domenica 10 novembre 2013

Selezione: per Hays, flessibilità e capacità di adattamento contano più di esperienza e tecniche acquisite

Le risorse umane devono evolversi, se vogliono restare al passo con un mercato sempre più mutevole, dinamico e competitivo

Il mondo del lavoro sta cambiando in maniera rapida, quasi frenetica. La globalizzazione, la transizione verso "un'economia della conoscenza" e la disponibilità di un ventaglio di strumenti tecnologici sempre più ampio, sono tra i fattori che stanno radicalmente mutando il modus operandi delle aziende. E se è vero che, oggi, è il cambiamento a dettare legge nel mercato del lavoro, è vero anche che una nuova tendenza della selezione si sta diffondendo: i responsabili delle risorse umane stanno infatti cominciando a privilegiare nei professionisti una maggiore flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alle richieste del mercato di domani, ridimensionando il peso di abilità tecniche ed esperienze acquisite.

È quanto emerge a livello globale secondo Hays, uno dei leader del recruitment in middle e top management, che ha cercato di analizzare questo interessante trend nel nuovo numero dell'Hays Journal.

"Ora come ora, un approccio basato sulle sole competenze tradizionali non è più sufficiente - afferma Carlos Manuel Soave, Managing Director di Hays Italia - Educazione ed esperienza dei candidati continuano ad essere una discriminante importante in fase di colloquio, ma sono ben lungi dall'essere gli unici fattori con cui, oggi, va valutata l'idoneità di una professionista".

Di pari passo con l'evoluzione del mercato del lavoro, i responsabili delle Human Resources devono essere in grado di individuare i lavoratori che fanno proprio dell'adattabilità, il loro asso nella manica.

"La domanda è "come?". In un certo senso – continua Soaveil compito delle risorse umane è diventato ancora più arduo. L'obiettivo della selezione è di vagliare i risultati raggiunti da un professionista nel suo excursus lavorativo, così da avere un'idea di quali risultati potrà raggiungere in futuro. Ma in un mondo del lavoro dove i ruoli, le competenze e gli obiettivi cambiano di mese in mese, per non dire di settimana in settimana, la valutazione dell'esperienza passata non è più garanzia di successo futuro".

"Gli attuali strumenti delle HR (analisi del ragionamento verbale e astratto, delle capacità matematiche e del pensiero logico non verbale) sono utili per valutare l'idoneità dei candidati per i ruoli esistenti, ma si rivelano deboli per le esigenze dell'immediato futuro."

"È auspicabile un'evoluzione nelle tecniche di selezione – conclude Soave, che per esempio considera social network e tecnologie digitali un alleato di fondamentale importanza per individuare i candidati più adatti a rispondere alle nuove risorse del mercato. Attenzione però a non dimenticare il lato umano: per evitare di scadere in un colloquio sterile e poco produttivo, ai tool della selezione più specifici, i recruiters devono saper alternare una buona dose di istinto".

L'Hays Journal è disponibile solo in inglese all'indirizzo - www.hays-journal.com

Nessun commento: