di valore.
Le scarpe basse da passeggio sono di gran lunga la tipologia più prodotta e commercializzata.

Le esportazioni italiane del comparto uomo, dopo la battuta d'arresto del 2009 legata alla recessione mondiale, hanno ripreso quota, recuperando in valore i livelli pre-crisi. Nei primi 9 mesi 2014 si sono attestate a 1,33 miliardi di euro; erano 1,14 nell'analogo periodo 2008. Approfondisci

BENE L'EUROPA E I MERCATI DI MEDIO ED ESTREMO ORIENTE...
Incrementi a due cifre in valore per l'export verso Medio Oriente (+28,2%) e Far East (+19%). Crescono anche la UE (+8,5%) e gli altri mercati europei (+12%), trainati da Svizzera e Turchia.
6 calzature su 10 vendute oltre i confini nazionali hanno avuto come destinazione uno dei Paesi dell'Unione Europea.


La Francia (+4,2% in valore e +2,1% in quantità) si è confermata il principale mercato, seguita da Germania, Svizzera e Stati Uniti. Questi ultimi, pur crescendo in valore del 3,8%, hanno fatto segnare un arretramento del 3,7% in volume.
Approfondisci

...MA CROLLANO RUSSIA E CSI
-22,2% in valore (e -24,2% in volume) il calo dei flussi verso la Comunità Stati Indipendenti.

PREZZI MEDI IN CRESCITA
Gli anni recenti sono stati caratterizzati da un processo di riposizionamento verso i segmenti alti del mercato.
 

Nei primi 9 mesi 2014 il prezzo medio più alto tra i 20 principali mercati di sbocco è stato fatto segnare dalla Cina (134,47 euro). Superiore ai 100 euro anche quello verso Hong Kong e Ucraina. Di poco al di sotto, ma ben più elevato rispetto alla media, il prezzo in Russia (98,46 euro/paio).

RAFFRONTO COL 2008 "PRE CRISI": QUALI I MERCATI PIU' DINAMICI?
Assocalzaturifici ha analizzato i Paesi di sbocco per il comparto uomo in cui, raffrontando i primi 9 mesi 2014 con l'analogo periodo 2008, risulta maggiore la crescita dell'export italiano.
Francia (dove i flussi sono aumentati di oltre 65 milioni di euro rispetto al 2008), Svizzera, Hong Kong e Cina sono i mercati con le migliori performance in termini assoluti in valore.



La Russia, con variazione positiva fino a consuntivo 2013, è tornata nel 2014 sotto i livelli pre-crisi (-9,5 milioni di euro rispetto a gennaio/settembre 2008).

Cina, Hong Kong e Giappone si trovano, subito dopo la Slovacchia, ai primissimi posti anche per crescita assoluta in volume.

www.assocalzaturifici.it