lunedì 23 settembre 2013

Internazionalizzazione, innovazione, valorizzazione del territorio per la ripresa dell'agroindustriale Made in Italy

Sfide e opportunità per le imprese dell'agroalimentare italiano al centro dell'VIII Incontro con il Territorio del Comitato Leonardo a Catania.

 

Puntare sull'export, in particolare verso i nuovi mercati emergenti in cui sono in crescita ricchezza procapite e domanda di beni di consumo di qualità; agire in un'ottica di filiera per fare sistema sui mercati internazionali; investire in innovazione tecnologica e valorizzare i vantaggi competitivi del territorio, trasformandoli in asset industriali.

 

Questi gli elementi chiave per il rilancio dell'industria agroalimentare italiana, secondo quanto è emerso oggi all'incontro su "Tecnologia, innovazione e marketing: le sfide per una nuova agroindustria" organizzato dal Comitato Leonardo in collaborazione con A.A.T Oranfresh presso la sede dell'azienda catanese e il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia. Questo evento si inserisce nell'ambito degli incontri territoriali che il Comitato organizza periodicamente in collaborazione con aziende associate, il cui obiettivo è quello di favorire il confronto tra le imprese del territorio e le istituzioni locali e nazionali. All'incontro, presieduto dal Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini ed ospitato da Salvatore Torrisi, Presidente e A.D. di A.A.T Spa, hanno partecipato rappresentanti del mondo istituzionale e industriale nazionale e locale, tra cui il Sindaco di Catania Enzo Bianco, il Direttore Generale per l'Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico Pietro Celi, il Presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone, il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, il Vice Presidente di Confindustria Ivan Lo Bello. E'seguita una tavola rotonda a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo politico ed accademico siciliano, mentre le considerazioni conclusive sono state affidate al Presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante e al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Al termine dei lavori si è svolta una visita al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, società consortile che ha la missione di accrescere la competitività del territorio attraverso le attività di ricerca, innovazione, di trasferimento tecnologico e la diffusione della cultura della qualità e la formazione specialistica. "Abbiamo voluto dedicare questo incontro al settore agroalimentare perché è  uno dei pilastri della nostra industria manifatturiera, secondo solo alla meccanica, apripista del Made in Italy nel mondo con un export pari a 32 miliardi di euro nel 2012" ha dichiarato il Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini. "Le imprese siciliane rappresentano una voce importante all'interno del settore, e si dimostrano consapevoli dell'importanza di proiettarsi sui mercati internazionali: le esportazioni complessive della Regione sono cresciute del 21,5% rispetto al 2011, e nell'agroalimentare si è registrata, nei primi sei mesi del 2013, una crescita dell'export pari al 7%,  come evidenziano i dati ICE. Questo territorio è ricco di produzioni di qualità: 28 prodotti IGP e DOP sui 252 dell'Italia sono di origine siciliana, un grande potenziale per l'industria locale" ha aggiunto."L'Italia, e la Sicilia in particolare, sono terre di filiera naturale. Il caso Oranfresh ne è un esempio: un'azienda nata da un'intuizione imprenditoriale, quella di trasformare una ricchezza del proprio territorio - le arance rosse più famose nel mondo - in un asset industriale, puntando su qualità e innovazione". Esistono nuovi mercati - oltre ai tradizionali BRICS, i paesi del Sud Est Asiatico e quelli dell'area del Medio Oriente  - dove la diffusione di una nuova coscienza di sviluppo sostenibile e l'affermazione di nuove abitudini di consumo stanno creando nuovi spazi per le imprese del made in Italy, in particolare per quelle del settore agroalimentare. "E' un'opportunità che le imprese italiane devono assolutamente cogliere" sottolinea Luisa Todini "facendo sistema e agendo in un'ottica di filiera, ad esempio aprendosi a nuove forme di partenariato tra imprese locali, per essere più forti e arrivare più lontano". Anche l'innovazione tecnologica si conferma un fattore in grado di assicurare importanti vantaggi competitivi per le imprese del settore. "Le tecnologie innovative applicate all'ortofrutta possono contribuire alla creazione di un maggior valore aggiunto alle produzioni ortofrutticole e il "caso Oranfresh" ne è la dimostrazione" sono le parole di Salvatore Torrisi, Presidente e AD di A.A.T. SpA. "In conclusione la missione dell'azienda è la valorizzazione di tutte le produzioni ortofrutticole con l'impiego di processi e tecnologie innovative applicate al prodotto fresco. Con l'azione di marketing internazionale in corso si auspica di espandere Oranfresh da mercato di nicchia a mercato di massa".


Il Comitato Leonardo (www.comitatoleonardo.it) è nato nel 1993 su iniziativa comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, di Confindustria, dell'Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e di un gruppo d'imprenditori con l'obiettivo di promuovere e affermare la "Qualità Italia" nel mondo. Oggi associa 150 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, avvalendosi del patrocinio e della collaborazione degli Organi Istituzionali preposti alla promozione delle aziende italiane all'estero.  Il Comitato Leonardo non vuol essere solo una mera vetrina per valorizzare il Made in Italy, ma si propone con un ruolo attivo attraverso svariate iniziative, tra cui  la concessione di borse di studio a laureandi su temi legati al Made in italy. Nel 2012 le aziende del Comitato Leonardo hanno raggiunto un fatturato complessivo di quasi 300 miliardi di euro, con una quota all'estero del 53%.

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